2025-10-14
Trump firma la pace a Gaza: «Tremila anni per arrivare fin qui. Ora tocca alla fase 2»
Donald Trump (Getty Images)
Accoglienza da eroe per il tycoon in Israele. Netanyahu: «Sarai sempre nella storia». Ok ad Hamas come polizia temporanea.In Israele il presidente Usa, Donald Trump, è stato accolto come un eroe per la pace raggiunta: dallo striscione sulla spiaggia di Tel Aviv con disegnato il profilo del tycoon, circondato dai simboli israeliani e dalla scritta «grazie», al tappeto rosso all’aeroporto Ben Gurion. E mentre si attendeva il suo arrivo alla Knesset, sono stati distribuiti i classici cappellini rossi su cui però non capeggiava lo slogan Maga, ma «Trump the peace president», «Trump presidente della pace».Appena ha messo piede sul suolo israeliano, il tycoon rivolgendosi all’omologo israeliano, Isaac Herzog, e al primo ministro, Benjamin Netanyahu, ha detto: «È un giorno fantastico. Forse il vostro giorno migliore». «È la storia», ha commentato Bibi, mentre Herzog ha detto al presidente Usa «beati gli operatori di pace». E un po’ come successo al vertice in Alaska con il presidente russo, Trump ha rotto il protocollo invitando Bibi a salire sulla Beast, il suo veicolo blindato. Una volta giunto in Parlamento, Trump ha firmato il libro degli ospiti, scrivendo: «Questo è un grande onore per me. Un giorno grandioso e meraviglioso, un nuovo inizio». Al Parlamento israeliano, tra le varie figure politiche che hanno preso la parola prima di Trump, è intervenuto Netanyahu: «Rimarrai scritto nella storia d’Israele», ha detto. Aggiungendo che «Trump è il più grande amico che Israele abbia mai avuto alla Casa Bianca», ringraziandolo anche «per essersi schierato con Israele contro le menzogne dell’Onu».Parlando alla Knesset, il tycoon è stato celebrato con diverse standing ovation. Nell’atteso discorso, durato un’ora, Trump, iniziando con riferimenti biblici, ha annunciato: «È la fine dell’era del terrorismo, della morte e l’inizio di un’era di fede, speranza e dio. È l’inizio dell’armonia per Israele e per le nazioni che presto rappresenteranno una regione magnifica. È l’alba di un nuovo Medio Oriente». Con la giornata che «sarà ricordata nella storia», grazie alla «pace non solo per Israele ma anche per i palestinesi», ha ringraziato Netanyahu ma anche «tutte le nazioni del mondo arabo e musulmano che si sono riunite per liberare gli ostaggi». Esprimendo gratitudine al suo team negoziale, si è soffermato sulla figura di Witkoff, cruciale negoziatore nel conflitto a Gaza.Riguardo ai rapporti con Israele e Netanyahu «che non è una persona facile», ha ricordato l’appoggio statunitense fornito a Gerusalemme in termini di armi che «sono state usate bene». Ha poi ripercorso la missione congiunta di Washington e Gerusalemme contro Teheran, ma nei confronti dell’Iran è stato distensivo: «Tendiamo una mano di cooperazione e di pace», spiegando che su un accordo «siamo pronti quando lo sarete voi».Riguardo a Gaza, Trump ha ribadito che «Hamas deporrà le armi» e ha sostenuto che lui stesso vuole essere «partner nello sforzo» per ricostruire Gaza, specificando che «ora è la chance dei palestinesi per essere migliori». Ha poi puntualizzato che ci sono «molti Paesi arabi, Paesi molto ricchi» che sono pronti a «investire enormi somme di denaro per ricostruire Gaza». Il tycoon ha anche fatto riferimento più volte agli Accordi di Abramo: spiegando che «i Paesi che hanno avuto coraggio a sottoscriverli ci hanno guadagnato molto», ha lanciato l’appello affinché si aggiungano altre nazioni. E con l’America che è tornata al centro dello scacchiere globale, ha criticato Barack Obama e Joe Biden per loro politiche fallimentari nella regione: una su tutte «l’accordo sul nucleare con l’Iran». Tornando al presente, Trump ha poi ripetuto di essere stato colui che ha concluso «otto guerre in otto mesi». Durante l’evento storico, l’unico fuori programma, a parte il ritardo, è stata una breve protesta nella Knesset da parte di due deputati del partito Hadash-Ta’a. Peraltro, sulla politica interna israeliana, il presidente Usa è stato protagonista di un siparietto: da una parte ha chiesto a Bibi di essere «più gentile con il leader dell’opposizione», dall’altra ha esortato Herzog a concedere la grazia al premier sul caso della corruzione.A sugellare la giornata di portata storica è stata la firma all’accordo di pace per Gaza a Sharm el-Sheik. Il presidente americano, arrivato nel pomeriggio in Egitto, dopo le foto di rito con i leader invitati alla cerimonia, in occasione della firma ha dichiarato: «È un giorno incredibile per il Medio Oriente, ci sono voluti 3.000 anni per arrivare fin qui». Ha proseguito, sostenendo: «Per la prima volta nella vita abbiamo un’opportunità irripetibile di lasciarci alle spalle vecchie faide e odi acerrimi». Ha poi annunciato che «la ricostruzione» di Gaza «inizia ora». Sul fronte della smilitarizzazione, ha spiegato: «Abbiamo anche concordato che la ricostruzione di Gaza richiede che venga smilitarizzata e che una nuova forza di polizia civile debba essere autorizzata a creare condizioni di sicurezza per la popolazione». Tra l’altro ha comunicato ai giornalisti di aver dato il via libera ad Hamas di svolgere il ruolo di forza di polizia «per un periodo di tempo» dato che «vogliono porre fine ai problemi».
Giorgia Meloni e Donald Trump (Getty Images)
il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi (Ansa)
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