2023-02-19
Trudeau assolto da un suo parente per il blocco dei conti dei camionisti
Il governo canadese dispose l’arresto e il congelamento dei fondi per i dimostranti contrari al vaccino coatto. Misure «appropriate» per la commissione chiamata a giudicarle, presieduta da un familiare del premier.Il democratico Canada ha deciso che arrestare i cittadini che manifestavano contro l’istituzione del passaporto vaccinale e bloccarne i conti correnti, impedendo loro di procurarsi cibo e sostentamento, è stata un’azione «appropriata » e «rispettosa dei principi costituzionali». La decisione è stata adottata due giorni fa dalla commissione Rouleau, istituita il 25 aprile 2022 per fare luce sull’Emergencies Act, l’atto di governo attraverso cui il premier canadese Justin Trudeau, un anno fa, ha represso le manifestazioni anti-green pass, avviate dai camionisti canadesi riuniti sotto la bandiera del Freedom Convoy.La protesta nazionale contro la fine dell’esenzione dall’obbligo vaccinale per i camionisti transfrontalieri Usa-Canada, pur non lasciando vittime, è stata rappresentata nel Paese con la stessa gravità con la quale il governo americano di Joe Biden ha gestito l’assalto al Campidoglio del 6 gennaio. Scattata il 22 gennaio 2022, ha bloccato Ottawa per tre settimane, attirando l’attenzione internazionale per l’estremo rigore con cui è stata gestita dall’esecutivo. Al punto che quando il 30 gennaio 2022 Trudeau risulta positivo al Covid e si rifugia in isolamento vicino Ottawa, nel Paese si diffonde la voce che il premier, intimorito, è dovuto scappare con la sua famiglia negli Stati Uniti. Gli agenti federali canadesi, impegnati nei blocchi ai confini che rallentano gli scambi transfrontalieri con gli Usa, si dichiarano preoccupati per il presunto coinvolgimento di alcuni manifestanti con gruppi estremisti di destra. Il ministro delle finanze Chrystia Freeland, figlia di un’esule ucraina e membro del consiglio direttivo del World Economic Forum, va in televisione e annuncia: «Se avete usato il vostro camion per protestare, i vostri conti saranno congelati e l’assicurazione del vostro veicolo sarà sospesa. Le pene che abbiamo deciso sono certe e faranno male. Voglio anche chiarire che ci sarà tolleranza zero per nuovi blocchi. Possiamo seguire il flusso del denaro, possiamo vedere cosa fate in tempo reale e siamo determinati a far finire tutto ciò, adesso e per sempre». Lo stesso Trudeau usa parole molto forti contro i contestatori: dichiara che «la libertà di espressione e di associazione sono pietre miliari della democrazia, ma il simbolismo nazista e razzista no» e sostiene che le proteste riguardano «una minoranza marginale», anche se in realtà coinvolgono la fascia di popolazione impegnata nel settore dei servizi che fanno andare avanti il Paese. La giornalista e scrittrice Rupa Subramanya, collaboratrice del Wall Street Journal, non ci sta: definisce i manifestanti «concittadini canadesi che esercitano il loro diritto di protesta pacifica e la loro disobbedienza civile davanti al governo, che ha condizionato così profondamente le loro vite». La drastica repressione, culminata negli arresti e nel blocco dei conti correnti di chi protestava, suscita sdegno anche all’estero: le manifestazioni sono sostenute da politici e imprenditori come Marine Lepen, Donald Trump, Jordan Peterson, Joe Rogan, molti deputati repubblicani americani ed Elon Musk, che twitta un meme, poi cancellato, in cui Adolf Hitler si lamenta di essere paragonato a Trudeau.Il verdetto della Commissione Rouleau ha scatenato un putiferio in Canada. Innanzitutto perché Trudeau ha chiamato a presiederla un suo parente: Paul Rouleau è infatti il fratello di Pierre Rouleau, marito di sua zia paterna. In secondo luogo perché Rouleau, giudice della Corte d’appello dell’Ontario, è un militante dello stesso Liberal Party di Trudeau, ed è stato braccio destro dell’ex primo ministro canadese John Turner, leader del Liberal Party. Di fatto, un giudice liberal, parente del premier liberal, scelto dal governo liberal per scagionare l’esecutivo liberal. In terzo luogo perché nella relazione finale della commissione, 5 volumi per oltre 2.000 pagine, il giudice Rouleau addossa al governo la colpa dei tumulti, salvo poi assolvere l’amico Trudeau da qualsiasi responsabilità. È stata la prima volta nella storia che il Canada ha applicato l’Emergencies Act, emanato nel 1988. Un atto simile, il War Measures Act, era stato usato tre volte nella storia canadese: durante la Prima e Seconda Guerra mondiale e durante la «Rivoluzione tranquilla» del Québec, quando a capo del governo canadese c’era, ironia della sorte, Pierre Trudeau, padre di Justin.«Sono profondamente deluso - ha dichiarato l’ex ministro Maxime Bernier, leader del Partito popolare - ma non sorpreso: questa commissione non è indipendente. Sono liberal che indagano su altri liberal. Sono sconcertato che il presidente Rouleau abbia definito le proteste una “minaccia alla sicurezza nazionale”: è stata un’iniziativa assolutamente pacifica». A dispetto della sentenza della Commissione Rouleau, la gestione delle manifestazioni del Freedom Convoy non ha portato fortuna a Trudeau: la violenta repressione del governo ha infranto il mito dell’élite canadese democratica e civile rispetto al «darwinismo sociale» che qualche intellettuale sostiene affligga gli Stati Uniti. Il Paese, a lungo diviso tra francofoni e anglofoni, ora vive nuove solitudini di classe: i sondaggi dicono infatti che le manifestazioni sono state sostenute soprattutto nell’entroterra, che rappresenta l’anima profonda del Canada. A poco servono le finte scuse di Trudeau che ieri, pur rimpiangendo di aver usato parole dure, ha rincarato la dose dicendo che i manifestanti hanno «deliberatamente diffuso disinformazione e condotto i canadesi alla morte», sic.
Lo ha dichiarato il presidente del Consiglio europeo in occasione del suo incontro con il premier greco Kyriakos Mitsotakis.