2023-12-20
Il Trentino si scopre camminando immersi fra gli alberi e il silenzio
La montagna non è solo sci: le passeggiate permettono di tornare in contatto con la natura e di scappare dai ritmi frenetici della città. I migliori percorsi fra i parchi dello Stelvio, Adamello Brenta e Paneveggio. Oltre alle attività sportive, la regione offre anche varie proposte culturali per grandie bambini: laboratori, mercatini, mostre. Senza dimenticare una visita a Trento. Lo speciale contiene due articoli.Passeggiare sulla neve è una delle attività più semplici, ma romantiche, dell’inverno. Farlo immersi nei paesaggi del Trentino è però un vero atto poetico, se non spirituale, capace di allineare corpo e anima: la sensazione è quella di una mano invisibile che aggiusta tutto e mette in pace anche gli spiriti più inquieti. Il candore che accompagna curve e spigoli di montagne dichiarate patrimonio Unesco, i borghi ammantati di magia e la luce fioca proveniente da finestre che sembrano nascondersi dagli sguardi indiscreti, rendono indimenticabile anche la camminata più breve. Del resto tutti, a diversi livelli, soffriamo il distacco dalla natura. Per questo scegliamo per i nostri viaggi regioni come il Trentino, che ci consentono di ricongiungerci con la terra e il cielo e, di conseguenza, con le nostre vere radici.Il freddo secco, l’assenza di inquinamento luminoso e acustico, gli animali che attraversano la strada: «cose» che dovrebbero essere scontate e che invece, considerata la frenesia della vita moderna, divengono vere e proprie esperienze da vivere in vacanza.Il Trentino si offre in tutta la sua bellezza attraverso tre parchi naturali, che invitano chiunque anche solo alla contemplazione: il Parco nazionale dello Stelvio e i Parchi naturali Adamello Brenta e Paneveggio - Pale di San Martino. Parola chiave: lentezza. Bisogna avere il coraggio di lasciarsi alle spalle stress, preoccupazioni e impegni e riappropriarsi di ritmi più umani, accompagnati dai tempi di Madre natura. Di seguito vi suggeriamo alcune delle più belle passeggiate invernali che si possano fare in questa magica regione.I «petali» in Val di FassaSentieri percorsi da uomini e animali che collegano valichi e valli: ecco cosa sono i troi. Molto amati dai turisti, erano un tempo attraversati da pastori, commercianti e migranti in partenza o di ritorno a casa. Passeggiare sulla neve battuta di questi sinuosi «petali» diventa così un’immersione nella storia del territorio, che si snoda tra boschi, rocce e testimonianze architettoniche senza il rischio di smarrirsi: è infatti disponibile una nuova mappatura e ovunque sono disseminati cartelli per i viaggiatori. Ben 85 chilometri di tracciati che partono dai (e tornano ai) borghi del fondovalle, e che consentono di scoprire flora, fauna, geologia e tradizioni locali, a contatto con la genuinità della gente di montagna.Val San NicolòÈ uno di quei luoghi destinati a entrare nel cuore e a non uscirne più. Non è solo questione di bellezza, ma di pacificazione con il mondo: la Val San Nicolò è un vero e proprio balsamo per l’anima.Camminando sulle distese di prati innevati a perdita d’occhio di questa vallata racchiusa tra le cime del gruppo della Marmolada Costabella, ci si imbatte in fienili e tobiè, ossia vecchi magazzini in cui vengono stipati attrezzi agricoli, legna e grano, testimoni silenziosi della previdente laboriosità dei trentini.Una delle passeggiate da fare è quella che parte da Meida (frazione di Pozza di Fassa) e arriva alla Baita Ciampié. Due ore a contatto con la natura incontaminata della valle, tra salite, boschi e tornanti panoramici.Val di FiemmeChi ama i percorsi spettacolari può optare per «Orizzonti dolomitici», il nuovo itinerario di 1,3 chilometri che collega il Villaggio Cermis con la vetta del Paion, a 2.200 metri. La salita dura circa un’ora, ma la fatica viene premiata dai rifugi Paion e Lo Chalet. Si consigliano le ciaspole o gli sci da alpinismo.Lavarone Arte contemporanea in mezzo al bosco: è «Il Respiro degli Alberi» (www.ilrespirodeglialberi.it), sentiero che affaccia sulla Valle del Centa e l’Alta Valsugana. Qui la magia della natura si fonde con quella dell’arte: ogni anno si aggiungono opere a quelle già presenti, come Slepinir, ispirata al cavallo di Odino, Virtuosa natura o Memorie di un bosco.Si tratta di un itinerario facile, adatto anche ai bambini.Il lago di AndaloUn’altra idea per vivere l’incantesimo dell’inverno è quella di fare il giro ad anello intorno al lago di Andalo, unico lago periodico del Trentino: «compare» infatti da aprile a metà giugno, per poi scomparire e ricomparire nuovamente con le prime piogge d’autunno.Ci si incammina a partire dal parco Andalo life, attraversando per 4 km un’abetaia che conduce alla «Tana dell’ermellino», baita dove fare una pausa ristoro. Una passeggiata quasi completamente pianeggiante, tanto da essere adatta anche ai bambini. Un consiglio «fuori rotta» è quello di andare a vedere la mostra Miniature e Presepi presso il Palacongressi di Andalo.Malga RitortoQuesta passeggiata porta alla meta attraversando pascoli e boschi di conifere ammantati dalla neve. Una volta arrivati alla Malga Ritorto si può ammirare la catena delle Dolomiti di Brenta, che all’alba e al tramonto si tingono di tutte le sfumature dei rossi e dei viola grazie all’enrosadira, un incantesimo vero e proprio più che un semplice fenomeno atmosferico, noto a tutti i fotografi del mondo.Nessuna particolare difficoltà: a Madonna di Campiglio si sale sulla cabinovia Colarin-Patascoss. Una volta scesi, si cammina per circa 2 chilometri e si raggiunge la malga, magnifico balcone naturale dove fermarsi per un pranzo o una cena a base di prodotti tipici.<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/trentino-si-scopre-camminando-2666700015.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="e-il-momento-dei-presepi-artigianali" data-post-id="2666700015" data-published-at="1703095738" data-use-pagination="False"> È il momento dei presepi artigianali Non solo neve: il Trentino ha un’ampia offerta di luoghi e attività culturali per grandi e piccoli. A partire dal Museo delle Palafitte di Fiavé (Trento), di cui segnaliamo le aperture straordinarie (il 26, 27, 28, 29 e 30 dicembre) e i laboratori per famiglie pensati proprio per le festività natalizie.La proposta della Soprintendenza per i beni e le attività culturali della provincia si focalizza su un tema di urgente attualità: l’acqua. In particolare, il 27 dicembre, alle ore 14.30, lo spettacolo Gocciolino metterà in luce la necessità di un uso consapevole di questa risorsa preziosa.Il 28 dicembre sarà invece dedicato a due arti antiche, la tintura e la tessitura, attraverso il laboratorio Sulle tracce di Penelope: adulti e ragazzi impareranno i fondamentali sorseggiando una tazza di tè e ascoltando le storie di donne straordinarie di un passato ormai scomparso. E se il 29 dicembre sarà la volta di attività legate al miele, il 30 si potranno scoprire la lana e i suoi utilizzi, anche per i decori natalizi. La partecipazione è gratuita. Basta prenotarsi sul sito sito www.cultura.trentino.it/Appuntamenti o chiamando lo 0465/735019.Se l’obiettivo è respirare l’atmosfera natalizia, allora il consiglio è di andare a Trento e di godersi le sue belle luminarie. Nel frattempo, ne possiamo approfittare per visitare l’antica Tridentum, di origine romana. Visite guidate, spettacoli di danza e attività di vario genere accompagneranno i visitatori tra lo Spazio archeologico sotterraneo del Sas e la Villa romana di Orfeo, ambientazioni che si prestano particolarmente alle suggestive atmosfere natalizie.Segnaliamo, in particolare, Un viaggio nel tempo alla scoperta della Tridentum romana, visita guidata gratuita che si terrà il 29 dicembre. Per partecipare, bisogna telefonare allo 0461/230171 entro le ore 12 del giorno stesso.Il 7 gennaio, invece, si terrà #domenicalmuseo: l’ingresso alla Villa romana di Orfeo e allo Spazio archeologico del Sas sarà gratuito. Un’occasione perfetta per andare alla scoperta di queste testimonianze archeologiche di grande pregio. Basti pensare al mosaico policromo della villa, in mezzo al quale campeggia Orfeo, personaggio mitologico da cui prende il nome.Fino al 7 gennaio sarà anche possibile partecipare alle diverse attività che si terranno al Muse, Museo delle scienze di Trento, che aprirà in via eccezionale anche il 26 dicembre e a Capodanno, dalle 14 alle 19. Sul sito tutte le informazioni (www.muse.it).Rimanendo in tema musei, non possiamo non citare quello di Rovereto: i mediatori culturali del Mart accompagneranno i visitatori tra i meandri dell’arte contemporanea, alla scoperta di collezioni e mostre di cui cogliere i significati più reconditi.Infine i mercatini di Natale: fino al 6 gennaio, il mercatino di Natale asburgico di Levico Terme si terrà nel parco secolare della famiglia austriaca, tra luci, colori e atmosfere da incantesimo.Altri mercatini da non lasciarsi sfuggire sono quello di Moena (chiamati anche Mercatini della fata) e di Lavarone, allestiti nel bellissimo centro storico di «Bertoldi veci». Se però si vuole fare un tour completo dei borghi più natalizi del Trentino, allora bisogna fare una puntatina anche nei «paesi dei presepi in Vallagarina»: Avio, Besenello, Calliano, Nogaredo, Pomarolo, Ronzo-Chienis, Terragnolo, Trambileno e Vallarsa.Che siano monumentali o minuscoli, questi presepi sono tutti accomunati da una caratteristica: la loro artigianalità. Vere e proprie opere d’arte, che parlano dell’abilità dei locali, pronti a rendere magico un periodo amato da grandi e bambini.
Francesca Albanese (Ansa)
Andrea Sempio. Nel riquadro, l'avvocato Massimo Lovati (Ansa)