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Alle olimpiadi di Tokyo non lavorano gli uomini. Il comitato affida tutto ai robot

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  • La data d'inizio è fissata per il 24 luglio 2020 ma la capitale del Giappone sembra già pronta a ospitare i giochi. Complessivamente le discipline saranno 55, compresi gli sport paralimpici. In gara ci saranno oltre 11.500 atleti.
  • I giochi nipponici saranno i più tecnologici della storia. Dai taxi-robot agli androidi ideati da Toyota e Panasonic il personale umano è praticamente bandito.
  • L'Italia punta a fare meglio rispetto alle 28 medaglie conquistate a Londra 2012 e Rio 2016. Curiosità per cinque nuovi sport: arrampicata sportiva, karate, surf, skateboard e baseball-softball.
  • Il governo prevede di ospitare oltre 40 milioni di turisti. Per questo sono già iniziati i lavori per mettere a nuovo alcuni dei simboli del Sol Levante. Tra questi il tori rosso di Miyajima, l'isola sacra agli dei, il tempio Kyomizudera di Kyoto e il Meiji Jingu. Dopo dieci anni di restauri riaprirà per l'occasione anche la pagoda del Yakushiji di Nara.
  • Gli hotel hanno già aperto le prenotazioni. I più gettonati saranno quelli all'interno del cosiddetta «heritage zone», due ovali che ricomprendono alcuni dei quartieri principali della città come Shinjuku, Shibuya e Ueno. La nostra guida su dove soggiornare vicino alle gare.
  • Sul'isola in pochi conoscono perfettamente l'inglese e la maggior parte si affida a una lingua «mista» conosciuta come japanglish. I termini sportivi sono quelli più storpiati: baseball diventa «basebooru», skaterboard «sukebu» e pattinaggio di figura «figuyasuketo».
  • Sailor Moon, Goku e Naruto sono tra gli otto protagonisti di anime scelti dall'ex primo ministro e dirigente sportivo Yoshiro Mori per diventare gli ambasciatori nel mondo dei giochi olimpici. Il motivo? «Sono più famosi del sushi o del sumo».

Lo speciale contiene sette articoli, video, gallery fotografiche e una mappa sui luoghi delle gare.

Gli uomini di Zelensky in Florida: «Colloqui duri ma molto costruttivi»
Rustem Umerov (Ansa)
Una delegazione di Kiev guidata da Umerov ricevuta a Miami da Witkoff (atteso giovedì al Cremlino), Kushner e Rubio. Il segretario di Stato: «Faremo in modo che l’Ucraina sia indipendente e sovrana».

«Tosti ma molto costruttivi», così nella serata di ieri, una fonte della Cnn ha definito i colloqui in atto tra Stati Uniti ed Ucraina. Una delegazione ucraina guidata da Rustem Umerov, ex ministro della Difesa ucraino e attuale segretario del Consiglio per la sicurezza nazionale e la difesa, è stata difatti ieri ricevuta vicino a Miami presso un club privato, lo Shell Bay, legato all’agenzia immobiliare dell’inviato speciale Usa Steve Witkoff. Scopo dell’incontro, la continuazione dei negoziati di pace, per aggiustamenti del piano in 28 punti elaborato durante i negoziati tra Washington e Mosca.

Edicola Verità | la rassegna stampa del 1° dicembre

Ecco #EdicolaVerità, la rassegna stampa del 1° dicembre con Carlo Cambi

«Non solo le carriere: ci vuole la separazione anche dei “palazzi”»
Giuseppe Benedetto (Imagoeconomica)
Giuseppe Benedetto, presidente di Fondazione Einaudi: «Il ddl Stupri porta le toghe dentro ai letti e, invertendo l’onere della prova, apre a vendette».

«Non basta la separazione delle carriere: serve la separazione dei “palazzi”. Giudici e pm non devono neanche incontrarsi». Giuseppe Benedetto, avvocato siciliano di lungo corso, è il presidente della Fondazione Einaudi, storico punto di riferimento della cultura liberale. Da quel centro studi è nato il Comitato «Sì separa», in prima linea per il sì al referendum sulla riforma della giustizia. «L’Anm è solo un sindacato privato, e con questa riforma smetterà di dettare legge sulle nomine. Serve un cambio culturale: le toghe sono dipendenti pubblici, non i sacerdoti dell’etica, che oggi mettono piede persino in camera da letto».

«Stavo indagando su tutti i partiti. La Procura disse: punta sulla Lega»
Roberto Scarpinato, ex magistrato e senatore del M5s (Imagoeconomica). Nel riquadro Anna Gallucci, pubblico ministero e già presidente dell’Anm a Rimini
La pm Anna Gallucci: «A Termini Imerese raccolsi elementi anche su politici progressisti, ma il mio capo Cartosio indicò di archiviarli, “d’intesa con Scarpinato”. Rifiutai, poi subii un procedimento disciplinare». Sarebbe questa l’indipendenza minata dal governo?
Anna Gallucci ricopre la funzione di pubblico ministero a Pesaro, dopo avere fatto il sostituto procuratore anche a Rimini e Termini Imerese. È relativamente giovane (è nata nel 1982) e ha svolto vita associativa: è iscritta alla corrente moderata di Magistratura indipendente ed è stata presidente della sottosezione riminese dell’Associazione nazionale magistrati. Ha lasciato la carica dopo il trasferimento nelle Marche, sua terra di origine. Nel 2022 si era espressa contro il vecchio referendum sulla responsabilità civile delle toghe e aveva manifestato giudizi negativi sulla separazione delle carriere. Ma adesso ha cambiato idea ed è molto interessante ascoltare le sue motivazioni.
Le Firme

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