2024-08-30
Netflix punta sull'horror con la serie thailandese «Terror Tuesday: Extreme»
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«Terror Tuesday: Extreme» (Netflix)
La serie televisiva, disponibile su Netflix dalla scorsa settimana, è adattamento di un programma radiofonico thailandese, Angkhan Khlumponglo chiamano in patria. Format popolarissimo tra i locali, chiede loro di farsi protagonisti: chiamare la trasmissione e raccontare, senza alcuno sconto o mistificazioni, le esperienze più terrificanti vissute in prima persona.L’horror non può essere accolto con tepore, con l’alzata di spalle, l’indifferenza che, spesso, si riserva ai generi letterari, televisivi, cinematografici. L’horror non piace, divide. E, dividendo, polarizza. Da un lato, i detrattori del genere, dall’altro, i puristi, groupie della paura formato racconto, fanatici delle sue mille varianti e, nell’estate 2024, di Terror Tuesday: Extreme. La serie televisiva, disponibile su Netflix dalla scorsa settimana, è adattamento di un programma radiofonico thailandese, Angkhan Khlumponglo chiamano in patria. Format popolarissimo tra i locali, chiede loro di farsi protagonisti: chiamare la trasmissione e raccontare, senza alcuno sconto o mistificazioni, le esperienze più terrificanti vissute in prima persona. Come nei falò dei film, con i bimbi disposti a cerchio e una torcia ad illuminare volti che il crepitio delle fiamme renderebbe appena visibili. Angkhan Khlumpong è uno spaventarsi vicendevole, una forma di esorcismo, tratta, però, da un bagaglio che si suppone essere reale. I racconti affidati allo show non sono frutto di fantasie. Sono scorci nella vita altrui, negli abissi altrui. E Terror Tuesday: Extreme, ad oggi disponibile senza doppiaggio italiano, così ha cercato di restituirli.Lo show, i cui otto episodi sono autoconclusivi, «antologici», per usare il corretto gergo televisivo, raccoglie le inquietanti testimonianze degli ascoltatori. Le rivede quanto basta per renderle visivamente appetibili e, poi, lascia che i confini sfumino, e i fatti si mescolino con l’interpretazione soggettiva di chi li ha vissuti, con le proiezioni di coscienze e fantasmi, con i timori, l’irrazionale. Sono, dunque, i topos dell’horror a tornare. Sono le case infestate, l’assoggettamento a dei vendicativi, sono i riti, l’occulto, la reincarnazione del male. Sulla carta, il sovrannaturale. Nello show, un mondo indefinibile, la cui ambiguità non è solo svelata, ma ricercata. Come American Horror Story, come la miriade di serie che ha generato, Terror Tuesday: Extreme è giocata interamente sul conflitto fra l’esoterico e il reale. L’irrazionale e la logica. Si alternano, si inseguono, si intrecciano, senza che mai l’uno riesca a prevalere sull’altro. E, alla fine degli otto episodi, alcuni riusciti meglio degli altri, quel che rimane (di nuovo) è l’interpretazione soggettiva di chi guardi - ammesso e non concesso che, nell’offerta ormai monstre della piattaforma, chi guardi decida di scegliere questa serie, piccolo must-watch per gli appassionati di genere, come passatempo estivo.
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