Kiev non pagherà mezzo miliardo di dollari ai creditori, ma nessuno si preoccupa. Nel 2022 l’insolvenza parziale di Mosca venne accolta come la fine dello zar. Domani a Istanbul i colloqui partiranno in salita.
Il presidente ucraino segue gli Usa: è pronto a parlare con Vladimir Putin in Turchia giovedì in ogni caso. Trump: «Ne usciranno cose buone, potrei andare pure io». Erdogan: «Farò ogni sforzo con lui, mio caro amico». Il Cremlino però si stizzisce: «Non dateci ultimatum».
Scontro senza precedenti nello Studio ovale. Il presidente Usa striglia l’ospite («Manchi di rispetto»). E gli dà l’ultimatum («O l’accordo o siamo fuori»). Accuse anche da JD Vance. Dmitri Medvedev: «Schiaffo al maiale ingrato».
Volodymyr Zelensky pronto a rinunciare alla presidenza «per la pace». Record di droni russi (267) sull’Ucraina. In Italia sinistra spaccata in piazza: Pd pro Kiev (ma Elly Schlein non si vede).
Giornalisti e politici, da Alan Friedman a Pier Ferdinando Casini, per anni hanno sostenuto a gran voce la «resistenza ucraina» invocando l’invio di armi. Adesso, senza fare un plissé, dicono che è «ovvio» che Kiev non può vincere.