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Le trame delle toghe sul caso Salvini
Matteo Salvini (Ansa)
  • L'ex capo della Procura di Roma per la sua serata d'addio invitò sei cari amici, fra cui un giudice dei processi istruiti dal suo stesso ufficio e Luca Palamara. Ma nulla fu registrato.
  • Nelle ore calde per le accuse all'allora numero uno del Viminale, il gip Fabio Pilato scriveva a Palamara: «Indovina chi è il presidente del tribunale per i ministri di Palermo? Io». E l'altro esultava: «Grande».

Lo speciale contiene due articoli



Mattarella non può più nascondersi: tocca a lui sciogliere il Csm
Luca Palamara (Ansa)

«Quanto è avvenuto ha prodotto conseguenze gravemente negative per il prestigio e per l'autorevolezza non soltanto del Csm, ma anche per il prestigio e l'autorevolezza dell'intero ordine giudiziario, la cui credibilità e la cui capacità di riscuotere fiducia sono indispensabili al sistema costituzionale e alla vita della Repubblica». Chi lo ha detto?

La confessione dei magistrati in chat: «Sapevamo di fare campagna per i dem»
Luca Palamara (Ansa)
Nicola Clivio chiese conferme sulla candidatura di Giovanni Legnini in Abruzzo dopo che questi aveva ordinato un comunicato anti Matteo Salvini.
Il Pd ordina ai giudici: «Attaccate Salvini». Il giorno dopo arriva la levata di scudi
Giovanni Legnini (Ansa)
Il democratico Giovanni Legnini a Luca Palamara: «Intervenite sulla Diciotti». Lui obbedisce. E il vice di Sergio Mattarella schiera subito il Csm.
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