Vanno verso fine pena gli assassini di don Puglisi, l'erede di Toto Riina e i pluriomicidi di 'ndrangheta e camorra. E dopo che la Consulta ha bocciato l'ergastolo ostativo, sperano in permessi molti boss pugliesi e calabresi.
Il presidente della commissione Antimafia, espulso dal M5s, irrompe alla Asl di Cosenza. Il responsabile: «Urlava perché i parenti non erano stati immunizzati e ci ha fatti identificare». La replica: «Fare ispezioni è mia prerogativa». Da Lega a Fdi: «Si dimetta».
Dopo gli insulti alla governatrice della Calabria morta di tumore, il grillino rincara: «Infangato da mafiosi». Matteo Salvini: «È un cretino, lo querelo». Elisabetta Casellati: «Istituzioni disonorate».
Per il pupillo della sinistra, il video negazionista è stato strumentalizzato. Surreale il predecessore: «Durante l'intervista forse ero drogato». Il M5s regionale si ribella alle nomine di Pd e Leu. E Nicola Morra vuole Gino Strada.