monte dei paschi di siena

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Tutti uniti su Mediobanca? Bella scoperta
Rocca Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena (Ansa)
I magistrati sostengono che chi ha conquistato l’istituto si è messo d’accordo su cosa fare. Ma questo era sotto gli occhi di tutti, senza bisogno di intercettazioni. E se anche il governo avesse fatto il tifo, nulla cambierebbe: neanche un euro pubblico è stato speso.

Ma davvero qualcuno immaginava che il gruppo Caltagirone, quello fondato da Leonardo Del Vecchio e alla cui guida oggi c’è Francesco Milleri, uniti al Monte dei Paschi di Siena di cui è amministratore Luigi Lovaglio, non si fossero mossi di concerto per conquistare Mediobanca? Sì, certo, spiare dal buco della serratura, ovvero leggere i messaggi che i vertici di società quotate si sono scambiati nei mesi scorsi, è molto divertente. Anche perché come in qualsiasi conversazione privata ci sono giudizi tranchant, alcuni dei quali sono molto gustosi.

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Montepaschi valuta cedole straordinarie: «Con Mediobanca puntiamo all’estero»
Ansa
Utile oltre le stime a 1,37 miliardi nei primi nove mesi del 2025. Lovaglio: «Delisting per Piazzetta Cuccia? Presto per parlarne».
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Prima insulta l’Opa, poi aderisce. Nagel punta sul rialzo del titolo Mps
Alberto Nagel (Getty images)
L’ex ad Mediobanca scambia azioni con quelle di Siena convinto che il Monte sia a sconto.
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L’ad: «Abbiamo già maturato cedole per 800 milioni e raggiunto il target di utile previsto per il 2024». Verrà ceduto un pacchetto di crediti deteriorati. Sulla discesa del Mef sotto il 20% entro fine anno: «Hanno fatto le cose bene finora. Lasciamoli lavorare».
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Il Monte dei Paschi arato in Procura. In quattro anni arrivate 16 sentenze
Rocca Salimbeni, sede del Monte dei Paschi di Siena (Ansa)
  • Finora in tutti i processi per le gestioni della banca, dal maggio 2020 a oggi si sono susseguiti solo verdetti favorevoli ai manager. Che erano stati citati sia dai fondi sia dai piccoli azionisti ritenutisi danneggiati.
  • Rocca Salimbeni dalla crisi innescata dall’acquisto. Antonveneta al risanamento in attesa del cavaliere bianco.
  • L’accusa pare debole: l’ok ai bilanci «incriminati» arrivò da Mef, Bankitalia e Bce. Ma si avvicina il 2 luglio, quando il Tesoro potrà cedere le quote: c’è il rischio stop.

Lo speciale contiene tre articoli.

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