L’ad: «Abbiamo già maturato cedole per 800 milioni e raggiunto il target di utile previsto per il 2024». Verrà ceduto un pacchetto di crediti deteriorati. Sulla discesa del Mef sotto il 20% entro fine anno: «Hanno fatto le cose bene finora. Lasciamoli lavorare».«Il Monte dei Paschi ha già maturato dividendi per 800 milioni e ha già raggiunto il target di utile previsto per l’anno». I conti di un Monte dei Paschi che è anche ritornato a distribuire cedole ai soci sono stati presentati ieri mattina agli analisti dall’ad Luigi Lovaglio. Che, appunto, è partito prima dai numeri dei primi nove mesi dell’anno archiviati con un utile netto di 1,566 miliardi, in crescita del 68,6% rispetto al 2023, confermando una «solida traiettoria di crescita». La banca senese ritiene di poter superare l’obiettivo di un utile pre tasse di 1,3 miliardi di euro nel 2024. «Ci aspettiamo che l’ultimo trimestre non sia molto diverso dalla media dei tre trimestri precedenti. Riteniamo di poter arrivare da 1,3 a 1,4 miliardi per il 2024», ha sottolineato Lovaglio. Sui conti del Monte continuano a avere un effetto positivo i benefici fiscali legati alle imposte differite (Dta). «Ci aspettiamo che fino al 2028 utilizzeremo sostanzialmente un miliardo di Dta che corrisponde sostanzialmente alla creazione di capitale. Dopo il 2028 avremo altri 2 miliardi di Dta che potremo utilizzare, il che significa ulteriore creazione di capitale», ha spiegato il direttore finanziario, Andrea Maffezzoni. Proprio ieri l’Abi, l’associazione dei banchieri, nella memoria sulla manovra depositata alla commissione Bilancio della Camera, ha stimato che complessivamente il maggior gettito derivante dal posticipo dell’utilizzo delle imposte anticipate è nell’ordine dei 4 miliardi per l’intero sistema bancario. Si tratta di meccanismi di rinvio nel tempo del recupero fiscale relativi a componenti negativi di reddito che hanno già maturato i requisiti per la deducibilità secondo criteri di competenza. In sostanza, il rinvio del recupero delle imposte anticipate comporta un costo. Tornando ai conti del Montepaschi, l’istituto di Rocca Salimbeni ha annunciato la cessione di un pacchetto di crediti deteriorati per un valore lordo di libro di 300 milioni i cui effetti sono già riflessi nei conti. La banca, ha spiegato Lovaglio, punta a ridurre lo stock di 3,6 miliardi lordi «in modo razionale» perché «c’è del valore da estrarre e prevediamo di mettere a terra azioni ad hoc per recuperare posizioni deteriorate». Intanto resta l’attesa per conoscere le prossime mosse del Tesoro che è ancora azionista con il 26,7% e che in base agli impegni presi con le autorità europee dovrebbe scendere sotto il 20% a fine anno. Interpellato dagli analisti su cosa farebbe se potesse decidere come utilizzare la partecipazione, Lovaglio ha rimandato la palla nel campo di Via XX settembre: «Non siamo il Mef. L’unica cosa che posso dire è che hanno dimostrato di sapere cosa stanno facendo e hanno fatto le cose bene finora. Lasciamoli lavorare e faranno il meglio per il gruppo e per gli azionisti». Le speculazioni degli ultimi giorni hanno fatto pensare a un avvicinamento tra Mps e Banco Bpm dopo la mossa di Piazza Meda su Anima sgr. Un’operazione, ha detto Lovaglio, che «può essere un’operazione interessante». Pur precisando che per una valutazione «è troppo presto. Seguiremo l’evoluzione della situazione e saremo in grado di commentare nel momento in cui vedremo come la situazione si evolve». Sempre in scia all’operazione Bpm-Anima, l’ad ha sottolineato che «è bello avere un eccesso di capitale perché ci permette di guardarci intorno e cogliere le opportunità che si potrebbero materializzare sul mercato». Lovaglio ha inoltre precisato che «per il momento però siamo focalizzati sul piano industriale, specialmente per quanto riguarda le commissioni. Ci concentriamo su una crescita organica». Interpellato in merito all’opportunità di acquisire fabbriche prodotto, il banchiere ha detto di essere «d’accordo. È bello avere una fabbrica prodotto nel gruppo. E questo è un motivo per cui ho detto che è bello avere del capitale in eccesso per cogliere le opportunità che dovessero presentarsi. Però non dipende solo dalla nostra volontà, ma anche dalle opportunità che si presentano sul mercato. Al momento quello che vediamo è che dobbiamo tenere sottocchio quello che avviene sul mercato per cogliere le opportunità che si presentano». A proposito dell’eventuale acquisto della quota di Axa nella joint venture della bancassicurazione, avrebbe un impatto «assolutamente gestibile da un punto di vista patrimoniale e porterebbe a utili aggiuntivi tra i 60 e gli 80 milioni all’anno», ha spiegato il cfo, Maffezzoni.Dopo i conti, in Piazza Affari il titolo Mps ha chiuso la seduta di ieri mettendo a segno un rialzo del 3,11% a 5,37 euro.
Christine Lagarde (Ansa)
I tassi restano fermi. Forse se ne parlerà a dicembre. Occhi sulla Francia: «Pronti a intervenire per calmare i mercati».
Peter Mandelson, amico di Jeffrey Epstein, e Keir Starmer (Getty)
Il primo ministro: «Rimosso per rispetto delle vittime». Pochi giorni fa lo difendeva.
Il problema non sono i conti pubblici, ma il deficit della bilancia commerciale. Dovuto a una moneta troppo forte, che ha permesso acquisti all’estero illimitati. Ora per tornare competitivi serve rigore, ma senza poter smorzare le tensioni sociali con la svalutazione.
2025-09-12
Migranti, Meloni: «Il governo non si rassegna. Combattiamo il traffico di esseri umani»
True
Giorgia Meloni al Forum della Guardia Costiera (Ansa)
Il premier al Forum della Guardia Costiera: «Il Calo degli sbarchi è incoraggiante. Il nostro approccio va oltre le inutili ideologie».
«Il lavoro della Guardia Costiera consiste anche nel combattere le molteplici forme di illegalità in campo marittimo, a partire da quelle che si ramificano su base internazionale e si stanno caratterizzando come fenomeni globali. Uno di questi è il traffico di migranti, attività criminale tra le più redditizie al mondo che rapporti Onu certificano aver eguagliato per volume di affari il traffico di droga dopo aver superato il traffico di armi. Una intollerabile forma moderna di schiavitù che nel 2024 ha condotto alla morte oltre 9000 persone sulle rotte migratorie e il governo intende combattere. Di fronte a questo fenomeno possiamo rassegnarci o agire, e noi abbiamo scelto di agire e serve il coraggio di trovare insieme soluzioni innovative». Ha dichiarato la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni durante l'intervento al Forum della Guardia Costiera 2025 al centro congresso la Nuvola a Roma.
Continua a leggereRiduci