Dopo aver ottenuto l'incontro con Giuseppi, Matteo Renzi lo minaccia: «Se respinge le proposte di Iv facciamo un passo indietro».
Matteo Renzi (Ansa)
Dopo aver minacciato la crisi e aver ingoiato il rospo delle intercettazioni, il Bullo ottiene un caffè con il premier. Che ironizza: «La mia porta è sempre aperta». Poi il leader di Italia vivacchia ci riprova con le «proposte choc», ma sono sempre le stesse.
Matteo Renzi/Ansa
Serve una decina di senatori perché l'esecutivo possa andare avanti anche senza il sostegno del Bullo. E fra i dem si sussurra: «Siamo pronti a mettere sul fuoco i vitelli grassi. In sei stanno già tentennando».
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Non si sblocca la questione della riforma della giustizia. Iv ferma sull'idea del rinvio: «Bonafede dovrà cedere». Irritazione degli altri alleati: «Non comandano loro».