Per tenere unito il M5s, Giuseppi millanta vittoria per aver ottenuto dal Guardasigilli il no all'improcedibilità per i reati di mafia e terrorismo. Ma è mediazione di bandiera.
Sinistra, M5s e Iv votano per non allargare il perimetro di Marta Cartabia all'abuso d'ufficio.
Giorgio Mulè (Fi), in corsa per il dicastero del Turismo (Ansa)
Al Senato nasce l'intergruppo Pd-M5s-Leu: subito Giuseppe Conte loda la mossa fatta per sgambettare il Carroccio. Prosegue la corsa alle nomine: Fi punta su sottosegretari vicini ai sovranisti, Amendola vuole la Farnesina per lasciare a Roberto Fico la candidatura a Napoli.
A Palazzo Madama il presidente terrà il primo (stringato) discorso. In serata il voto.
La beffa della Transizione ecologica fa insorgere i dissidenti: «Su Rousseau siamo stati ingannati, bisogna rivotare». E il malcontento trova benzina nel ridimensionamento del Sud nell'esecutivo: ora è tutti contro tutti.
Il segretario del Pd ha paura che il nuovo titolare del Lavoro possa prendersi il partito. Polemica sulle quote rosa: «Perché Mario Draghi non ha scelto nessuna donna dem?»
Il giurista è una presenza ingombrante, qualcuno vorrebbe spedirlo al Campidoglio. Il duro e puro valuterebbe un incarico.
L'Elevato catechizza i parlamentari prima di sedersi al tavolo con il banchiere che, anni fa, voleva processare. Vito Crimi assicura: «Saremo leali». Ma tira per la giacchetta super Mario: «Confermerà il reddito di cittadinanza».