elezioni comunali

La sinistra si è apparecchiata i ballottaggi
Ansa
Inventando di sana pianta un allarme fascismo che non esiste, Pd e M5s hanno fatto propaganda sfruttando il silenzio elettorale per infangare il centrodestra. Risultato: città come Roma e Torino sceglieranno il sindaco senza aver parlato dei programmi.
Contrordine piddini, Calenda non è più il male
Carlo Calenda (Ansa)
  • Dopo aver trattato il leader di Azione da «socialfascista» per tutta la campagna elettorale, ora Enrico Letta e Roberto Gualtieri pretendono sostegno contro Enrico Michetti. Lui punge: «Mi farò spiegare da loro quando sono di destra e quando di sinistra». E Vittorio Sgarbi lo corteggia.
  • La candidata Valentina Sganga attacca Giuseppe Conte: «La faccia va messa anche dove si perde».

Lo speciale contiene due articoli.

#LaVeritàAlleSette

Daniele Capezzone e Martino Cervo fanno un'analisi a freddo del voto e parlano della questione catasto.

Bologna, l’accozzaglia a sinistra impone il fedele alla linea
Matteo Lepore 62,1% - Fabio Battistini 29,5% (Ansa)
Il partitone rosso consegna a Matteo Lepore le chiavi della città fin dal primo turno. Ininfluente l'alleanza con i grillini, sotto il 4%.
Sfida apertissima a Torino, l’Appendino affossa il M5s
Stefano Lo Russo 43,4% - Paolo Damilano 38,8% (Ansa)
Dopo 5 anni assai deludenti di governo cittadino a 5 stelle, il Pd riconquista i favori dei torinesi. Stefano Lo Russo arriva in testa ai ballottaggi. Paolo Damilano (vicino a Giancarlo Giorgetti) spera nella rimonta perché per ora sono esclusi apparentamenti dem-pentastellati. Votanti sotto il 50%.
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