Roberto Saviano, Gabriele Salvatores e Daniele Luttazzi (Ansa)
Saviano e Luttazzi, Fo e Salvatores: tanti esponenti di una certa «cultura» hanno fatto carriera attaccando Silvio. Non schifando, però, i contratti con le aziende di famiglia.
Dalla «A» di Claudio Abbado alla «Z» di Franco Zeffirelli, le sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale ospitano (sino all’8 gennaio 2023) una selezione di ritratti provenienti dall’immenso archivio della fotografa Maria Mulas che, degna erede dell’altrettanto celebre fratello Ugo, ha saputo immortalare con straordinaria sensibilità i protagonisti della Milano dell’ultimo trentennio del Novecento.
Era sponsor dei quesiti su fine vita, procreazione assistita e cannabis. Ma processi infiniti, innocenti in galera e criminali a piede libero sono solo «questione tecnica».
La giunta progressista di Massa Martana, in Umbria, cancella la rappresentazione di uno spettacolo scritto da Dario Fo e mezza Italia (giustamente) s'indigna. Se però la scure cala su autori e idee «di destra», le reazioni sono molto diverse.
Allen Frances ha curato la stesura del manuale diagnostico dei disturbi mentali. Nel nuovo libro spiega che l'ascesa dei movimenti identitari è dovuta a follia.
E a sinistra c'è chi vuole seguire il suo esempio. L'intellettuale Chantal Mouffe, in un pamphlet, propone di creare un «populismo alternativo» per far rinascere i partiti democratici europei.
Il giullare contro le élite. Quando Dario Fo dava lezioni di populismo. Nelle commedie e nelle canzoni del premio Nobel si trovano temi e toni molto simili a quelli che i progressisti di oggi condannano.