Le toghe chiedono che le liste dei Paesi sicuri siano reinserite nei decreti ministeriali. Così ridiventeranno vulnerabili. E per valutare gli Stati vogliono usare «fonti proprie».
Per i magistrati, coi criteri applicati dal governo «sarebbe stato lecito pure rimandare gente nella Germania nazista». Con i loro criteri, invece, non esistono Paesi sicuri e quindi qualsiasi rimpatrio è di fatto impossibile.