migranti

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Il «modello Riace» arriva a Bruxelles. Peccato sia stato dichiarato fuorilegge
Mimmo Lucano (Ansa)
Mimmo Lucano (già condannato) sarà ospite d’onore a un evento per promuovere l’accoglienza. Ma il suo borgo era un incubo.

Sono anni che i sinceri liberali, democratici e europeisti, ci ripetono che dobbiamo farci guidare dagli esperti, suggere indicazioni dai competenti. Sarà per questo che a istruire i parlamentari europei sul complesso tema dell’immigrazione sarà oggi a partire dalle 15 uno che la sa lunga: Mimmo Lucano, europarlamentare di area Avs, già sindaco di Riace nonché icona dell’accoglienza senza limiti. A Bruxelles si terrà un ambizioso evento intitolato A Welcoming Europe against fear (un’Europa accogliente contro la paura) organizzato dal gruppo politico The Left con Lucano a fare da gran cerimoniere. Ci saranno tra gli altri Luigi Manconi, Alex Zanotelli e Agazio Loiero, già ministro ed ex presidente della Regione Calabria.

Hai capito le Ong: giro d’affari da 1,4 miliardi
(Getty Images)
Il report di Open cooperazione fa i conti in tasca agli attivisti. In Italia oltre 1.000 progetti, +40% negli ultimi cinque anni.
Il Pd vuole accogliere più stranieri ma pensa di non curare i meridionali
Michele De Pascale (Ansa)
Il governatore dell’Emilia Romagna denuncia: «Enorme pressione sul nostro sistema sanitario da chi viene dalle altre regioni». Ma sempre lui lanciò l’idea, per i migranti, del permesso di soggiorno per merito.

Un nuovo slogan si addice al Partito democratico: «Prima gli emiliano-romagnoli». Magari già un po’ sentito, come no, ma pur sempre efficace. Il fatto è che i dem della regione rossa da qualche giorno si sono collocati su una linea condivisibile ma curiosa: sostengono che il loro grande problema arrivi da fuori confine. No, non si tratta dei migranti, ma di un altro tipo di stranieri: quelli che arrivano dalle altre regioni d’Italia.

Michele De Pascale, pragmatico governatore democratico, ha dichiarato a Radio24: «In questo momento il problema principale dell’Emilia-Romagna è il nostro storico motivo di orgoglio e cioè l’enorme pressione di persone da fuori regione che si vengono a curare qui. Non ce la facciamo più, non riusciamo più a soddisfare i nostri cittadini e l’enorme pressione delle altre regioni che si vengono a curare in Emilia-Romagna e ci stanno intasando il sistema e lo dico con rispetto».

Denuncia i bivacchi degli immigrati. Attivista francese arrestato per odio
Bivacco di immigrati in Francia. Nel riquadro, Jean Eudes Gannat (Getty Images)
Inquietante caso di censura: prelevato dalla polizia per un video TikTok il figlio di un collaboratore storico di Jean-Marie Le Pen, Gannat. Intanto i media invitano la Sweeney a chiedere perdono per lo spot dei jeans.

Sarà pure che, come sostengono in molti, il wokismo è morto e il politicamente corretto ha subito qualche battuta d’arresto. Ma sembra proprio che la nefasta influenza da essi esercitata per anni sulla cultura occidentale abbia prodotto conseguenze pesanti e durature. Lo testimoniano due recentissimi casi di diversa portata ma di analoga origine. Il primo e più inquietante è quello che coinvolge Jean Eudes Gannat, trentunenne attivista e giornalista destrorso francese, figlio di Pascal Gannat, storico collaboratore di Jean-Marie Le Pen. Giovedì sera, Gannat è stato preso in custodia dalla polizia e trattenuto fino a ieri mattina, il tutto a causa di un video pubblicato su TikTok.

(Arma dei Carabinieri)

Gli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Chieti hanno sgominato un’organizzazione criminale dedita all'immigrazione illegale attraverso l’uso fraudolento del decreto flussi.

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