I tedeschi zavorrati dal flop delle vetture a batteria e dalla concorrenza cinese annunciano la chiusura del 30% degli stabilimenti, la riduzione del 10% degli stipendi e il trasferimento di attività all’estero. I fornitori in Italia: ridotto di 4,6 miliardi il fondo automotive.
Report McKinsey: la domanda di fonti fossili resiste, idrogeno e biocarburanti stentano.
Eurostat: il Vecchio continente si svena per importare prodotti energetici verdi (quasi 24 miliardi, +10 in due anni). Non abbiamo nostra tecnologia e siamo costretti a comprare elettricità. Non ci resta che il nucleare.
Il capo di Anita, Riccardo Morelli: «Elettrico e idrogeno non bastano e il loro impatto in termini di CO2 è sottostimato. I biocarburanti possono aiutare».