Respinte le pregiudiziali dell’opposizione, passano invece due correttivi suggeriti dai meloniani su Lep e risorse finanziarie. Giuseppe Conte minaccia: faremo un referendum.
Il ministro Roberto Calderoli: «Per il Sud è un’opportunità di crescita, a opporsi è chi non vuol rispondere della propria malagestione. La Lega ha invertito il trend. Ora basta politica a Sanremo».
L’assessore lombardo Stefano Bruno Galli: «È l’orgoglio di fare da sé. Macché fuga in avanti, c’è un ritardo di 22 anni. Finora i governi hanno guardato solo ai conti e non alla qualità dei servizi».
Si definisce candidata post-ideologica e «oltre i partiti»: «Il ddl Calderoli serve soltanto a portare acqua al mulino di Fontana. In Lombardia ci vuole una guida capace e tenace. L’ex locomotiva adesso arranca. Ho forti idee su sanità, famiglia e trasporti».
Giornali in tilt sul ddl di Roberto Calderoli, definito «gioco dell’oca» che al contempo «spacca l’Italia». Mentre per Stefano Bonaccini, un tempo sostenitore della misura, è un «obbrobrio».