2024-06-28
Boccia-Calderoli, trova le differenze. Testi identici ma oggi il Pd starnazza
Il progetto abbozzato dai dem nel 2021 (firmato anche da Debora Serracchiani) è sovrapponibile nella finalità, nei meccanismi e nelle tempistiche al provvedimento vistato da Sergio Mattarella. Ma Stefano Bonaccini frigna lo stesso.«In molte materie si pensa addirittura di procedere senza alcun criterio perequativo e senza aver stabilito i Livelli essenziali delle prestazioni (Lep) […] Prima di procedere, avevamo chiesto che fossero stabiliti e garantiti i Lep in tutto il territorio nazionale e che fosse assicurato il coinvolgimento del Parlamento. La legge approvata fa esattamente il contrario», ha dichiarato su Repubblica Stefano Bonaccini, governatore uscente dell’Emilia-Romagna. Non sappiamo quale testo abbia letto il neoeletto europarlamentare, ma la legge sull’autonomia differenziata a firma Roberto Calderoli e promulgata dal presidente della Repubblica garantisce il rispetto dei Lep e non crea spaccature nel Paese. Basta metterla a confronto con la proposta «Disposizioni in materia di attribuzione alle Regioni di forme e condizioni particolari di autonomia, ai sensi dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione», presentata l’8 giugno 2021 per iniziativa degli onorevoli Francesco Boccia e Debora Serracchiani, per vedere che vengono seguiti gli stessi principi «di sussidiarietà, differenziazione e adeguatezza», auspicati dal governo Conte 2 e oggi contestati da Pd e 5 stelle nella legge approvata.«L’attribuzione alle Regioni delle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia deve avvenire nel rispetto dei livelli essenziali delle prestazioni […] della Costituzione e degli obiettivi di servizio ad essi correlati. A tale fine, le funzioni relative a materie concernenti i Lep possono essere attribuite solo dopo la definizione dei medesimi Lep», si dichiarava nella proposta di legge del 2021.La legge Calderoli definisce i principi generali «in attuazione dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione […] nel rispetto delle prerogative e dei Regolamenti parlamentari». Non ci sono differenze nelle finalità. Sempre nell’articolo 1, la nuova legge chiarisce che «l’attribuzione di funzioni relative alle ulteriori forme e condizioni particolari di autonomia […] è consentita subordinatamente alla determinazione […] dei relativi livelli essenziali delle prestazioni concernenti i diritti civili e sociali […] che devono essere garantiti equamente su tutto il territorio nazionale».Per individuare i Lep «il governo è delegato ad adottare, entro ventiquattro mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi». Gli schemi di ciascun decreto sono, quindi, «trasmessi alle Camere per l’espressione dei pareri da parte delle commissioni parlamentari competenti per materia e per i profili finanziari».Vigila il Parlamento, dunque, sull’individuazione dei Lep per l’intero Paese. Non solo, se vengono modificati con il relativo finanziamento o se ne aggiungono altri «la Regione e gli enti locali interessati sono tenuti all’osservanza». Non è che dopo aver ottenuto ulteriore autonomia, si possa sottrarre al rispetto dei Lep. E «al fine di tutelare l’unità giuridica o economica, nonché di indirizzo rispetto a politiche pubbliche prioritarie, il presidente del Consiglio dei ministri può limitare l’oggetto del negoziato (sull’autonomia, ndr) ad alcune materie o ambiti».Quanto al procedimento di approvazione della richiesta di maggiore autonomia, secondo la proposta Boccia-Serracchiani «lo schema preliminare delle intese […] è sottoposto all’approvazione del Consiglio dei ministri [...] Lo schema preliminare è trasmesso alle Camere», poi al governo e infine il Consiglio dei ministri delibera il disegno di legge di approvazione dell’intesa.Nella legge Calderoli, la richiesta deliberata dalla Regione deve essere presentata al presidente del Consiglio e al ministro per gli Affari regionali e le autonomie che, dopo aver sentito il parere del ministro dell’Economia e delle finanze, esprimono le loro valutazioni e avviano le trattative. Una volta approvato dal Consiglio dei ministri, lo schema d’intesa tra Stato e singola Regione va trasmesso alla Conferenza unificata che esprime un parere, e poi viene discusso dalle competenti commissioni parlamentari per infine tornare al Consiglio dei ministri per l’accordo definitivo.L’ultima parola spetta a Camera e Senato, che devono approvare il disegno di legge che confermi l’accordo siglato tra lo Stato e la Regione interessata. Come ben si vede, verifiche non mancano nell’iter di approvazione e il Parlamento ha parte attiva, contrariamente a quanto afferma Bonaccini.Boccia-Serracchiani pensavano a un finanziamento delle nuove funzioni di autonomia «garantito tramite compartecipazione al gettito erariale maturato nel territorio regionale». Nella legge Calderoli, la Commissione paritetica avrà il compito di fare proposte su come individuare i beni e le risorse umane, finanziarie necessarie, ma «non devono derivare nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica».Quanto alla durata dell’intesa, la proposta del governo giallorosso prevedeva che «lo Stato e la Regione sottopongano a verifica l’intesa entro dieci anni dalla data di entrata in vigore della legge di approvazione dell’intesa stessa […] che stabilisce, altresì, le modalità di revisione, cui si deve in ogni caso procedere ogni volta che siano modificati o aggiornati i Lep».La legge promulgata dal presidente Sergio Mattarella prevede che l’intesa non può superare i dieci anni. «In ogni caso, lo Stato, qualora ricorrano motivate ragioni a tutela della coesione e della solidarietà sociale, conseguenti alla mancata osservanza, direttamente imputabile alla Regione […] dell’obbligo di garantire i Lep, dispone la cessazione integrale o parziale dell’intesa, che è deliberata con legge a maggioranza assoluta delle Camere».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.