La Suprema corte conferma il regime di carcere duro per l’anarco-insurrezionalista in sciopero della fame: «È un soggetto pericoloso che non si è mai dissociato». E ora il bandito Graziano Mesina lo copia.
Il centro di Torino ha dovuto subire le violenze degli amici di Alfredo Cospito, mentre a Firenze un corteo ha inneggiato alle foibe. I poliziotti non hanno alzato un dito, altrimenti la sinistra avrebbe gridato alla dittatura. Solo sulle manifestazioni «no vax» si poteva infierire.
Il giurì d’onore della Camera «assolve» all’unanimità il deputato di Fdi. Per la visita dei tre parlamentari dem a Alfredo Cospito in cella usò toni politicamente aspri ma non offensivi.