2025-09-06
Stefano Ricci investe nella tradizione con la Moleria Locchi
Il laboratorio della storica Moleria Locchi. Nel riquadro, Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci
La casa fiorentina del lusso rileva il laboratorio ottocentesco. E continua con i reportage grazie a «Fashional geographic».Stefano Ricci è talmente abituato alla bellezza dell’alto artigianato che ne ha fatto il suo credo. A cominciare dall’azienda di abbigliamento maschile che, per preziosità, non ha eguali (tanto che nello stabilimento produttivo di Caldine, a Fiesole, si trovano anche orefici e argentieri) per proseguire con acquisizioni che confermano scelte coerenti a uno stile particolarmente apprezzato da una clientela internazionale. Prima l’esclusivo Antico setificio fiorentino nel 2009 e ora la storica ottocentesca Moleria Locchi. Nomi che parlano di prestigio, di mestieri di alto lignaggio, di mani straordinarie che sanno lavorare la seta e il vetro in modo unico dando l’opportunità a Stefano Ricci di confermarsi stilista e designer di prodotti inconfondibili. «Con l’acquisizione della Moleria Locchi rafforziamo la nostra visione sulla tradizione fiorentina, legata a valori unici quali heritage e alto artigianato di questo straordinario territorio», spiega Niccolò Ricci, ceo di Stefano Ricci.Da oltre 12 anni il laboratorio Locchi realizza incisioni e molature per la linea SR Home di Stefano Ricci. Una storia fiorentina che risale a un piccolo e prezioso gioiello dell’Ottocento che nel 1964 venne rilanciato grazie alla passione, all’abilità e all’esperienza degli artigiani. «Firenze deve molto alla signora Paola Locchi che, grazie alla sua passione, ha consentito a questa eccellenza di arrivare fino ai giorni nostri», continua Ricci. La quarta generazione Locchi assicurerà una continuità operativa all’interno del gruppo Stefano Ricci. Il laboratorio Locchi è situato nel cuore dell’Oltrarno fiorentino. In questa bottega, famosa in tutto il mondo per la qualità dei suoi restauri su preziosi oggetti di vetro e cristallo, il lavoro viene svolto con antiche mole e grazie a tecniche tradizionali continuamente affinate da un’attenta ricerca. Dai servizi di calici e bicchieri personalizzati incidendo monogrammi, iniziali e stemmi fino alle collezioni di piccole bottiglie da profumo, bottiglie da whisky molate, candelieri, brocche con decorazioni di scene agresti e marine, il famoso vaso Medici, la soffiatura e l’incisione della Coppa Volpi per il Festival del cinema di Venezia, gli «hurricane-glasses» incisi con il loro stemma per Carlo d’Inghilterra, i tanti restauri museali, fornitori della presidenza della Repubblica.Ma per Stefano Ricci dare valore alla storia è tanto importante quanto guardare alla tecnologia e ai sistemi più avanzati. I reportage Stefano Ricci Explorer sbarcano sulla piattaforma di digital streaming più famosa nel mondo. «È con orgoglio che annunciamo il lancio dei primi quattro episodi delle missioni Stefano Ricci Explorer sulla piattaforma Amazon Prime video, segnando così un ulteriore passo in avanti a livello contenutistico dei nostri progetti di scoperta e sostenibilità», spiega Niccolò Ricci, anticipando che i video sono disponibili gratuitamente online. «Ho scelto di intitolare la serie Fashional geographic. L’obiettivo è scoprire le nuove meraviglie del mondo, inserendo la moda in ambienti unici. Il tutto affidato ai grandi fotografi naturalistici, con una grande attenzione ai temi della sostenibilità», afferma Filippo Ricci, direttore creativo di Stefano Ricci, «Il primo episodio è un monito al climate change del quale abbiamo visto gli effetti nella missione Islanda, con lo scioglimento del più grande ghiacciaio d’Europa».I quattro episodi della serie racconteranno, oltre all’Islanda, le Galapagos, la Mongolia e Luxor, dove tutto è iniziato. Realizzate da Stefano Ricci spa, con la regia di Valentino Conte e New Solid, sviluppate in collaborazione con Production code, le puntate di Fashional geographic vedono gli interventi in presa diretta di Terry Garcia (ceo di Exploration ventures) e dei fotografi di caratura internazionale come Chris Rainier, Mattias Klum e Nima Benati. «Seguendo le rotte dei grandi viaggiatori, siamo partiti dal messaggio di Charles Darwin sull’evoluzione della specie in un contesto di pura natura quale le Galapagos. Ci siamo spinti in Mongolia, vivendo per giorni con gli Eagle Hunters sulla Catena dell’Altai fino al Deserto del Gobi. Ultimo episodio di questa serie è un tributo all’Antico Egitto, con focus su Luxor, dove nel 2022 abbiamo festeggiato il nostro cinquantesimo anniversario di attività, con un fashion show nel Tempio di Hatshepsut, oltre agli scatti immortali nella tomba della regina Nefertari. Un ringraziamento particolare va a un amico di lunga data come Zahi Hawass, l’archeologo più famoso del mondo», continua Filippo Ricci. «In ogni missione abbiamo cercato di lasciare un aiuto concreto alle Ong con la più alta reputazione a livello internazionale. Testimonianza sono i progetti finanziati, dallo studio e difesa delle tartarughe giganti dalle Galapagos con la Charles Darwin foundation, al programma di reinserimento dell’aquila reale sulla catena dell’Altai con la Kazakh falconry association, fino al piano di turismo sostenibile lanciato dal Consiglio supremo delle antichità dell’Egitto», conclude Niccolò Ricci.
Il regista Stefano Sollima (Ansa)
Robert F.Kennedy Jr. durante l'udienza del 4 settembre al Senato degli Stati Uniti (Ansa)