![Lo Stato si è svegliato. Adesso pensi anche ai familiari delle vittime](https://assets.rebelmouse.io/eyJhbGciOiJIUzI1NiIsInR5cCI6IkpXVCJ9.eyJpbWFnZSI6Imh0dHBzOi8vYXNzZXRzLnJibC5tcy8yNjEwOTkxMC9vcmlnaW4uanBnIiwiZXhwaXJlc19hdCI6MTc2MTY3NzI1OX0.Nm19qS_ybf-k4qKPUyKYzV-a8FND30Ktp_wTIUiShqY/img.jpg?width=1200&height=800&quality=85&coordinates=2%2C0%2C0%2C0)
Cesare Bettisti (Antonio Masiello/Getty Images)
Quando, dopo quasi quarant'anni di latitanza, Cesare Battisti fu arrestato in Bolivia, chiesi a Giacomo Amadori di raccontare la dolce vita dei terroristi fuggiti all'estero. In particolare, avevo in mente Giorgio Pietrostefani, ex capo del servizio d'ordine di Lotta continua, inseguito da una condanna a 14 anni e due mesi per l'omicidio del commissario Luigi Calabresi.