2019-07-06
Silvio stoppa Toti: «Basta polemiche». Teme l’Opa leghista sulle primarie di Fi
Il governatore della Liguria lancia oggi al teatro Brancaccio di Roma la sua candidatura. «Ma non è contro Berlusconi».Giovanni Toti lancia oggi al teatro Brancaccio di Roma la sua candidatura alle primarie di Forza Italia, ma c'è un piccolo particolare: non è detto che ci saranno le primarie di Forza Italia. Se è certo che Silvio Berlusconi, con la nomina di Toti e della vicepresidente della Camera, Mara Carfagna, a coordinatori nazionali, ha dato il via libera al percorso di rinnovamento del partito chiesto a gran voce dal presidente della Liguria, lo strumento per mettere in pratica questo rinnovamento è il vero nodo da sciogliere. Toti chiede primarie aperte a tutti, sul modello di quelle del Pd. Il sospetto degli avversari del governatore della Liguria (oltre alla Carfagna è già in campo anche la capogruppo alla Camera, Mariastella Gelmini, mentre ieri Vittorio Sgarbi ha annunciato a sua volta la sua candidatura ma anche la partecipazione alla convention del Brancaccio) è che questo modello di consultazione dal basso, potrebbe portare moltissimi elettori della Lega a votare per Toti, condizionando il risultato. Ecco perché, in Forza Italia, c'è chi invece è più propenso a riservare solo agli iscritti il diritto di partecipare a questa consultazione, che diventerebbe quindi un congresso vero e proprio. Una via di mezzo, sulla quale si sta ragionando, potrebbe essere una «elezione popolare» nella quale chi vuole votare per scegliere il coordinatore nazionale e quelli regionali e comunali di Forza Italia deve contestualmente iscriversi al partito. Di tutto ciò si discuterà martedì prossimo, al «tavolo delle regole», del quale fanno parte, oltre a Toti e Carfagna, anche Antonio Tajani, Mariastella Gelmini e la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini). L'argomento-primarie sarà al centro dell'intervento di Toti, che oggi alle 14.30 al Brancaccio presenterà la sua candidatura alla leadership di Forza Italia nel corso della manifestazione «Italia in crescita!». Sono attesi circa 700 amministratori locali (sindaci, consiglieri regionali, comunali e municipali), il coordinatore ligure di Fi Sandro Biasotti, oltre a una ventina di parlamentari, tra i quali Gaetano Quagliariello, Osvaldo Napoli, Galeazzo Bignami. Il sindaco di Genova, Marco Bucci, manderà un messaggio video.Toti ribadirà i suoi cavalli di battaglia: azzeramento dei coordinamenti regionali (altro nodo difficilissimo da sciogliere), primarie aperte, dialogo con le liste civiche. Ieri, all'ora di pranzo, Carfagna e Toti hanno incontrato Silvio Berlusconi a Palazzo Grazioli. L'incontro si è svolto in un clima molto sereno, hanno riferito alla Verità fonti vicine a Berlusconi: Toti è apparso determinato a proseguire sulla strada del rinnovamento e molto meno propenso ad abbandonare Forza Italia per andare a fare il «secondo» di Giorgia Meloni in un nuovo contenitore da affiancare alla Lega. La Carfagna, da parte sua, ha presentato un dettagliato piano di ascolto dei territori e diverse bozze di modifica dello statuto di Forza Italia, con le varie ipotesi in campo (primarie aperte, primarie chiuse, congressi, a livello territoriale e nazionale). «Voglio andare avanti con il cambiamento», ha detto Berlusconi, stando a quanto apprende la Verità, «ma basta polemiche interne».Toti ieri mattina, a Coffee Break su La7, aveva rilasciato dichiarazioni di fuoco: «Forza Italia deve cambiare sé stessa, fare una rivoluzione culturale, bombardare il quartier generale». Dopo l'incontro con Berlusconi e la Carfagna, il governatore ligure ha stemperato i toni: «Abbiamo parlato di percorsi verso il congresso», ha spiegato Toti all'Ansa al termine della riunione, «senza arrivare a una soluzione, ma con serenità. Ho spiegato a Berlusconi che la convention al Brancaccio non è contro di lui, ma è un'iniziativa di chi chiede rinnovamento e vuole presentare idee».«I nostri elettori», ha commentato Mara Carfagna, che oggi non sarà al Brancaccio, «e più in generale il popolo dei moderati italiani si aspettano da Forza Italia passi avanti coraggiosi e responsabili, non una zuffa quotidiana come quella vista negli ultimi giorni. Sono certa che ci rendiamo conto del danno che causano sia dichiarazioni inutilmente provocatorie, sia il boicottaggio strisciante della fase di rinnovamento aperta da Silvio Berlusconi». Il discorso di oggi chiarirà molte incognite sul futuro politico di Giovanni Toti, ma non tutte. Attendiamoci un altro penultimatum.