2024-11-22
A Est si va verso una pace armata. Occhio a non scoprire la Nato a Sud
Giangiacomo Calovini (Imagoeconomica)
Da oggi assemblea parlamentare dell’Alleanza: l’Italia chiede impegni nel Mediterraneo.Prende il via oggi, in Canada, l’assemblea parlamentare della Nato. Un appuntamento di notevole importanza, soprattutto dopo la recente vittoria elettorale di Donald Trump. «Da venerdì 22 a lunedì 25 novembre si svolgerà l’assemblea parlamentare Nato a Montreal in Canada composta da 281 parlamentari provenienti dai 32 Paesi che compongono l’Alleanza: l’Italia avrà una delegazione di 12 parlamentari tra Camera e Senato, guidati dal capo delegazione Lorenzo Cesa», ha detto alla Verità il capogruppo di Fratelli d’Italia alla commissione Esteri della Camera, Giangiacomo Calovini.Questo meeting sarà un’occasione per discutere delle future sfide dell’Alleanza atlantica, specialmente a fronte della crisi ucraina e di quella mediorientale. «Dopo il vertice di Washington dello scorso luglio e visto il momento di crisi che stiamo vivendo in questi giorni, molta attenzione sarà data al fronte Est della Nato e all’improvviso ulteriore innalzamento di tensioni tra Russia e Ucraina», ha precisato Calovini, per poi aggiungere: «Tuttavia, senza in alcun modo sminuire quanto avviene a Est, la delegazione parlamentare italiana cercherà di porre l’accento sul fronte Sud, che da tempo il governo Meloni sta cercando di portare al centro dell’attenzione. Già durante il vertice di Washington si era comunque parlato di dare attuazione al “Piano d’azione per il vicinato meridionale” che serve per rilanciare l’attività della Nato in un contesto geografico e politico di fondamentale importanza».Calovini centra il punto. Sicuramente la crisi ucraina continua a infuriare. Ed è altrettanto vero che gli sforzi diplomatici di Trump implicheranno un incremento della deterrenza e, forse, una pace armata. Dall’altra parte, sarebbe tuttavia necessario che la Nato si rendesse conto di come il dossier ucraino sia inscindibilmente intrecciato a quello del Mediterraneo allargato. L’Iran fornisce droni militari alla Russia, mentre la stessa Russia sta rafforzando la propria influenza sulla parte orientale della Libia, oltre che su vari Paesi del Sahel. Ne consegue che un rilancio del fianco meridionale della Nato sarebbe particolarmente urgente. In quest’ottica, Roma potrebbe giocare un ruolo cruciale anche in virtù del piano Mattei, soprattutto se Trump dovesse decidere di estendere gli Accordi di Abramo al Maghreb.«Dobbiamo far capire ai colleghi dei Paesi membri come sia per noi, anzi per tutti, di vitale importanza dare una maggiore attenzione a ciò che avviene nel Mediterraneo e nel continente africano», ha aggiunto Calovini, «È noto che siamo ancora lontani dall’obiettivo del 2%, ma l’Italia può comunque portare all’Alleanza fondamentali apporti grazie alla politica di dialogo e cooperazione che sta attuando nel Nord Africa e non solo». «Personalmente», ha concluso, «mi esporrò in prima persona a Montreal su questo tema, presentando un emendamento che possa ulteriormente contribuire a far comprendere come una maggiore concentrazione dell’Alleanza sul fronte Sud possa portare miglioramenti a una zona caratterizzata da instabilità politica e su cui stiamo investendo con una politica lungimirante, come il piano Mattei». Un rilancio del fianco meridionale della Nato non sarebbe soltanto nell’interesse italiano ma anche in quello della stessa Alleanza.
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