
Polemiche per la Corte europea dei diritti dell'uomo ignorata. Il Comune: «Le Ong convincono gli abusivi a non collaborare».Materassi, frigoriferi, sedie, passeggini e carrelli pieni di vestiti e cibi. Dopo essere stati sgomberati dal Camping River di via Tiberina, a Roma Nord, alcuni rom hanno sostato davanti ai cancelli per protestare e lamentarsi delle modalità dello smantellamento dell'area che, va ricordato, è privata, abusiva e con la convenzione dell'ente gestore scaduta da settembre 2017. «Ci hanno trattato come animali», ha raccontato qualcuno. «Tutto si è svolto nella massima regolarità, le persone sono state invitate ad uscire senza forza, né utilizzando spray al peperoncino, né armi da fuoco né manganelli, che tra l'altro non abbiamo. E comunque abbiamo filmato tutto», ha spiegato il comandante della polizia locale di Roma, Antonio Di Maggio, al termine dell'operazione. Insomma la baraccopoli nella Tenuta Piccirilli è stata smantellata «per emergenza igenico sanitaria» con il supporto del governo all'operazione garantito dal ministro Matteo Salvini a Virginia Raggi dopo la sospensiva della Corte europea dei diritti dell'uomo. Nell'ordinanza della sindaca, firmata a metà luglio, si parla infatti di «sussistenza di gravi situazioni di criticità inerenti lo stato di salubrità dell'area» sulla base dei recenti rapporti dell'Arpa e della Asl. Si riteneva «inderogabile adottare le necessarie misure volte a salvaguardare nell'immediatezza le condizioni igienico-sanitarie dell'area e la salute delle persone ancora presenti nell'insediamento nonché dei cittadini che vivono nelle zone circostanti». Intanto l'organismo di Strasburgo, che dopo il ricorso di tre abitanti del campo aveva deciso la sospensione dello sgombero fino a oggi 27 luglio, chiedendo alle istituzioni di indicare soluzioni d'alloggio alternative per i circa 200 residenti del River, dovrebbe aver già ricevuto tutte le informazioni richieste sul tema. Del resto è da un anno che i residenti nell'area abusiva sapevano di doverla sgomberare. Per questo il piano rom del Comune prevede un contributo di 800 euro al mese per un massimo di 10.000 euro per le spese di affitto, mentre per il rientro assistito 3.000 euro in tre tranche dopo la verifica dell'attivazione dei servizi sociali del Paese d'origine. Soluzioni a cui si può aderire fino al 30 settembre. «Purtroppo, però, c'è la dissuasione fatta dalle Ong», sottolinea l'antropologa Monica Rossi, delegata della Raggi all'ufficio speciale Rom, sinti e camminanti. Tra i rom sgomberati ieri, 43 persone hanno accettato l'offerta di accoglienza presso le strutture del sistema allestito dai servizi sociali che garantisce ai nuclei familiari di restare uniti. Altre cinque persone hanno invece accettato il rimpatrio e fissato la partenza mentre 10 hanno avviato le procedure per attivare i colloqui. Nei giorni scorsi già 14 sono tornati in Romania.«È un cambio di marcia rispetto al passato: stiamo unendo fermezza e inclusione non appiattendoci sulle posizioni estremistiche di chi propone l'assistenzialismo ideologico senza regole o chi vorrebbe la chiusura dei campi senza proporre alternative», ha scritto ieri la sindaca pentastellata su Facebook. E oggi, in controtendenza: «La Corte europea dei diritti dell'uomo ci dà ragione. Lo sgombero al Camping River è corretto. La “terza via" per il superamento dei campi rom è giusta. Fermezza, legalità e tutela dei diritti delle persone». «Ci troviamo di fronte ad una gravissima violazione del governo italiano di fronte alla Corte europea. Un precedente gravissimo», ha detto il presidente dell'Associazione 21 luglio, Carlo Statolla. Solita demagogia a sinistra: «Sgomberano il Camping River senza dire nulla alle famiglie sulle soluzioni alternative, senza un progetto. Senza nulla se non la voglia di prendere voti umiliando i deboli. Questo sono la Raggi e Salvini. Non vogliono risolvere i problemi, vogliono diffondere l'odio» ha twittato Matteo Orfini, presidente del Pd mentre Riccardo Magi, segretario dei Radicali, ha stigmatizzato: «La verità è che il piano di superamento dei campi della giunta Raggi ha fallito e la Raggi si sta “salvinizzando". Al contrario di quanto sostiene Salvini questo sgombero avviene nell'illegalità».
Gianrico Carofiglio (Ansa)
Magistrato, politico in quota Pd per un breve periodo e romanziere. Si fa predicatore del «potere della gentilezza» a colpi di karate. Dai banchi del liceo insieme con Michele Emiliano, l’ex pm barese si è intrufolato nella cricca degli intellò scopiazzando Sciascia.
(IStock)
Pure la Francia fustiga l’ostinazione green di Bruxelles: il ministro Barbut, al Consiglio europeo sull’ambiente, ha detto che il taglio delle emissioni in Ue «non porta nulla». In Uk sono alle prese con le ambulanze «alla spina»: costate un salasso, sono inefficienti.
Con la Cop 30 in partenza domani in Brasile, pare che alcuni Paesi europei si stiano svegliando dall’illusione green, realizzando che l’ambizioso taglio delle emissioni in Europa non avrà alcun impatto rilevante sullo stato di salute del pianeta visto che il resto del mondo continua a inquinare. Ciò emerge dalle oltre 24 ore di trattative a Bruxelles per accordarsi sui target dell’Ue per il clima, con alcune dichiarazioni che parlano chiaro.
Ranieri Guerra (Imagoeconomica). Nel riquadro, Cristiana Salvi
Nelle carte di Zambon alla Procura gli scambi di opinioni tra i funzionari Cristiana Salvi e Ranieri Guerra: «Mitighiamo le critiche, Roma deve rifinanziare il nostro centro a Venezia e non vogliamo contrattacchi».
Un rapporto tecnico, destinato a spiegare al mondo come l’Italia aveva reagito alla pandemia da Covid 19, si è trasformato in un dossier da riscrivere per «mitigare le parti più problematiche». Le correzioni da apportare misurano la distanza tra ciò che l’Organizzazione mondiale della sanità dovrebbe essere e ciò che era diventata: un organismo che, di fronte a una crisi globale, ha scelto la prudenza diplomatica invece della verità. A leggere i documenti depositati alla Procura di Bergamo da Francesco Zambon, funzionario senior per le emergenze sanitarie dell’Ufficio regionale per l’Europa dell’Oms, il confine tra verità scientifica e volontà politica è stato superato.






