Ci sono una serie di meccanismi mentali che ci rendono ciechi di fronte a cose evidenti, sordi in presenza di suoni simili e praticamente insensibili alle cose che possono mettere in crisi le convinzioni politiche più radicate. Ecco dunque che, pressoché negli stessi giorni, sui media sono comparse due storie così vicine nei significati ma così lontane nel modo di presentarle: a proposito della vicenda che vide la morte di Cecilia De Astis, investita a Milano da un’auto sulla quale erano presenti quattro minorenni di etnia rom, è emerso che i genitori della più giovane dei bambini, quella di undici anni, risultino irreperibili come esito finale di quella che il Tribunale dei minori ha definito una condizione «senza punti di riferimento genitoriali». Dopo l’incidente la bambina è stata affidata a una nonna ma è stato recentemente riportato che la minore sarebbe in fuga proprio con la nonna e che il possibile motivo delle fughe dei vari parenti potrebbe essere l’intenzione di sottrarsi al risarcimento in capo ad essi, stante la non imputabilità dell'undicenne.
Incendio all'aeroporto di Milano Malpensa (Ansa)
Ha cosparso di benzina un rullo trasportatore e innescato l’incendio. L’uomo gode della protezione sussidiaria concessa dalle toghe contro la Commissione territoriale.
La donna, trovata con 130 grammi di gioielli in oro e più di 1.500 euro in contanti, è stata arrestata per furti in case. Due suoi figli erano sull’auto che ha ucciso Cecilia De Astis.
Simonetta Matone (Imagoeconomica)
L’ex magistrato oggi deputato della Lega: «Serviva un segnale forte, andavano allontanati. Sul banco degli imputati ci sono i genitori che hanno insegnato a rubare una macchina e guidarla. E chi li giustifica pure all’interno dei tribunali accetta la legge della giungla».
(Ansa)
Un rapporto francese: c’è una chiara strategia dietro le azioni criminali dei più piccoli.
La polizia locale opera i rilievi sul luogo dell'investimento di Cecilia De Astis (Ansa)
I giovani non imputabili per l’età. Potrebbero essere allontanati dalle famiglie. Ma i giudici, con i nomadi, hanno i guanti bianchi.







