Segreti - I fiumi oscuri della Storia | Le evoluzioni e gli sviluppi della gnosi - Ep. 12

Il podcast ospita Marcello De Martino, studioso del linguaggio, della storia e dell'esoterismo, per una discussione che attraversa le epoche, collegando la sapienza esoterica antica con le tradizioni occidentali e orientali. Si parte dalla curatela di De Martino del libro di Jocelyn Godwin sull'Illuminismo dei teosofi, per poi esplorare le origini dell'agnosticismo e il suo impatto sulla cabala ebraica secondo Sholem. Il viaggio prosegue con i cabalisti cristiani dell'umanesimo italiano, come Pico della Mirandola e Ficino, fino ad arrivare a figure chiave della Riforma e dell'Illuminismo, come Erasmo da Rotterdam e Newton.

Il podcast illumina il lato meno noto di Newton, mostrando come il padre della scienza moderna fosse anche profondamente immerso nello studio dell'alchimia e della profezia biblica, una dualità che ha stuzzicato l'interesse di Keynes. Si approfondisce il ruolo dell'esoterismo nel pensiero rivoluzionario, toccando figure come Marx, Bakunin e Garibaldi, e la sua influenza sulle rivoluzioni settecentesche e sul socialismo.

La figura di Helena Petrovna Blavatsky viene posta al centro del dibattito per la sua fondazione della Società Teosofica, che ha catalizzato l'interesse occidentale per la sapienza orientale, nonostante le critiche sulla sua autenticità e le accuse di truffa. Il podcast tratta anche la controversa promozione di Krishnamurti come un nuovo messia e la scissione di Rudolf Steiner, che ha portato alla nascita dell'antroposofia.

Concludendo, si sottolinea come la teosofia abbia aperto le porte a un rinnovato interesse per l'esoterismo che persiste fino ai nostri giorni, preparando il terreno per future esplorazioni nel mondo dell'occulto e dell'esoterico moderno.

L’Ue pronta ai tank senza frontiere
Ursula von der Leyen (Ansa)
La Commissione prepara nuove regole per la circolazione rapida (massimo tre giorni) di truppe e cingolati tra i Paesi dello spazio Schengen. Un tempo simbolo di pace...

«Vi sono molte cose che contrassegnano l’Ue e la sua storica integrazione, ma due ne esprimono appieno l’anima: Erasmus e Schengen. È poco responsabile mettere a rischio la libertà di movimento degli europei». Firmato Sergio Mattarella. Correva l’anno 2018 e l’Austria in accordo con la Germania aveva proposto di chiudere il confine con l’Italia per non far arrivare i migranti. Sono passati sette anni e la Commissione europea presenta un regolamento per far viaggiare i carri armati senza frontiere. Schengen doveva essere il simbolo della pace e della libertà e ora diventa la Schengen con le stellette che ci costa malcontati 270 miliardi in dieci anni, in modo che le truppe si muovano liberamente e velocemente.

Cosa cambia tra Quirinale e Chigi
Sergio Mattarella e Giorgia Meloni (Ansa)
Dalla riforma della giustizia alla politica estera: sono molti i temi su cui premier e capo dello Stato dovranno confrontarsi nei prossimi mesi, malgrado le tensioni.

Come in una qualsiasi relazione, quando si insinua nella coppia lo spettro del tradimento, i rapporti si incrinano e non possono più tornare ad essere come erano prima. Lo tsunami che si è abbattuto sul Quirinale a seguito dello scoop della Verità, rischia di avere gravissime ripercussioni a lungo termine, sui legami tra governo e presidente della Repubblica. E anche se il Colle sminuisce la questione, definendola «ridicola», il consigliere per la Difesa del capo dello Stato, Francesco Saverio Garofani, non solo conferma ma aggiunge particolari che mettono a dir poco in imbarazzo i soggetti coinvolti. E hai voglia a dire che quelle fossero solo battute tra amici. La pezza peggiore del buco.

Fratelli d’Italia va al contrattacco: «Ora il Pd chieda scusa a Bignami»
Galeazzo Bignami (Ansa)
Malan: «Abbiamo fatto la cosa istituzionalmente più corretta». Romeo (Lega) non infierisce: «Garofani poteva fare più attenzione». Forza Italia si defila: «Il consigliere? Posizioni personali, non commentiamo».

Come era prevedibile l’attenzione del dibattito politico è stata spostata dalle parole del consigliere del presidente della Repubblica Francesco Saverio Garofani a quelle del capogruppo di Fratelli d’Italia a Montecitorio Galeazzo Bignami. «L’onorevole Bignami e Fratelli d’Italia hanno tenuto sulla questione Garofani un comportamento istituzionalmente corretto e altamente rispettoso del presidente della Repubblica», ha sottolineato il capo dei senatori di Fdi, Lucio Malan. «Le polemiche della sinistra sono palesemente pretestuose e in mala fede. Ieri un importante quotidiano riportava le sorprendenti frasi del consigliere Garofani. Cosa avrebbe dovuto fare Fdi, e in generale la politica? Bignami si è limitato a fare la cosa istituzionalmente più corretta: chiedere al diretto interessato di smentire, proprio per non tirare in ballo il Quirinale e il presidente Mattarella in uno scontro istituzionale. La reazione scomposta del Pd e della sinistra sorgono dal fatto che avrebbero voluto che anche Fdi, come loro, sostenesse che la notizia riportata da La Verità fosse una semplice fake news.

La battaglia sul campo, i casi di corruzione e il futuro di un conflitto senza fine. Con la partecipazione del generale Antonio Li Gobbi.

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