2024-07-15
Saviano & C. a nudo: «Ora sarà una vittima»
Lo scrittore: «La storia politica insegna che il proiettile che manca il bersaglio lo rafforza». Con toni più soft, Myrta Merlino dice la stessa cosa. Per Marta Ottaviani l’attentato è «preparato». Giorgia Meloni: «Minimizzazioni e giustificazioni inaccettabili».«Trump è stato colpito durante un comizio, a lui la mia solidarietà e i miei auguri di pronta guarigione. L’auspicio è che i prossimi mesi di campagna elettorale possano veder prevalere dialogo e responsabilità su odio e violenza», ha commentato così nella nottata di ieri il premier Giorgia Meloni l’attentato contro Donald Trump a Butler Park in Pennsylvania. Poi ha aggiunto di augurarsi che il gesto sia di «monito a tutti», perché «nel dibattito politico, in tutto il mondo, ci sono limiti che non dovrebbero mai essere superati. I silenzi, le mezze giustificazioni, le minimizzazioni e le demonizzazioni non sono giustificabili e creano l’humus culturale che produce atti come quello a cui il mondo ha appena assistito». Messaggio istituzionale ma di sostanza al quale fa seguito la presa di posizione del Capo dello Stato, Sergio Mattarella, che esprime «grave allarme e forte indignazione» di fronte a un «intollerabile gesto di odio e di attacco alla libertà, la violenza che, da qualche tempo, ha ripreso a manifestarsi in ambito politico è uno sconcertante sintomo di deterioramento del tessuto civile e del pericoloso rifiuto del confronto, del dialogo, del rispetto della vita democratica. Auguro a Donald Trump e agli altri feriti un pronto ristabilimento ed esprimo cordoglio per il cittadino vittima dell’attentato». Il ministro degli Esteri Antonio Tajani in un post su X ha scritto: «Sono sconvolto dalle immagini della Pennsylvania. Ribadisco la nostra profonda vicinanza agli Usa e condanno la violenza che non può avere spazio nel dibattito democratico. Seguo gli sviluppi in contatto con l’Ambasciata italiana negli Stati Uniti. Auguro al 45esimo presidente degli Usa Donald Trump pronta guarigione». Mentre è più tranchant il leader della Lega, Matteo Salvini che evidenzia il suo supporto con il tycoon e attacca gli incitamenti all’odio: «Questo è il presidente di cui ha bisogno l’America», e aggiungendo un video e un “Go Donald go!!!”, stigmatizza la politica dell’odio della sinistra, «Spero che questo serva a qualcuno che semina parole di odio, di cattiveria contro le destre, contro i fascisti i razzisti e altri esponenti. Certi toni violenti della sinistra rischiano di armare poi i deboli di mente». «Profondamente turbato» il presidente della Camera Lorenzo Fontana secondo il quale «la violenza non deve mai inquinare il dibattito democratico», mentre il presidente del Senato, Ignazio La Russa ha ricordato: «Quando ho visto le immagini di Trump ho pensato subito all’aggressione subita da Berlusconi quando venne colpito dalla statuetta del Duomo al viso». Completamente diversi i toni e la narrazione di intellettuali, analisti e opinionisti. Su X non poteva mancare il commento raccapricciante dello scrittore Roberto Saviano: «Sangue sul viso di Trump. La storia politica insegna che il proiettile che manca il bersaglio lo rafforza. Il proiettile che ha sibilato all’orecchio di Trump ferendolo lo ha trasformato in vittima. Chi in queste ore si danna per quei pochi centimetri che avrebbero permesso al proiettile di chiudere la partita con uno dei peggiori leader politici dei nostri tempi, non si rende conto che nessuna cospirazione può sostituire la democrazia, nella violenza la democrazia muore». In scia la giornalista Myrta Merlino: «Nella violenza muore la democrazia. E inoltre adesso Trump è una vittima. Male, molto male». All’alba di ieri la collega Marta Ottaviani sui social pubblicava la sua verità: «Dite quello che volete, ma questo attentato a Trump puzza di preparato da lontano un miglio. È un golpe contro la democrazia americana, altro che storie». Anche Gad Lerner ha ricordato Berlusconi ovviamente a modo suo: «Da noi era successo nel 2009, sia pure in forma grottesca: il corpo del capo trasformato in bersaglio. Le democrazie vacillano e non saranno “gli uomini forti”, gli estremisti al potere, quelli che “se perdo per gli Usa sarà un bagno di sangue”, a salvarle». Secondo il giornalista Stefano Feltri «ormai è sempre più chiaro che questa non è una campagna elettorale, è una guerra civile scatenata da Trump, vittima della violenza che ha aizzato per anni. Davvero gli americani vogliono sprofondare nel caos e mandarlo alla Casa Bianca per vendicarsi?». Insomma, fosse per loro Trump più che la vittima sarebbe una sorta di carnefice del suo attentato. E meno male che le reazioni dei leader politici dell’opposizione sono più istituzionali, con la segretaria dem, Elly Schlein, che ha condannato l’attentato aggiungendo: «La violenza politica non deve trovare alcuno spazio all’interno delle nostre democrazie». Trovandosi per una volta sulla stessa lunghezza d’onda il leader M5s, Giuseppe Conte: «Gli spari a un comizio sono un segnale inquietante. Non ci può essere spazio per l’odio nel confronto democratico. La democrazia statunitense si sta scoprendo quantomai fragile». Fino al leader di Azione Carlo Calenda che ha ammonito: «Nessuna democrazia può sopravvivere al tasso di violenza fisica e verbale che stanno esprimendo gli Usa oramai da tempo. E considerando che non parliamo di una democrazia qualsiasi ma del Paese “guida dell’Occidente” le conseguenze possono essere un cataclisma internazionale».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.