2024-09-28
Salvini: «Allargare la cittadinanza? Dobbiamo toglierla a chi delinque»
Il segretario della Lega, Matteo Salvini (Ansa)
Il vicepremier, intervistato da Maurizio Belpietro: «Oggi si può levare solo ai terroristi».Ieri sera il direttore della Verità, Maurizio Belpietro, ha intervistato Matteo Salvini, vicepremier, ministro dei Trasporti e segretario della Lega, all’interno della kermesse Portofino d’autore, la rassegna promossa da Vis Factor e curata da Valentina Fontana e Gianluigi Nuzzi. La conversazione ha toccato tutti i temi caldi del momento, a partire dalle recenti vicende giudiziarie del ministro, la questione della cittadinanza, la nuova Commissione europea e il ponte sullo stretto.«In questo momento l’equilibrio fra poteri non esiste», ha spiegato Salvini, «C’è un potere che ha più potere di altri: una parte sicuramente minoritaria della magistratura che vuole fare in tribunale quello che i cittadini non le permettono di fare col libero voto, e quindi io penso che la politica debba farsi un serio esame di coscienza e correre ai ripari, non per il problema del mio processo». Incalzato sulla vicenda del dossieraggio, Salvini ha auspicato l’istituzione di «una commissione parlamentare d’inchiesta, con tutti i poteri inquirenti che essa avrebbe». «Pensa che ci sia un disegno politico?», ha domandato Belpietro. «Mi sembra evidente», ha risposto il ministro, sottolineando che il 95% degli intercettati appartengono al centrodestra. Sul ponte sullo stretto di Messina, invece, il segretario della Lega ha detto che chi lo contesta con motivazioni pretestuose non attacca Salvini, bensì l’Italia. «Io spero che le opposizioni nei prossimi anni facciano opposizione perché è loro diritto e dovere farlo su tutto, ma non sulle infrastrutture», ha anche aggiunto Salvini, il quale ha annunciato l’obiettivo di far partire i lavori entro fine anno.«Lei è preoccupato per il referendum che a quanto pare ci sarà sul tema dell’Autonomia differenziata?», ha poi domandato il direttore della Verità. «No, perché bisogna sempre rispettare il voto». «E se per caso la maggioranza perdesse questo referendum, dovrebbe dimettersi il governo?», ha incalzato. «A parte il fatto che io penso che gli italiani abbiano voglia di modernità e di futuro sull’Autonomia come sul nucleare, il governo va avanti fino al 2027». «Sarebbe un problema per l’Italia», ha aggiunto, «ma il governo va avanti fino al 2027, qualunque cosa accada». Belpietro poi, ha chiesto al vicepremier un’opinione sul referendum per ridurre i tempi per ottenere la cittadinanza. «Se già con la norma di oggi sei il Paese europeo che concede più cittadinanze, per quale motivo devi accelerare ulteriormente?», ha risposto. Poi il leader del Carroccio ha rilanciato: «Come Lega stiamo depositando un disegno di legge che prevede qualcosa di diverso, ovvero togliere la cittadinanza agli stranieri che delinquono in Italia». «Su 5 milioni di stranieri presenti in Italia», ha continuato, «la stragrande maggioranza per fortuna sono persone perbene, lavorano e pagano le tasse. In Liguria come a Milano e in tutta Italia sono i benvenuti. Il problema sono i tanti a cui è stata concessa la cittadinanza negli anni passati e che, anche se vengono beccati a spacciare, a stuprare, a rapinare, a uccidere, non possono essere allontanati e non puoi ritirare la cittadinanza perché oggi la norma prevede che solo per reati legati al terrorismo si possa fare». Alla domanda del direttore sulla nuova Commissione targata Ursula von der Leyen, Salvini ha risposto di non essere abituato a pre-giudicare e che prima bisogna vedere se entra in funzione. «Sicuramente alcune dichiarazioni della presidente Von der Leyen sono preoccupanti», ha anche sottolineato, «perché quando facendo la stessa cosa vai a sbattere contro il muro per cinque anni, forse al sesto anno capisci che devi cambiare verso». Su Kiev, infine, il ministro ha tenuto la posizione: «Io penso che aiutare l’Ucraina a difendersi sia sacrosanto, ma penso che sia scellerato e pericoloso ipotizzare che quelle armi difensive possano andare a colpire, a uccidere, a bombardare in territorio russo, perché sarebbe l’anticamera della terza guerra mondiale».
Jose Mourinho (Getty Images)