2025-10-03
«Illegittimo lo sciopero generale». Landini tira dritto e ferma l’Italia
Il Garante boccia per «mancato preavviso» la mobilitazione dei sindacati prevista oggi. La Cgil impugna la delibera della Commissione e conferma i cortei (con Usb). Matteo Salvini: chi partecipa paga personalmente.«Lo sciopero è illegittimo». La mobilitazione generale pro Flotilla proclamata per oggi da Cgil e Usb non rispetta le regole di legge sui termini del preavviso. Nel primo pomeriggio di ieri, mentre i due sindacati facevano rullare i tamburi preparandosi a scendere in piazza, è arrivato il pronunciamento della Commissione sugli scioperi. In una nota di poche righe il Garante ha sancito ciò che anche ai non esperti di diritto era palese, ovvero che lo sciopero generale «viola l’obbligo legale di preavviso, previsto dalla legge 146/90», quindi è illegittimo. Il Garante ha poi ricordato quando è possibile lo sciopero senza preavviso, ovvero «nei casi di astensione dal lavoro in difesa dell’ordine costituzionale, o di protesta per gravi eventi lesivi dell’incolumità e della sicurezza dei lavoratori». E non è questa la situazione. L’Autorità ha quindi ricordato che «il mancato adeguamento comporta, tra l’altro, l’apertura di un procedimento di valutazione del comportamento».Il leader della Cgil, Maurizio Landini e i sindacati di base, conoscono bene la legge ma hanno preferito andare avanti a testa bassa. Quindi non solo lo sciopero è stato confermato, ma il sindacalista ha annunciato che farà ricorso al giudice del lavoro per impugnare la delibera della Commissione e, «se questa dovesse comportare verso l’organizzazione sindacale delle sanzioni, siamo pronti a impugnare anche quelle». Per Landini lo sciopero «è pienamente legittimo» ed è stata «rispettata la legge 146 che prevede che di fronte a violazioni costituzionali, la messa in discussione della salute e sicurezza dei lavoratori c’è la possibilità di fare lo sciopero senza il preavviso. Non si stanno rispettando le nostre norme costituzionali, non sono tutelati i nostri connazionali arrestati in acque libere». Landini già si gusta i riflettori del corteo a Roma, quando intorno alle 9 terrà un punto stampa prima di sfilare con gli striscioni e gli slogan di rito, da piazza Vittorio a piazza dei Cinquecento. La Cgil ha fatto sapere che sono oltre 100 i cortei in programma in tutta Italia. Anche la Fiom, il sindacato dei metalmeccanici della Cgil, che pure avrebbe altri problemi di cui occuparsi - la chiusura degli stabilimenti di Stellantis, ad esempio - in un settore in cui un giorno di assenza dal lavoro in questo momento ha un peso importante, sarà invece in piazza. Il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, però ha avvertito: non esiste il «diritto al caos con uno sciopero a sorpresa», per motivi politici. «Farò tutto il possibile per garantire che l’Italia non scenda nel caos. Se poi qualcuno manifesterà, sciopererà ugualmente, aggredirà, bloccherà, ne pagherà penalmente le conseguenze». La conferma arriva dal ministero, le cui fonti hanno fatto sapere che «chi parteciperà a uno sciopero dichiarato illegittimo, ne pagherà personalmente le conseguenze, come previsto dalla legge». Salvini ha poi annunciato una proposta di revisione della normativa sugli scioperi e in particolare un inasprimento delle sanzioni previste per chi incrocia le braccia senza rispettare le regole (ad oggi da 2.500 a 50.000 euro). E ha fatto appello alla «responsabilità» di tutti. Lo sciopero generale di oggi riguarda tutti i settori pubblici e privati. Gli aderenti si asterranno quindi dal lavoro negli uffici, nelle fabbriche, nella Pubblica amministrazione. Garantite comunque, come previsto dalla legge, tutte le prestazioni minime essenziali. La situazione più articolata è quella dei trasporti, la mobilitazione è iniziata dalle ore 21 di ieri sera. In questo caso la protesta si salda con uno sciopero di un sindacato di base già annunciato nei giorni scorsi. Per il trasporto regionale sono garantiti i servizi essenziali: dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 di oggi. Per il trasporto pubblico locale (autobus, tram, metropolitane), stop di 24 ore nel rispetto delle fasce di garanzia. Lo sciopero per i voli è cominciato dalle 00.01 e si protrarrà fino alle 24 sempre con le fasce di garanzia dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21 del personale di volo delle compagnie, a eccezione del personale comandato per i voli garantiti, del personale di terra degli aeroporti a eccezione del personale comandato dalle aziende per l’effettuazione dei servizi minimi. Stop anche per i controllori di volo. I portuali si fermano per un’intera prestazione giornaliera. Nel trasporto marittimo ritardi di 24 ore alla partenza della nave a esclusione di linee e servizi essenziali. Per i taxi lo stop è cominciato dalle 00.01 e andrà avanti fino alle 24. Si fermano anche con le stesse modalità di orario, per un’intera prestazione lavorativa o di parte di essa, gli addetti alla viabilità di autostrade e Anas, al trasporto merci e alla logistica (vengono garantiti i trasporti di beni e prodotti essenziali), guardie ai fuochi, agli appalti ferroviari (addetti pulizia treni, stazioni, ristorazione, accompagnamento treni notte), all’autonoleggio con conducente e senza, agli impianti a fune e ai trasporti funebri. Per i vigili del fuoco sciopero di quattro ore che inizierà, per il personale turnista, alle ore 9 e terminerà alle 13, mentre sarà dell’intera giornata per il personale giornaliero e amministrativo. Nella sanità lo stop è articolato da inizio primo turno del 3 ottobre 2025 a fine dell’ultimo turno della stessa giornata. Le scuole resteranno chiuse.
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