2023-03-07
«Difendere la libertà di opinione contro ogni forma di censura»
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Dal contrasto alla Cina alla lotta contro l'ideologia woke: la necessità di rinsaldare le relazioni transatlantiche passa anche dal Cpac. L'eurodeputata della Lega, Rosanna Conte, ha raccontato alla Verità la sua partecipazione alla convention della destra statunitense.«Il Cpac è un momento cruciale per conoscere da vicino lo scenario politico statunitense e in particolare la galassia della destra americana, nelle sue diverse sfaccettature, in vista del decisivo appuntamento delle presidenziali 2024», ha detto alla Verità l’eurodeputata leghista Rosanna Conte. «La Lega e la sua famiglia politica europea del gruppo Id sono presenti da anni, a conferma del duraturo rapporto di amicizia con il Partito repubblicano. Una cooperazione che va rinsaldata e riaffermata: serve fare fronte comune contro minacce che riguardano entrambe le sponde dell’Atlantico e costruire proposte vincenti per il futuro», ha proseguito. Oltre alla Conte, la delegazione del Carroccio era costituita da Alessandra Basso, Danilo Oscar Lancini, Antonio Maria Rinaldi e Silvia Sardone. D’altronde, uno dei temi su cui può registrarsi un’efficace sponda con i repubblicani è quello della lotta all’ideologia woke.«Negli Stati Uniti è già da anni una questione di grande attualità e ora uno dei temi principali del dibattito politico», ha affermato la Conte. «Purtroppo anche in Italia le follie del politicamente corretto emergono sempre più di frequente, per colpa delle ipocrisie di una sinistra ideologica e del tutto distante dalla realtà, che dedica più attenzione alla tutela dei pronomi che dei posti di lavoro, o al linguaggio inclusivo più che alla tutela delle aziende in crisi. Per ribattere basterebbe una sana dose di buon senso. Ma soprattutto è quanto mai necessario difendere con le unghie e con i denti, a ogni livello, il sacrosanto diritto alla libertà di opinione, contro ogni forma di censura», ha aggiunto l’eurodeputata.Ma il rafforzamento delle relazioni transatlantiche è necessario anche guardando alle sfide che l’attuale governo italiano deve affrontare sul piano internazionale: a partire dalla minaccia cinese. «Una delle minacce principali, che la Lega denuncia da tempo anche a Bruxelles, è la dipendenza dell’Occidente da Pechino, purtroppo aggravata da scelte ideologiche e folli come le politiche estremiste green promosse dalla sinistra tanto a Bruxelles quanto a Washington. È inaccettabile e inconcepibile penalizzare aziende, lavoratori e famiglie del nostro Continente per fare favori alla Cina», ha spiegato la Conte.«Bisogna rafforzare le difese nei riguardi di ogni tipo di ingerenza e non possiamo permettere che infrastrutture cruciali per il Paese, materiali e non, possano finire nelle mani di Pechino, un regime totalitario e del tutto inaffidabile, come peraltro hanno dimostrato le innumerevoli bugie e la mancanza di trasparenza sul Covid, sulla cui origine va fatta chiarezza in maniera rigorosa», ha continuato, lamentando anche una scarsa attenzione riservata alle istituzioni di Bruxelles durante il Cpac. «Qualcuno a Bruxelles dovrebbe farsi qualche domanda sulla conclamata irrilevanza delle istituzioni Ue sullo scacchiere internazionale», ha sottolineato.La Conte ha infine messo nel mirino il dossier iraniano. «Altro fronte cruciale è il contrasto alle ambizioni nucleari di Teheran, sulle quali servirebbe più incisività da parte di Ue e Usa, analogamente a una lotta senza quartiere al terrorismo ed estremismo islamico, portata avanti a tutte le latitudini, specialmente dopo il disastro del ritiro dall’Afghanistan voluto da Joe Biden. I nemici della libertà devono essere combattuti, non agevolati», ha dichiarato.