2022-10-18
Ronzulli esce dalla corsa ai dicasteri e punta a fare il capogruppo azzurro
La senatrice forzista conferma il passo indietro E Lotito assicura: «Non lascio Silvio»Licia Ronzulli fa ufficialmente un passo indietro e sgombera il campo dalla sua aspirazione a diventare ministro, aspirazione che, per la verità, era ampiamente condivisa da Silvio Berlusconi, che avrebbe voluto in Consiglio dei ministri una sua fedelissima. È la stessa senatrice a ufficializzare la sua posizione: «Il caso Ronzulli», scrive la senatrice, «non è mai esistito, e comunque non esiste più. Io sono figlia di un carabiniere, mio padre ha servito il Paese nell’Arma per tanti anni e mi ha insegnato che servire la patria è il primo dovere di ogni cittadino e prima di tutto di chi ha responsabilità pubbliche. L’Italia», aggiunge la Ronzulli, «ha bisogno di avere un governo al più presto, con una squadra di alto profilo, sostenuta da una coalizione di centrodestra unita, coesa e compatta, così come si è presentata agli italiani e così come ci hanno chiesto gli italiani. Nella squadra di governo Forza Italia dovrà svolgere il ruolo importante, sul piano dei contenuti e degli assetti, che le è stato conferito dal consenso degli elettori. Nei prossimi giorni», sottolinea la Ronzulli, «il centrodestra si presenterà unito al Colle, per proporre al presidente della Repubblica di conferire l’incarico all’onorevole Meloni, che ha il diritto-dovere di guidare il Paese per portarlo fuori dalla crisi. A dispetto delle ricostruzioni malevole, io ho sempre lavorato per questo, anche in occasione della votazione per il presidente del Senato. Continuerò a farlo», conclude la Ronzulli, «da senatrice della Repubblica o in qualunque ruolo il presidente Berlusconi ritenesse di indicarmi». La nota di Licia Ronzulli arriva poche ore prima dell’incontro in via della Scrofa tra Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni. Politicamente, la Ronzulli ha voluto in questo modo, d’intesa con Berlusconi, togliere dal tavolo della trattativa tra la presidente di Fratelli d’Italia e il capo di Forza Italia lo scoglio rappresentato dal «no» della premier in pectore alla presenza del braccio destro del Cav nel governo. Un «no» che ha prodotto l’incidente in Aula al Senato della scorsa settimana, quando il gruppo di Forza Italia (tranne Berlusconi e la presidente uscente di Palazzo Madama, Maria Elisabetta Alberti Casellati), non ha partecipato alla prima votazione per eleggere Ignazio La Russa. I senatori forzisti avrebbero voluto lanciare un segnale politico, partecipando poi alla seconda votazione, ma non avevano fatto i conti con il soccorso arrivato dalle opposizioni, che hanno consentito a La Russa di essere eletto comunque in prima votazione. Che farà ora Licia? Oggi i gruppi parlamentari eleggono i capigruppo, e la Ronzulli è considerata in pole position per ricoprire questo ruolo: «Non si può mortificarla ulteriormente», dice alla Verità un autorevole esponente del partito di Berlusconi, «in ogni caso se non fosse lei toccherebbe a Maurizio Gasparri». La Ronzulli è amareggiata, corrucciata, ma pure determinata. Del resto, al di là della vera e propria valanga mediatica che l’ha vista protagonista, la senatrice ha avuto modo di distinguere anche i veri amici e le vere amiche da chi invece, al primo intoppo, l’ha «scaricata». Ieri si è guardata bene dall’accompagnare Berlusconi dalla Meloni, per dare un ulteriore segnale. Intanto, Claudio Lotito, senatore forzista, smentisce le voci che lo segnalavano in uscita dal partito: «Leggo su alcuni organi di stampa», afferma Lotito, «di un mio imminente passaggio al partito di Fratelli d’Italia. È una notizia che non varrebbe la pena nemmeno di essere smentita per quanto sia infondata e capziosa. Questa notizia quindi, immagino sia stata sponsorizzata da qualcuno al solo fine di rendermi inaffidabile. Voglio rassicurare tutti», aggiunge Lotito, «che resto e resterò fedele al partito e al presidente Silvio Berlusconi, al quale mi lega un’amicizia da moltissimi anni».
(Ansa)
Il Comando ha ringraziato i colleghi della Questura per il gesto e «la cortesia istituzionale dimostrata in questo tragico momento». A Gorizia invece un giovane di 20 anni ha reso omaggio ai caduti, deponendo un mazzo di fiori davanti all'ingresso della caserma. Il giovane ha spiegato di aver voluto compiere questo gesto per testimoniare gratitudine e rispetto. Negli ultimi giorni, rende noto il Comando isontino, sono giunti numerosi messaggi di cordoglio e attestazioni di affetto da parte di cittadini, associazioni e rappresentanti delle istituzioni.
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