2023-05-08
A Roma la cerimonia per festeggiare i 75 anni di Israele
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Il sottosegretario agli Esteri, Edmondo Cirielli, durante le celebrazioni del 75mo anno dell'indipendenza di Israele (Ansa)
Celebrare i 75 anni dello Stato di Israele e rinsaldare le già solide relazioni tra lo Stato ebraico e l'Italia: è probabilmente questo il senso più profondo della cerimonia, tenutasi lunedì pomeriggio a Roma presso il Museo nazionale delle arti del XXI secolo.L’evento si è svolto alla presenza di alte personalità istituzionali di entrambi i Paesi. Per Israele, hanno partecipato il presidente della Knesset, Amir Ohana, e l’ambasciatore di Israele a Roma, Alon Bar. Per l’Italia, hanno preso la parola il presidente del Senato, Ignazio La Russa, il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il viceministro degli Esteri, Edmondo Cirielli. Durante l’evento, è stata sottolineata la forza delle relazioni tra Roma e Gerusalemme, non solo guardando al passato ma anche - e forse soprattutto - al futuro. Ohana ha inoltre dichiarato che, grazie all’attuale leadership italiana, i legami tra i due Paesi sono «più forti che mai».Non è del resto un mistero che il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, stia giocando di sponda con il premier israeliano, Benjamin Netanyahu. Quest’ultimo si è recato a Roma lo scorso marzo ed è stato ricevuto dalla stessa Meloni a Palazzo Chigi. L’attuale governo italiano sa d’altronde molto bene che Israele è un partner strategico sotto vari punti di vista. È innanzitutto una sponda preziosa nel tentativo, portato avanti da Roma, di rilanciare il nostro ruolo nello scacchiere mediorientale. In secondo luogo, emerge anche un tema legato all’approvvigionamento energetico: Roma e Gerusalemme puntano infatti molto sul progetto del gasdotto EastMed, insieme a Grecia e Cipro.Un ultimo punto, ma non meno importante, è di natura politica. La Meloni inserisce infatti il suo solidissimo rapporto con Netanyahu nel più ampio quadro della costruzione di un network conservatore internazionale. L’attuale premier israeliano gode di notevoli agganci con il Partito repubblicano americano. E non è probabilmente un caso che, nel suo recente tour internazionale, lo Speaker della Camera americana, il repubblicano Kevin McCarthy, abbia avuto modo di incontrare sia Netanyahu sia la Meloni.
lUrsula von der Leyen (Ansa)