2019-01-17
Ritardi sul reddito di cittadinanza, ballano 200 milioni di coperture
Alla Lega più fondi per i disabili. Coloro che percepiscono trattamenti legati all'invalidità, vedranno l'assegno aumentare fino a 780 euro al mese, senza bisogno di dover rispettare tutti i paletti relativi alla ricerca di lavoro e, par di capire, anche al patto per l'inclusione sociale. Quota 100, previste 130.000 uscite nel settore pubblico.Ministri e sottosegretari si sono riuniti ieri a Palazzo Chigi per evitare di mancare l'appuntamento l'appuntamento di stasera. E convocare in ogni caso il consiglio dei ministri messo in agenda: ballano ancora più o meno 200 milioni di euro sulle coperture del reddito di cittadinanza. La Ragioneria dello Stato ha rimandato il testo chiedendo piccole modifiche per far quadrare la cifra stanziata dalla manovra. È comunque un tema delicato perché come accade ogni volta le due componenti del governo devono confrontarsi e trovare una mediazione. Aggiungere fondi da una parte, significa spesso toglierli a interventi che sono cari a solo una delle due parti. Così se su quota 100 tutto è pronto (previste per il 2019 350.000 uscite di cui 130.000 nella Pa e 32.000 donne) si è anche trovata la quadra sulla possibilità di monitorare anticipatamente la platea degli aventi diritto al reddito e al tempo stesso nella giornata di ieri è stato risolta una ulteriore questione sul Tfr e il Tfs. Come più volte abbiamo riportato, il trattamento di fine rapporto ai lavoratori pubblici non sarà erogato nei tempi previsti dai contratti nazionali. Ma dopo mesi o anni, in ogni caso nella data prevista originariamente dalla legge Fornero. Si è così deciso che ad anticipare la somma dovuta saranno le banche che pur di fronte a una garanzia di Cassa depositi e prestiti chiederanno ai nuovi clienti interessi sul capitale. Il governo ha inizialmente immaginato di farsene carico, ma la Ragioneria ha fatto sapere che non è possibile inserire quella voce nel debito. La soluzione sta nella detrazione d'imposta. Per cui gli interessi sul prestito resteranno a carico del pensionato, il quale però potrà portare la voce totalmente in detrazione. Allo stesso modo sono stati definiti anche i capitoli relativi ai disabili.In particolare, è previsto che venga riconosciuto il sussidio senza patto per il lavoro ai disabili che rientrano nei requisiti di reddito previsti (Isee fino a 9.360 euro). Si tratta di una platea di circa 260.000 persone, che quindi avranno accesso alla prestazione senza l'obbligo di un percorso di reinserimento lavorativo. Nell'incontro di ieri la Lega avrebbe ottenuto di portare il budget relativo dai 400 milioni iniziali a circa 600. In parole semplici, coloro che percepiscono trattamenti legati all'invalidità, vedranno l'assegno aumentare fino a 780 euro al mese, senza bisogno di dover rispettare tutti i paletti relativi alla ricerca di lavoro e, par di capire, anche al patto per l'inclusione sociale.In vista, sembra ci siano anche altre agevolazioni per i nuclei familiari in cui sono presenti disabili: in particolare, vincoli meno stringenti per chi ha figli disabili. In questi casi, non ci sarebbe l'obbligo di accettare offerte di lavoro che si trovi a più di 250 chilometri da casa, e ci sarebbe anche paletti più flessibili in materia di vincoli finanziari. In poche parole i 200 milioni che mancherebbero per il reddito sarebbero finiti nel budget a tutela dei disabili e della famiglia; cavallo di battaglia del Carroccio. Stamattina ci sarà un'ultima riunione al mef per definire il contendere finale. A quel punto tutto sarà pronto. Salvo il tema della nomina al vertice della Consob. Nel cdm dedicato all'approvazione del decretone dovrebbe finire anche la scelta del successore di Mario Nava. La volontà dei 5 stelle resta ferma sul nome interno di Marcello Minenna. Su di lui resta il veto del Colle e la non simpatia di Giancarlo Giorgetti. Il leader della Lega, Matteo Salvini, sta pensando però di sbloccare la pratica a favore di Minenna. Non bisogna dimenticare che in ballo ci sono anche le nomine ai vertici di Inps e Inail, tanto care alla parte blu del governo.