2024-05-18
«Rischio stop per i cantieri. Al porto gli ispettori del Mit e presto il nuovo presidente»
Edoardo Rixi (Imagoeconomica)
Il viceministro Edoardo Rixi: «Bisogna spulciare tutti gli atti alla ricerca di quelli illegittimi. Stiamo lavorando alla scelta del prossimo capo dell’authority. Temo per la diga».La burocrazia, le inchieste, i tempi della giustizia, la campagna elettorale. Un mix che potrebbe essere letale per le grandi opere infrastrutturali che sono in via di realizzazione o nella fase pre-cantiere in Liguria e non solo. Opere che addetti ai lavori, imprenditori e cittadini attendono già da troppi anni a causa della tristemente nota selva di procedure vigenti nel nostro paese ma che - ed è questo uno dei paradossi più grandi - in Liguria non avevano impedito che negli ultimi anni si procedesse con relativa velocità al loro completamento, come attesta la vicenda del ponte Morandi. Ora a Genova si dà il caso che, dopo un avvio potentissimo dell’inchiesta che ha portato ad arresti, tra cui il più roboante risulta quello del governatore Giovanni Toti con un impatto mediatico nucleare, si sia venuta a creare una situazione di stallo, nella quale si stanno attendendo i tempi dei pm per corroborare le loro tesi accusatorie e per procedere all’interrogatorio dell’imputato eccellente.Nel frattempo, la macchina amministrativa rischia la paralisi, soprattutto sul fronte dell’autorità portuale e dell’implementazione di opere come la diga di Genova. Una situazione rischiosissima, che preoccupa a tutti livelli, partendo dal ministero competente, passando per le imprese incaricate dei lavori, per arrivare fino agli operai e alle maestranze coinvolte in essi. «Farò di tutto», ha ribadito il ministro per le Infrastrutture Matteo Salvini, «perché non ci vadano di mezzo i cittadini. L’importante è che non si fermino le opere pubbliche, perché a Genova come a Bari, i lavori sul porto, le ferrovie e le autostrade servono non a un sindaco e a un governatore e a un imprenditori ma a milioni di cittadini. Come ministro», ha aggiunto, «do la parola d’onore che farò di tutto per non bloccare i cantieri». «Magari ci sono i professionisti del ‘no’ a tutto», ha detto ancora Salvini, «che useranno le inchieste a Genova come a Bari e come in altre città per dire “fermi tutti, fermiamo le ferrovie, le strade, le dighe, i porti”. Spero che nessuno usi le inchieste», ha concluso «per fermare l’Italia».L’impasse sull’autorità portuale di Genova, però, è un dato di fatto: attualmente c’è grande confusione sulla nomina del presidente e di riflesso sulle opere ad essa afferenti, come ha fatto notare il viceministro Edoardo Rixi: «Con l’arresto del presidente della Regione l’intesa (sulla nomina, ndr) non sappiamo a chi chiederla». «Abbiamo un’impasse dal punto di vista formale», ha proseguito, «su come procedere». Attualmente l’authority è guidata dal commissario Paolo Piacenza, indagato per abuso d’ufficio, da quando Paolo Emilio Signorini, accusato di corruzione e in custodia cautelare in carcere è stato nominato amministratore delegato di Iren. «Bisognerà capire cosa vuole fare l’attuale commissario», ha spiegato Rixi, sicuramente stiamo valutando le decisioni da prendere in queste settimane. È altrettanto evidente», ha proseguito Rixi, «che dobbiamo garantire l’operatività del porto. Entrando nello specifico delle opere a rischio, Rixi ha sottolineato che «finora si sta mantenendo il cronoprogramma difficile su un’opera come la nuova diga di Genova, utile a dare all’Europa un secondo pilastro oltre ai porti del Nord Europa per la logistica integrata. Sicuramente c’è l’intenzione del governo di andare avanti». Proprio per evitare la paralisi e intervenire tempestivamente su eventuali irregolarità, Rixi ha fatto un annuncio importante, anticipando l’arrivo degli ispettori ministeriali al porto: «La preoccupazione da me espressa subito dopo l’inizio dell’inchiesta è una preoccupazione meramente tecnica: se ci sono degli atti in autorità portuale non legittimi, il rischio vero è che questo comprometta alcune cantierizzazioni e questa cosa va verificata subito. Il ministero delle Infrastrutture», ha proseguito, «manderà anche una commissione ispettiva in autorità portuale, ma è necessario avere un indirizzo molto chiaro. Siamo in una situazione non semplice», ha ribadito, «ma dobbiamo andare avanti».Su questo fronte, l’imprenditore incaricato del progetto Pietro Salini ha dato ampie rassicurazioni, confermando che il 24 maggio ci sarà la posa del primo cassone, anche se i rischi derivanti dallo stallo giudiziario, soprattutto per ciò che concerne ricorsi o interventi dell’Anac, sono concreti. «Il modello Genova», ha osservato il ministro per la Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo in visita nel capoluogo ligure, «è un modello virtuoso, lo dimostrano i fatti. Penso che Genova e la Liguria abbiano dimostrano in questi anni che le cose si possono fare, quello che è importante è far accadere le cose, mi sembra che questo comune e Regione lo abbiano dimostrato e i progetti in corso in Liguria a partire dalla nuova diga del porto di Genova devono assolutamente andare avanti». Dello stesso avviso sono le associazioni dei terminalisti associati a Confindustria e di Conftrasporto, l’associazione delle imprese di trasporto che fa parte di Confcommercio. Per Beppe Costa, presidente dei terminalisti, «come terminalisti e come riparatori navali genovesi sosteniamo che l’Autorità di sistema portuale ha i suoi funzionari che operano e continueranno a operare bene. La macchina funziona. «È normale essere preoccupati in un contesto così complesso», ha aggiunto, «ma noi dobbiamo tornare a pensare a Genova, al futuro che non è solo di questa città, perché non dimentichiamo che il porto è la prima industria del Nord Ovest del nostro Paese».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.