I renziani si pentono (o forse no): «I veri costruttori siamo noi di Iv»
Matteo Renzi (Ansa)
Dopo aver aperto la crisi, Italia viva manda segnali di fumo all'esecutivo: «Creiamo un governo migliore, non abbiamo pregiudizi sui nomi del presidente». Ma la rottura definitiva resta sempre dietro l'angolo.
Il sindaco di Milano Giuseppe Sala (Imagoeconomica)
Interrogazione di Luca Bernardo, capogruppo di Fi a Palazzo Marino, che chiede anche di verificare la sostituzione degli impianti a gasolio negli edifici pubblici, promessa dal sindaco. Mentre si è inabissata la battaglia per mettere al bando i sistemi privati.
A Sanremo, con la Balti, è andata in scena la nuova fase del racconto pubblico della sofferenza, accettabile se si resta belli fuori. Quando il malato è ridotto a bava dalla bocca e ferite purulente, meglio la «dolce morte». Cristicchi ci indica però un’altra via.
Il tedesco Alina, nato uomo, ha portato in tribunale 240 imprese che non lo hanno assunto: «Nelle selezioni sono svantaggiato». Le aziende condannate insorgono: «È tutta una truffa, non ha sufficiente esperienza».
I dem spingono la legge sulla settimana corta (da 40 a 32 ore) senza indicare le coperture: servono 8 miliardi. Ennesima promessa irrealizzabile, copiata da altri e antistorica: le priorità sono formazione e innovazione.