2022-11-30
Pugno duro di Xi contro le proteste. Nuovo piano per vaccinare gli anziani
Città blindate dalla polizia. Il Dragone ora punta alla profilassi di massa degli over 80.È stata una repressione particolarmente dura quella condotta dal Partito comunista cinese per stroncare le recenti proteste dirette contro la draconiana politica governativa dello zero Covid. Dopo giorni di manifestazioni divampate in numerose città del Paese, sembra che, nella giornata di ieri, non si siano verificate nuove proteste. Fatto sta che le autorità hanno allentato in varie aree le rigidissime misure anti-Covid precedentemente imposte. È pur vero che ieri le autorità sanitarie cinesi hanno imputato la situazione ai funzionari locali, colpevoli - a loro dire - di aver adottato un «approccio unico per tutti», suscitando così il malcontento popolare. Quella che tuttavia sembra emergere è una spiegazione un po’ di comodo, per mascherare la pressione arrivata al regime dalle piazze: ricordiamo infatti che la politica zero Covid è sempre stata fortemente caldeggiata dallo stesso presidente cinese, Xi Jinping. In un simile quadro, secondo la Bbc, «martedì mattina, la polizia è stata vista pattugliare le aree di Pechino e Shanghai, dove alcuni gruppi sull’app di messaggistica Telegram avevano suggerito alle persone di radunarsi di nuovo». Tutto questo, mentre una piccola protesta esplosa nella nottata di lunedì a Hangzhou è stata prontamente soffocata dalle forze dell’ordine. Inoltre, sempre la stessa fonte riportava che la polizia sta continuando a perquisire persone nelle zone in cui si sono verificate le proteste, soprattutto per quanto riguarda la loro attività sui social media. Sempre ieri, la Commissione centrale per gli Affari legali e politici del Partito comunista cinese ha invocato una «repressione» delle «forze ostili». Non solo: secondo Sky News, un fattore concomitante alla repressione che avrebbe al momento sfavorito nuove manifestazioni sarebbe rappresentato dalle temperature rigide registratesi soprattutto a Pechino. Frattanto, mentre continuano ad aumentare casi di contagio da Covid nel Paese, le autorità cinesi hanno annunciato di voler convincere gli anziani a vaccinarsi: è questa la linea resa nota ieri dalla Commissione sanitaria nazionale. «C’è anche la speranza che i nostri amici anziani, in particolare quelli con più di 80 anni, prendano l’iniziativa e si vaccinino per la protezione della loro salute personale», ha dichiarato ieri l’organo. Nella fattispecie, è stata annunciata una campagna pubblicitaria, oltre a un’ottimizzazione dei servizi. La Commissione sanitaria ha annunciato di voler rafforzare la profilassi anche tra gli over 60. Secondo Bloomberg News, il governo utilizzerà tra l’altro i big data per identificare i soggetti che ritiene abbiano bisogno di vaccinazione. Non si capisce quindi effettivamente quanto la questione sarà lasciata al convincimento dei singoli e quanto alle costrizioni, promosse de facto delle autorità. Tra l’altro, sempre Bloomberg News ha riferito che «i funzionari hanno promesso di spingere le dosi più energicamente in luoghi come i centri di cura e di fare in modo che coloro che non vogliono farsi vaccinare forniscano una ragione per il loro rifiuto». Ricordiamo che, sì, le proteste erano sorte per chiedere libertà di movimento. Tuttavia alcune di esse avevano assunto anche una connotazione politica, invocando le dimissioni dello stesso Xi Jinping. Uno Xi Jinping che ha consolidato il mese scorso il proprio potere, ottenendo un inedito terzo mandato come segretario generale del Pcc. Ciononostante il partito è attraversato da alcuni movimenti frondisti, che non vedono assolutamente di buon occhio l’attuale leader cinese. Un leader che, oltre all’impopolarità della politica zero Covid, deve anche affrontare i risultati economici non particolarmente lusinghieri registrati dalla Repubblica popolare in questi ultimi anni. Il Dragone potrebbe forse presto rivelarsi, insomma, un gigante dai piedi d’argilla.