2018-05-27
Il nuovo lavoro delle studentesse: provocare i nerd giocando online
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Sempre più ragazze scelgono come «professione» quella delle gamer, ovvero delle giocatrici di videogame online. Il motivo? Basta indossare una maglietta un po' scollata o piangere davanti a una webcam per guadagnare migliaia di euro ogni giorno. La piattaforma più utilizzata è Twitch, di proprietà di Amazon, dove gli iscritti possono inviare in tempo reale donazioni ai giocatori preferiti attraverso gli account Amazon prime. Nel suo ultimo video, xMinks indossa una semplice canottiera bianca con delle righe blu. Appena accesa la sua webcam e iniziato lo streaming online, inizia a stiracchiarsi, gioca con le spalline della canotta, alza la scollatura con un gesto pudico prima di riabbassarla in modo tattico, che sembra del tutto naturale ma che invece è studiato al millimetro per mostrare la scollatura, e l'assenza di reggiseno, al pubblico che ormai da anni la segue in tutte le sue «avventure» online. xMinks non è lo pseudonimo di una delle migliaia di ragazze che si possono vedere su YouPorn, semplicemente è una boobs streamer, ovvero una donna che sceglie di guadagnarsi da vivere giocando ai video giochi davanti a migliaia di persone provenienti da tutto il mondo indossando, spesso, maglie scollate che lasciano intravedere quanto basta per alimentare la fantasia degli spettatori. Quello delle boobs streamer è un vero e proprio fenomeno sociale. E non è altro che l'evoluzione «casta» delle cam girl, ovvero quel movimento digitale nato nel 2011 su Chaturbate, un portale che permetteva alle donne di mostrarsi a un pubblico e di guadagnare grazie alle donazioni che gli iscritti inviavano, live, alla ragazza in questione. Una cam girl, in media, per un'ora di chat con il suo pubblico, riusciva a guadagnare circa 500 euro, spesso senza fare nulla ma lasciandosi solo osservare in momenti di vita quotidiana, come il bere il caffè leggendo il giornale o pettinandosi i capelli. Oggi che questa pratica è stata ormai condannata e inserita tra le attività pornografiche online, l'unico modo per tornare a guadagnarsi da vivere davanti alla webcam è quella di passare le giornate giocando. La piattaforma a oggi già nota è Twitch, una piattaforma online per i video giocatori di tutto il mondo recentemente acquistata da Amazon per 970 milioni di dollari, in cui giocatori da tutto il mondo mostrano in diretta, ovviamente giocando, i meccanismi di un determinato videogame, spiegano come funziona o semplicemente mostrando agli altri utenti la loro bravura. Oltre ai game otaku, termine tecnico con cui si definiscono i ragazzi che vivono per aumentare il loro livello di bravura nei video giochi, una delle categorie più cliccate su Twitch è proprio quella composta dal gentil sesso e da ragazze giovanissime che scelgono di lasciare gli studi o un lavoro stabile per dedicarsi alla professione di gamer. Come xMinks, che di seguaci su Twitch ne ha oltre 350.000, nella vita reale si chiama Chelsea, ha 26 anni, studia alla facoltà di farmacia all'Unisa di Adelaide, in Australia. «Quando lavoravo arrivavo a stento a 1.000 dollari al mese», ha raccontato durante una delle sue dirette sul portale. «Giocando, quella cifra la accumulo in una sola giornata. E il tutto senza vedermi costretta a truccarmi, vestirmi bene o uscire di casa. È il lavoro dei sogni». Guadagnare soldi con i videogiochi online è davvero semplice come molte delle ragazze su Twitch raccontano. Innanzitutto, il primo passo è costruirsi una piccola base di 50 seguaci e diventare così «affiliati» della piattaforma. A questo punto, il proprio canale è pronto per diventare una vera e propria fonte di quattrini. Iscriversi al canale di un giocatore è infatti una pratica a pagamento. L'iscrizione, al mese, può costare tra i 4,99 e i 24,99 dollari e il guadagno viene diviso alla pari tra Twitch e il gamer. Fonti di guadagno sono anche la pubblicità, che viene inclusa prima dell'inizio di ogni streaming e che spesso è presente sotto forma di banner nella pagina del giocatore, e le partnership con brand - spesso di abiti, bevande o accessori tecnologici - che collaborano con lo streamer che viene pagato per mostrarsi in camera mentre utilizza o indossa un determinato accessorio. Ma non solo. Lo streaming online è accompagnato da una chat con cui gli spettatori possono interagire con il loro giocatore preferito. Ed è questa la vera fonte di guadagno delle giocatrici donne. «Quando ho iniziato non sapevo nulla delle boobs streamer», ha raccontato Lilypichu, già nota online per i suoi video con la voce buffa diventati virali su Youtube, «poi ho notato che bastava sorridere alla webcam, mettermi il burro cacao, stiracchiarmi, per vedere piovere donazioni in chat. E allora ho pensato, perché no?». Con questo piccolo stratagemma, ragazze come Lilypichu guadagnano ogni settimana cifre che variano tra i 1.000 e i 5.000 dollari. Tra le molteplici categorie presenti sul sito, senza dubbio quella riservata alle boobs streamer è una delle più contestate. E non solo dalle donne. Sono proprio gli uomini che, visti scippati dello scettro di re dei video giochi attaccano le donne per le loro scarse qualità pratiche invitandole ad attenersi a titoli facili, come Mario Kart, Just Dance o karaoke, adatto anche ai bambini. «È tutta gelosia», commentano le gamer donne, «è vero che spesso non sappiamo nemmeno giocare ma tutto quello che interessa ai nostri spettatori è vederci, e se perdiamo e ci auto abbracciamo per farci forza, ancora meglio. La tenerezza, mista a una buona scollatura, premia sempre».
Jose Mourinho (Getty Images)