2021-10-09
Nel processo sui 49 milioni alla Lega i pm sbagliano data della mail chiave
Intanto a Roma si punta sull'autoriciclaggio per i fondi di Luca Parnasi a Radio Padania.Nei diversi processi che riguardano i presunti finanziamenti illeciti alla Lega Nord continua a circolare una mail su cui i magistrati potrebbero aver preso un abbaglio. È l'incredibile storia di un messaggio di posta elettronica del 1° ottobre del 2017 che sarebbe stato invece inteso dalla Procura di Milano come del 10 gennaio 2017, ovvero invertendo mese e giorno. È stata sequestrata nell'inchiesta su Lombardia Film Commission, ma ora continua a circolare. Nei giorni scorsi era prevista la prima udienza del processo che vede il tesoriere Giulio Centemero indagato per un presunto finanziamento illecito di 40.000 euro ricevuti tra il 2015 e il 2016 dal patron di Esselunga Bernardo Caprotti (scomparso nel 2016). La difesa della Lega ha eccepito l'incompetenza territoriale del tribunale di Milano chiedendo lo spostamento a Bergamo, mentre i pm Stefano Civardi e Gianluca Prisco hanno provveduto al deposito proprio della mail del 1° ottobre del 2017 e l'errore incredibilmente è riportato anche nella nota di deposito. Una diversità non di poco conto, perché, se la mail è del 10 gennaio 2017, sarebbe stata inviata prima della condanna di Umberto Bossi e dell'ex tesoriere Francesco Belsito e, quindi, della richiesta di sequestro dei 49 milioni. Se facesse fede la data indicata dai pm, infatti, si potrebbe pensare che Centemero e i vertici leghisti si stessero già attrezzando prima delle sentenze di condanna per evitare i futuri sequestri. Ma in realtà, come dimostrato dalle difese, la mail è successiva alle richieste di sequestro. Anche perché, in quegli anni, nessuno in Lega pensava che sarebbe arrivato un sequestro di tale portata e il progetto di una lega nazionale era ancora aleatorio. E per di più i soldi contestati erano già stati spesi da Belsito alla fine del 2013, prima dell'arrivo di Salvini. «Ricapitolando la situazione che abbiamo», scrive Centemero il 1° ottobre 2017 a Andrea Paganella, Luca Morisi e ai due commercialisti Alberto Di Rubba e Andrea Manzoni, «la Lega Nord che verrà messa su un binario morto giusto per stare in giudizio fino al terzo grado. La nuova Lega che nascerà per svolgere le attività di partito». La nuova Lega Salvini premier nascerà nel 2018, il 22 novembre come riportato sulla Gazzetta ufficiale. Gli errori dei pm non sono finiti qui. Anche a Roma Centemero è sotto processo per finanziamento illecito. Questa volta al centro delle accuse ci sono i 250.000 euro che l'imprenditore Luca Parnasi avrebbe girato all'associazione Più voci. I pm, forse per evitare rischi di prescrizione, hanno aggiunto un nuovo reato, quello di autoriciclaggio, perché Parnasi, Centemero e Manzoni, «in esecuzione di un medesimo disegno criminoso anche in relazione agli ulteriori reati contestati impiegavano nell'attività economica Radio Padania le somme così ottenute, ostacolando il riconoscimento della loro provenienza delittuosa». Ma anche qui c'è qualcosa che non torna. Con questa nuova contestazione si riconosce non troppo implicitamente che i soldi di Parnasi non siano finiti al partito. E allora non si capisce perché si contesti il reato di finanziamento illecito. Ma non è tutto qui. Nel corso dell'udienza i pm sono stati costretti a cambiare il capo di imputazione poiché mentre il reato di finanziamento illecito è contestato come finalizzato ad arricchire illecitamente Lega Nord, per l'autoriciclaggio i pm hanno indicato come soggetto Lega Salvini Premier. Peccato che quando il costruttore romano versò i 250.000 euro all'associazione Più Voci, il nuovo partito di Salvini non esistesse ancora. Il capo, a quanto pare, è stato modificato.