2023-01-25
Mi processano per aver detto cose vere
Dovrò comparire dinnanzi all’Ordine dei medici poiché avevo sollevato dubbi prima sul lockdown e poi sulle vaccinazioni. Ora che è passato del tempo, però, abbiamo scoperto gli effetti avversi e la debolezza del protocollo «Tachipirina e vigile attesa».Si intitola La mia mano destra il bel libro autobiografico di Donato Salvia. Donato è uno dei figli della talidomide. La prima parte del libro infatti è dedicata alla storia di questa terribile molecola. Il farmaco venne immesso sul mercato negli anni Cinquanta con una sontuosa campagna di marketing dalla società tedesca che lo produceva, la Chemie Grunenthal. Il farmaco aveva capacità sedative e antinausea. La campagna di marketing era stata grandiosa, ma lo stesso non fu possibile dirlo della sperimentazione. Il farmaco fu testato solo sui ratti, e questo è un errore, perché le molecole, i farmaci, hanno tossicità diversa nelle varie specie e quindi è corretto testarli su più di una specie. Sui ratti dimostrò una bassissima tossicità e nessuna capacità teratogena. Anche sugli umani dimostrò una bassissima tossicità per quanto riguarda la tossicità acuta, quella cronica non fu indagata, per cui il farmaco fu messo in vendita con grandissime campagne pubblicitarie, e consigliato anche alle donne incinte. C’è una sola maniera per sperimentare la tossicità cronica ed è la stessa che serve per sperimentare la tossicità a distanza: la sperimentazione deve protrarsi nel tempo. Il farmaco aveva poca tossicità acuta. Aveva però tossicità cronica, poteva causare su lunghe distanze nevriti irreversibili. Non aveva capacità teratogena sui ratti, ma la aveva però sui conigli e sugli esseri umani. Se il farmaco fosse stato sperimentato anche sui conigli, ci si sarebbe resi conto del fatto che causava malformazioni gravissime nel feto, principalmente focomelia. Il farmaco è dannatamente teratogeno anche per l’uomo. Con il termine focomelia si indicano malformazioni congenite degli arti che si presentano come appendici rudimentali del tronco, che continuano con la mano o col piede più o meno sviluppati. La mia mano destra è un libro allegro, dolente e pieno di fede nella vita che ci racconta come un uomo senza la mano destra possa fare il cameriere, il giardiniere, l’operaio, guidare una moto e guidare una macchina. Donato non si ritiene un portatore di handicap, ma uno che la mattina, quando esce, accetta che il suo handicap lo segua, purché non gli rompa l’anima più di tanto. Nel libro si racconta che Donato scoprì molto tardi la parola talidomide. Sua madre non aveva mai pronunciato queste sillabe. Il motivo lo posso scrivere io. Quando ero bambina, ricordo benissimo, la pagina del giornale che raccontava della talidomide: è nella mia mente ancora adesso. Il caso a un certo punto scoppiò. La verità è figlia del tempo, prima o poi arriva. Finalmente qualcuno riuscì a capire per quale motivo in alcune nazioni, Germania, Italia, Giappone, c’era stata un’epidemia così grave di focomelia e finalmente qualcuno lo mise in correlazione con il farmaco che era stato consigliato alle donne in gravidanza contro la nausea e contro l’ansia. Sul giornale campeggiavano le immagini di questi bimbi senza gambe e senza braccia, ma quello che era terrificante era il titolo: le madri volevano dormire, nasce la galleria dei mostri. La madre di Donato non ha mai pronunciato la parola talidomide per la vergogna. I bimbi sono stati chiamati mostri. Le madri sono state criminalizzate: sarebbe stata cioè colpa loro se, per un farmaco a loro prescritto, che aveva scritto sui foglietti illustrativi che era consigliato in gravidanza, avevano messo al mondo figli con malformazioni. La responsabilità del disastro era in realtà della casa farmaceutica che ha sistematicamente ignorato le innumerevoli segnalazioni di innumerevoli medici di danni collaterali, nevriti, e il sospetto di danni teratogeni, aborti e focomelia. La responsabilità è delle autorità sanitarie che non indagarono se non poco e tardi. Dopo il disastro talidomide sono state messe a punto una serie di leggi che regolamentano la sperimentazione e l’immissione di farmaci sul mercato. Trovate l’elenco di queste leggi nell’ottimo libro Vaccino come atto d’amore? Dell’avvocato Fulvio Di Blasi, che spiega come tutte siano state violate per l’immissione sul mercato dei cosiddetti vaccini anticovid. Sono stati testati per soli due mesi: hanno scritto sui foglietti illustrativi che non si conoscono gli effetti a distanza. Hanno scritto sul foglietto illustrativo che non sono stati testati in gravidanza, nemmeno in animali. Hanno scritto sul foglietto illustrativo che non sono conosciuti gli effetti sulla cancerogenicità, termine con cui si indica la capacità di causare il cancro, e sulla teratogenicità, termine con cui si indica la capacità di causare alterazioni allo sviluppo del feto. Eppure medici entusiasti li hanno iniettati e li stanno iniettando in persone giovani, bambini e donne incinte. In questo momento sono segnalati dagli oncologi casi di cancro più numerosi del solito. In questo momento sono segnalati nei reparti di ostetricia casi di aborto più numerosi del solito. Dichiarati un gesto d’amore e imposti con una violenza inaudita che ha violato i trattati di Norimberga, Helsinki e Oviedo, questi farmaci sono stati immessi sul mercato e imposti grazie a una falsa affermazione di emergenza. Questa falsa affermazione di emergenza è stata creata da un lato gonfiando enormemente il numero dei morti, dall’altro impedendo le terapie domiciliari che avrebbero permesso la normale gestione della malattia. Ci sono state circolari che hanno imposto ai medici di calcolare come se fosse stato ucciso dal covid qualsiasi paziente con un tampone positivo, anche se era morto per altro, infarto, incidente stradale, o le micidiali infezioni ospedaliere da batteri antibiotico resistenti. Le terapie domiciliari sono state intralciate e impedite. Domani alle 18 sono convocata all’ordine dei medici di Torino per rispondere di una serie di affermazioni. Ho consigliato l’olio di fegato di merluzzo per migliorare le difese immunitarie affermando che avrebbe diminuito il rischio di contrarre la malattia e nel caso avrebbe diminuito la violenza. È appena stato confermato con uno recente studio organizzato dall’università di Oslo. Come facevo a saperlo nel marzo del 2020? Perché era ovvio. I medici imparano anche la logica. L’olio di fegato di merluzzo contiene vitamina A, vitamina D, e omega tre, quindi è ovvio che sostenga il sistema immunitario. Per fronteggiare le malattie virali, quelle batteriche e il cancro occorre potenziare il sistema immunitario. Sono soprattutto le persone con un sistema immunitario debole che muoiono di covid, principalmente anziani con patologie pregresse. Era compito della medicina dare le istruzioni per potenziare il sistema immunitario, invece le persone sono state terrorizzate e rinchiuse in casa a fare dolci, tutti ottimi sistemi per danneggiare il sistema immunitario. Sono imputata di aver sconsigliato la tachipirina che abbatte il glutatione e consigliato gli antiinfiammatori. Ora è dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che questo avrebbe ridotto la mortalità dell’80%. Sono imputata di aver consigliato alte dosi vitamina D. Ora è dimostrato al di là di ogni ragionevole dubbio che avrebbe ridotto le ospedalizzazioni dell’80%. Sono imputata di aver detto che le mascherine non sono solo inutili ma dannose. È dimostrato da innumerevoli lavori clinici: l’ultimo pubblicato sulla rivista Medicine spiega come addirittura, dove l’uso di mascherine sia stato costantemente imposto, la mortalità da covid sia più alta. Domani quindi andrò ad affrontare questi prescrittori di tachipirina e vigile attesa e farò loro la domanda a cui pretendo che rispondano. Quante vite ha salvato? Sono riuscita a far arrivare i protocolli corretti a migliaia di persone e a innumerevoli medici che grazie a me li hanno scoperti e applicati. Quante vite ho salvato col mio olio di fegato di merluzzo? Secondo università di Oslo non poche. Quante vite ho salvato sconsigliando la mascherina e spingendo la gente a usarla il meno possibile? Quante vite ho salvato spingendo a sostituire la tachipirina con l’aspirina? Quante vite ho salvato dicendo alla gente di non aver paura, di ridere, di sorridere, e soprattutto di stare al sole così da potenziare il sistema immunitario? Quante vite ho salvato sconsigliando l’uso improprio dei cosiddetti vaccini, che secondo i loro stesso foglietti illustrativi non devono essere inoculati al di sotto dei 16 anni e in gravidanza? Quanti dodicenni non hanno la miocardite perché io ho detto alle loro madri di lasciar perdere? Quante vite ha salvato Mario Giordano dando voce ai medici che curavano il covid invece di prescrivere tachipirina e vigile attesa?