Posti a rischio, 183 crisi, 300.000 persone in bilico. E nessuno che se ne occupi davvero...

Ballano circa 300.000 posti di lavoro, più della popolazione del Comune di Verona. Tanti sono i dipendenti le cui aziende sono impegnate nei 183 tavoli di crisi. I settori? L'elettronica, il siderurgico, i call center, ma anche l'intimo: viaggio nelle vertenze più importanti che cercano una risoluzione con il nuovo governo. Una grana in più nelle difficoltà dell'esecutivo Conte bis.

Lo speciale contiene un articolo più sei approfondimenti sui principali tavoli di crisi.

Mosca adesso sente le sanzioni degli Usa. E giura: «Firmiamo, no guerra alla Nato»
Ansa
  • Lukoil cede le attività all’estero. Nessuna ritorsione su Rosneft in Germania. Ursula von der Leyen insiste sugli asset ma parla di «prestito».
  • Il ministro Guido Crosetto a Bruno Vespa: «Mezzo milione di morti ucraini. Non riprenderanno le terre perse».

Lo speciale contiene due articoli.

Hamas mette in pericolo la tregua. Bibi ordina attacchi aerei su Gaza
Benjamin Netanyahu (Ansa)
I terroristi gabbano Israele consegnando non i resti del corpo di uno degli ostaggi ancora in mano loro ma quelli di una vittima già seppellita. Bibi Netanyahu: «Cessate il fuoco violato». E dà il via ai blitz. JD Vance: «Solo scaramucce».
«Illegittime le grazie di Biden con l’autopen»
Joe Biden (Ansa)
La commissione di Sorveglianza: «L’ex presidente era in declino mentale, la firma robotica usata in modo improprio dal suo staff». Intanto Trump, in tour in Asia, elogia il premier giapponese: «Toyota aprirà stabilimenti negli Usa». Ma il feeling disturba Pechino.
La competenza diventa dogma solo se la nomina non arriva da sinistra
Beatrice Venezi (Ansa)
Venezi inadeguata? Eppure il merito è ignorato quando si tratta di dicasteri, film, cultura, Ong...
Le Firme

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