2023-09-07
Pietro Fiocchi: «Sugli imballaggi Ue non arretriamo. Altri 20 voti e affosseremo la legge»
Nel riquadro, Pietro Fiocchi (Imagoeconomica)
L’eurodeputato di Fdi-Ecr: «Siamo i numeri uno del riciclo ma ci spingono al riuso».«Rispetto a due anni fa, Commissione e Parlamento hanno iniziato a rivedere la loro impostazione super ideologica che ha fatto arrabbiare i cittadini europei, e questo è già importante». Vede il bicchiere mezzo pieno Pietro Fiocchi, eurodeputato di Fdi-Ecr e componente della commissione Envi (l’equivalente della Ambiente), soprattutto nell’ottica delle prossime europee, che dovrebbero certificare una tendenza già abbastanza chiara degli ultimi mesi, che vede gli elettorati del continente distanziarsi dall’integralismo verde di Bruxelles.Onorevole, come sappiamo le cose stanno cambiando. Però i danni fatti dal green deal targato Timmermans potrebbero essere fatali per la nostra economia, Partiamo ad esempio dalla questione del packaging e della stretta sui materiali riciclati.«Sugli imballaggi faremo una grande battaglia. L’Italia è la numero uno del riciclo e la Commissione invece dice che bisogna fare riuso, che è una cosa allucinante. A parte che sui medicinali e sul cibo ci sono implicazioni anche di natura sanitaria, ma soprattutto l’Italia, che sul riciclo è messa meglio di tutti se domattina entra in vigore questo regolamento folle, non potrà più riciclare come ora e non avrà quindi abbastanza materiale riciclato per l’imballaggio. Potremmo arrivare al paradosso di dover importare materiale vergine dalla Turchia dichiarandolo riciclato. Da un punto di vista ambientale, inoltre, non funziona perché il riuso spinto al massimo comporterebbe un maggiore consumo di CO2, contraddicendo quanto detto e fatto dalla commissione negli ultimi anni. Credo comunque che riusciremo ad affossare questa legge. Magari non in commissione, ma siamo molto vicini ad avere la maggioranza in plenaria: c’è una forte alleanza tra Ecr e Ppe, ci mancano una ventina di voti che potrebbe darci Renew Europe».A proposito di consumo di CO2, siamo a un altro dei paradossi e delle contraddizioni dell’Ue. Con le nuove norme sul packaging si rischia di aumentare le emissioni, però si decreta la fine dei motori termici nel 2035.«Ci sono state dichiarazioni del commissario ai Trasporti, che di fatto significano una retromarcia. Con il prossimo Europarlamento, che sarà certamente meno di sinistra di questo, sono sicuro che potremo archiviare queste posizioni talebane. Timmermans ha capito che la sua era è finita e infatti è andato in Olanda a guidare una coalizione rosso-verde. Ha capito che la sua impostazione ha stufato la gente, ha comportato perdita di posti di lavoro, arretramento dell’economia e soprattutto nessun vantaggio per il pianeta. Noi possiamo mettere tutte le leggi che vogliamo ma se Cina, India e Brasile fanno ciò che vogliono non serve a niente. E poi le auto tolte dalla circolazione in Europa poi vanno in Africa e inquinano lo stesso».Ma è vero che ha ricevuto minacce dagli animalisti per avere plaudito al «declassamento» del lupo da specie «particolarmente protetta» a «protetta».«Il concetto di renaturalizzazione degli animalisti è “togliamo l’uomo”, e invece è l’uomo che ha il compito di controllare il bilanciamento della biodiversità. A parte la questione del lupo, che è un problema anche perché si tratta di un predatore, gli esempi sono molti e il concetto è che il riequilibrio spetta a noi. L’uomo sembra che sia un problema anche per la legge sul ripristino natura, che comunque abbiamo molto smorzato. Dice che un agricoltore deve dare il 10 per cento del terreno alla biodiversità, quando siamo in guerra e non abbiamo il grano. Quindi niente grano ma dobbiamo fare il boschetto ambientalista. Un’altra follia».
«Haunted Hotel» (Netflix)
Dal creatore di Rick & Morty arriva su Netflix Haunted Hotel, disponibile dal 19 settembre. La serie racconta le vicende della famiglia Freeling tra legami familiari, fantasmi e mostri, unendo commedia e horror in un’animazione pensata per adulti.