2021-03-14
Il piano: 500.000 iniezioni al giorno e immunità di gregge a settembre
Diffuso il programma per la profilassi: previsti entro la fine di giugno 52 milioni di dosi e altri 84 prima dell'autunno. Ancora in atto il passaggio di consegne tra Domenico Arcuri e Francesco Paolo Figliuolo, privo di uno staff definito.L'aveva promesso entro il fine settimana e così è stato. Ieri è stato diffuso il piano per l'esecuzione della campagna vaccinale nazionale del nuovo commissario straordinario all'emergenza, in base al quale si vaccineranno tutti gli italiani che lo vorranno «entro la fine di settembre». Un obiettivo ambizioso, quello del generale Francesco Paolo Figliuolo, che auspica di raggiungerlo anche prima della fine dell'estate. Ma il comandante è un esperto di logistica, non azzarda previsioni come faceva il suo predecessore, Domenico Arcuri, e se promette immunizzazioni di massa nel giro di pochi mesi, sicuramente starà mettendo a punto una vera macchina militare nella guerra al coronavirus. Per dare nuovo impulso alla campagna serviranno una distribuzione efficace e puntuale dei vaccini e l'incremento delle somministrazioni giornaliere, così da raggiungere a regime 500.000 somministrazioni al giorno, triplicando il numero attuale. Il piano prevede il «coordinamento da parte del commissario straordinario di tutte le attività», in sinergia con istituzioni e associazioni e «l'intero sistema Paese», per garantire la filiera «dall'approvvigionamento allo stoccaggio, dalla distribuzione alla somministrazione». Per una campagna vaccinale rapida, si legge nel documento, bisogna muoversi secondo tre linee operative che sono un'efficace e puntuale distribuzione dei vaccini; il costante monitoraggio dei fabbisogni e degli approvvigionamenti; l'incremento della capacità giornaliera di somministrazione. L'approvvigionamento e la distribuzione avvengono attraverso costante contatto della struttura commissariale con tutti gli stakeholder, ovvero i soggetti coinvolti. Ad oggi sono state fornite 7,9 milioni di dosi, che si raddoppieranno entro le prossime tre settimane. Entro la fine di giugno è previsto l'arrivo di 52 milioni di dosi, ulteriori 84 milioni prima dell'autunno. Il monitoraggio costante dei fabbisogni «con interventi mirati, selettivi e puntiformi sulla base degli scostamenti dalla pianificazione», per ottimizzare la distribuzione, prevede la creazione di una riserva vaccinale pari a circa l'1,5% delle dosi, «per poter fronteggiare con immediatezza esigenze impreviste, indirizzando le risorse nelle aree interessate da criticità», prevedendo l'impiego di rinforzi del dipartimento di Protezione civile e della Difesa. Il cambio di passo che sicuramente interessa di più gli italiani riguarda la «capillarizzazione della somministrazione», allargando la «platea dei vaccinatori e il numero di punti vaccinali». Il piano governativo spiega che «verrà dato impulso» all'accordo per impiegare medici di medicina generale (fino a 44.000), odontoiatri (fino a 60.000), medici specializzandi (fino a 23.000). Potranno essere impiegati anche i medici della Federazione medico sportiva italiana, i medici competenti dei siti produttivi e della grande distribuzione, oltre ai medici convenzionati ambulatoriali e ai farmacisti. Quando, non si sa perché il documento fa cenno solo ad «accordi in via di finalizzazione». Indeterminato anche il numero dei nuovi medici e infermieri che saranno chiamati a vaccinare: nel piano leggiamo che «proseguirà, se necessario, l'assunzione di medici e infermieri a chiamata, in aggiunta agli oltre 1.700 già operativi» e che in caso di emergenza «scenderanno in campo anche team mobili». Il potenziamento della rete esistente (1.733 i punti vaccinali attuali) è un'altra questione fondamentale per i cittadini che potranno contare anche su siti produttivi, aree della grande distribuzione, palestre, scuole, strutture di associazioni e della Conferenza episcopale Italiana, «eventualmente utilizzati» per l'allestimento di nuovi centri. Si assicura, inoltre, l'adozione in tempi brevi di soluzioni informatiche per l'ampliamento delle funzioni di prenotazione e somministrazione dei vaccini, garantendo la circolarità delle informazioni e dando così impulso alla campagna. Uno dei grafici allegati al piano fissa le date per il raggiungimento dell'immunità di gregge: quella al 60% dovrebbe essere tra il 18 e il 25 agosto, quella al 70 tra l'8 e il 15 settembre e quella all'80% entro la fine di settembre. Interessante quello che si precisa circa l'ipotesi di pianificazione, ovvero che «non sono state considerate riduzioni di approvvigionamento di vaccini», mentre è «stato considerato un tasso costante di adesione al vaccino nel tempo da parte dei cittadini». Vedremo se le ipotesi reggeranno. Queste le principali linee guida del piano, che molto promette in tema di efficienza. Intanto è in atto il passaggio di consegne tra lo staff di Domenico Arcuri, e il nuovo commissario. Ce ne vorrà almeno per un'altra settimana, forse due. Figliuolo non ha ancora uno staff ben definito e insieme ai suoi (tutti provenienti dal settore della logistica) si riunisce con gli uomini lasciati lì da Mr Invitalia. Lo scambio di documentazione è già in atto. E in alcuni settori delicati (come quello dei contratti) si parla di un affiancamento temporaneo.
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