2021-09-16
Pass anche per i lavoratori privati. E il Carroccio molla i test salivari
Matteo Salvini (Getty Images)
Il governo s'ostina: il lasciapassare sarà esteso a tutti i dipendenti. I medici aziendali: «Noi non verificheremo». I sindacati chiedono esami gratuiti, Andrea Orlando frena. La Lega ritira gli emendamenti e rinuncia ai tamponi rapidi.«Il governo ci ha informati che approverà un decreto per rendere il green pass obbligatorio sui posti di lavoro pubblici e privati»: alle 18 e 30 di ieri il segretario della Uil, Pierpaolo Bombardieri, ufficializza quelle che erano le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni. Bombardieri rende note le intenzioni del governo al termine dell'incontro, a Palazzo Chigi, tra i sindacati (con il leader della Uil ci sono il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, e il segretario confederale della Cisl, Angelo Colombini) e il governo, rappresentato dal premier Mario Draghi e dai ministri Andrea Orlando, Roberto Speranza, Giancarlo Giorgetti e Renato Brunetta. Come previsto, dunque, l'intenzione del governo è di rendere obbligatorio il green pass per tutti i lavoratori, pubblici e privati: la misura dovrebbe entrare in vigore dalla metà del mese di ottobre, per dar modo ai lavoratori non ancora vaccinati di farsi inoculare la prima dose. Critico tuttavia Matteo Salvini: «Non si può estendere l'obbligo del green pass a 60 milioni di italiani» Oggi, la cabina di regia, in programma alle 10 e 30, e il successivo Consiglio dei ministri, convocato alle 16, daranno quindi il via libera, salvo imprevisti, a una maxi-estensione del green pass. Intanto, ieri, il Senato ha approvato, con il voto di fiducia, il primo decreto sul certificato verde, quello che aveva già ricevuto l'ok della Camera, con 189 voti favorevoli, 32 contrari e 2 astenuti. Il decreto, approvato quindi in via definitiva, sancisce anche la proroga dello stato di emergenza fino al prossimo 31 dicembre. Andranno avanti per tutta la giornata di oggi i lavori della commissione Affari sociali della Camera, che sta esaminando gli emendamenti ai decreti sull'uso del green pass a scuola, all'università, sui mezzi di trasporto e nelle Rsa. Sono stati ritirati dalla Lega alcuni emendamenti sull'uso dei tamponi salivari rapidi. «Abbiamo chiesto la gratuità dei tamponi fino a fine anno», spiegano i segretari di Cgil, Cisl e Uil. Chi si occuperà dei controlli? Con ogni probabilità, toccherà ai capireparto, mentre chi non rispetta l'obbligo potrebbe andare incontro, se oggi il Consiglio dei ministri confermerà le indiscrezioni, a multe e anche alla sospensione dal lavoro e dallo stipendio: «Sulle sanzioni», spiega Bombardieri, «abbiamo chiesto che non sia possibile licenziare i lavoratori e su questo ci hanno dato garanzia». Si chiamano fuori i medici aziendali: «L'intero impianto normativo che regola il green pass», recita una nota dell'Anma, l'Associazione nazionale medici d'azienda e competenti, «non nomina mai il medico competente in nessun punto e per nessun aspetto e tanto meno offre qualche tipo di collegamento con la idoneità/inidoneità del lavoratore. Ciò è tanto più rilevante perché questo impianto normativo è stato ampiamente condiviso anche dal Garante per la protezione dei dati personali (lo stesso organismo che in passato aveva in qualche modo lasciato aperto uno spazio alle teorie sulla idoneità alla mansione e sul ruolo del medico competente); non vi è nessun dubbio oggi», prosegue la nota, «sul fatto che con il green pass il medico competente non solo non può, ma addirittura non deve avere a che fare, né trattando dati né tanto meno emettendo giudizi di idoneità/inidoneità». Illustra la linea del governo il ministro degli Affari Regionali, Mariastella Gelmini: «Si va verso l'obbligo del certificato verde», dice la Gelmini a Radio Rai, «non solo per i lavoratori del pubblico impiego ma anche per quelli del settore privato. Solo immunizzando la stragrande maggioranza della popolazione possiamo contenere i contagi. Il governo», aggiunge la Gelmini, «è pronto ad accelerare sul green pass, abbiamo intrapreso una strada chiara, il Consiglio dei ministri i sarà sicuramente un momento importante». Favorevole all'estensione del green pass anche il governatore del Friuli, Massimiliano Fedriga, che specifica: «Vanno accompagnati i cittadini verso un percorso di sicurezza, senza però imposizioni che possano apparire vessatorie, altrimenti si rischia un effetto controproducente».«Sicuramente», conferma il ministro del Lavoro, Andrea Orlando, «ci sarà un'estensione dell'utilizzo del green pass. Sulle modalità e i tempi discuteremo nelle prossime ore. È necessario calmierare i prezzi dei tamponi», sottolinea Orlando, «ma non è giusto che la fiscalità generale intervenga a cancellare un costo che deriva da una scelta». Sul costo dei tamponi i sindacati attaccano: «Siccome ci dicono che i prezzi dei tamponi sono calmierati», sottolinea Bombardieri all'uscita dell'incontro tra sindacati e governo, «ho spiegato che prima di entrare qui ho fatto un tampone e l'ho pagato 22 euro in una farmacia». «Finora i tamponi nei luoghi di lavoro sono stati gratuiti», sottolinea Landini, «non capisco perché non possano continuare ad esserlo almeno fin quando dura l'emergenza». «Per lavorare», incalza Bombardieri, «non si possono pagare 22 euro ogni due giorni». «Bene il dialogo fra governo e parti sociali», commenta il parlamentare di Forza Italia Sestino Giacomoni, è questa la strada giusta, ma su un concetto Landini sbaglia: i tamponi non devono essere gratis per tutti. Solo per chi ha patologie che impediscono il vaccino. Gli altri», aggiunge Giacomoni, «è giusto che lo paghino perché in alternativa possono fare il vaccino che è gratis per tutti». Chiede tamponi gratuiti e rapidi Giorgia Meloni. Le organizzazioni sindacali hanno ripetuto al governo di preferire l'introduzione per legge dell'obbligo vaccinale. «Il governo», spiega Bombardieri, «ci ha risposto che sarebbe difficile controllare il rispetto dell'obbligo su scala nazionale».
Foto @Elena Oricelli
Dal 6 dicembre il viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026 toccherà 60 città italiane tra concerti, sportivi e iniziative sociali, coinvolgendo le comunità in vista dei Giochi.
Coca-Cola, partner del viaggio della Fiamma Olimpica di Milano Cortina 2026, ha presentato le iniziative che accompagneranno il percorso della torcia attraverso l’Italia, un itinerario di 63 giorni che partirà il 6 dicembre e toccherà 60 città. L’obiettivo dichiarato è trasformare l’attesa dei Giochi in un momento di partecipazione diffusa, con eventi e attività pensati per coinvolgere le comunità locali.
Le celebrazioni si apriranno il 5 dicembre a Roma, allo Stadio dei Marmi, con un concerto gratuito intitolato The Coca-Cola Music Fest – Il viaggio della Fiamma Olimpica. Sul palco si alterneranno Mahmood, Noemi, The Kolors, Tananai e Carl Brave. L’evento, secondo l’azienda, vuole rappresentare un omaggio collettivo all’avvio del percorso che porterà la Fiamma Olimpica in tutta Italia. «Il viaggio della Fiamma unisce storie, territori e persone, trasformando l’attesa dei Giochi in un’esperienza che appartiene a tutti», ha dichiarato Luca Santandrea, general manager olympic and paralympic Winter Games Milano Cortina 2026 di Coca-Cola.
Come in altre edizioni, Coca-Cola affiancherà il percorso selezionando alcuni tedofori. Tra i nomi annunciati compaiono artisti come Noemi, Mahmood e Stash dei The Kolors, volti dell’intrattenimento come Benedetta Parodi e The Jackal, e diversi atleti: Simone Barlaam, Myriam Sylla, Deborah Compagnoni, Ivan Zaytsev, Mara Navarria e Ciro Ferrara. La lista include anche associazioni attive nel sociale – dalla Croce Rossa al Banco Alimentare, passando per l’Unione italiana dei ciechi e ipovedenti – a cui viene attribuito il compito di rappresentare l’impegno civile legato allo spirito olimpico.
Elemento ricorrente di ogni tappa sarà il truck Coca-Cola, un mezzo ispirato alle auto italiane vintage e dotato di schermi led e installazioni luminose. Il convoglio, accompagnato da dj e animatori, aprirà l’arrivo della torcia nelle varie città. Accanto al truck verrà allestito il Coca-Cola Village, spazio dedicato a musica, cibo e attività sportive, compresi percorsi interattivi realizzati sotto il marchio Powerade. L’azienda sottolinea anche l’attenzione alla sostenibilità: durante il tour saranno distribuite mini-lattine in alluminio e, grazie alla collaborazione con CiAl, sarà organizzata la raccolta dei contenitori nelle aree di festa. Nelle City Celebration sarà inoltre possibile sostenere il Banco Alimentare attraverso donazioni.
Secondo un sondaggio SWG citato dall’azienda, due italiani su tre percepiscono il Viaggio della Fiamma Olimpica come un’occasione per rafforzare i legami tra le comunità locali. Coca-Cola richiama inoltre la propria lunga presenza nel Paese, risalente al 1927, quando la prima bottiglia fu imbottigliata a Roma. «Sarà un viaggio che attraverserà territori e tradizioni, un ponte tra sport e comunità», ha affermato Maria Laura Iascone, Ceremonies Director di Milano Cortina 2026.
Continua a leggereRiduci
Nicola Fratoianni, Elly Schlein e Angelo Bonelli (Ansa)