2019-07-14
Parigi premia Carola, ma non volle aprire i suoi porti alla Sea Watch
Nei giorni della crisi con l'Ong, Marsiglia non rispose agli appelli. Matteo Salvini: «Ipocriti».Ipocrisia francese. La definizione del ministro dell'Interno, Matteo Salvini, è la più calzante possibile per la sceneggiata parigina che ha come protagonista Carola Rackete, la comandante tedesca della Sea Watch 3. Il sindaco di Parigi, Anne Hidalgo, ha deciso di conferire la cittadinanza onoraria alla Rackete e all'altra capitana della Sea Watch 3, anche lei tedesca, Pia Klemp. Le due nuove paladine del progressismo mondiale, verranno anche decorate con la Medaille Grand Vermeil, il massimo riconoscimento del Comune di Parigi, «per aver salvato migranti in mare». Il Comune di Parigi, con questo gesto, intende rinnovare «la solidarietà e l'impegno per il rispetto dei diritti umani» e sottolinea nel comunicato che le due operatrici umanitarie tedesche «sono ancora perseguite dalla giustizia italiana». Peccato che la Francia, mentre la Rackete era in alto mare con il suo carico di extracomunitari, che sarebbero poi sbarcati a Lampedusa, abbia rifiutato l'aiuto chiesto a più riprese proprio dalla comandante. «Ipocrisia francese», commenta Salvini, «premiano la comandante tedesca Carola Rackete come fosse un'eroina, ma proprio Parigi non aveva risposto alle sue richieste di aiuto. I francesi si schierano con una Ong che fa politica in Italia e con una persona che ha speronato una motovedetta della Guardia di Finanza mettendo a rischio la vita dei militari italiani, come il più facinoroso dei gilet gialli».A cosa si riferisce Salvini? Lo spiegano fonti del Viminale: «Il Comune di Parigi premia Carola Rackete, mentre la portavoce del governo Macron, Sibeth Ndiayel, aveva bollato come non accettabile il comportamento del ministro dell'Interno Matteo Salvini nei confronti della comandante della SeaWatch 3. Eppure la Francia aveva ignorato le richieste della nave Ong. E più di una volta. Niente porto sicuro e zero risposte alle mail di Rackete. A denunciarlo», precisano le fonti, «è proprio Carola, nei giorni in cui aveva fermato la nave all'ingresso delle acque territoriali italiane. In due mail indirizzate a Roma, una del 24 giugno alle 19.07 e l'altra il giorno successivo alle 22.57, scrive: “Ho inviato numerose richieste di Pos a Malta e alla Francia e ho provato a coinvolgere gli stati di bandiera nel coordinamento del Pos. Finora nessun risultato". E poi, il giorno successivo: “Le nostre richieste di Pos inoltrate a Malta sono state declinate, quelle inviate alla Francia rimaste senza risposta"». Pos significa Place of safety, ovvero porto sicuro. «Carola Rackete», prosegue il Viminale, «denunciava le difficili condizioni a bordo della nave, sollecitando il governo italiano a dare il via libera allo sbarco. L'Italia si era già fatta carico di alcuni malati e di alcuni minori non accompagnati (Macron non aveva mosso un dito). Dopo quelle mail, la comandante forzò il blocco e arrivò a speronare una motovedetta della Guardia di Finanza nel porto di Lampedusa. Risultato: la Francia che l'aveva ignorata aveva subito attaccato l'Italia e ora la premia con la massima onorificenza del Comune di Parigi. Carola se ne è dimenticata?». «In segno di protesta per il comportamento di Parigi sul caso Rackete», ha detto ieri la leader di Fratelli d'Italia, Giorgia Meloni, «la delegazione di Fdi ha deciso che non prenderà parte oggi (ieri, ndr) al ricevimento organizzato dall'Ambasciata di Francia in occasione dell'anniversario della presa della Bastiglia. Da giorni la nostra nazione subisce provocazioni inaccettabili ed è necessario dare un segnale forte e deciso».