2025-10-17
Le fortune dei Paperoni di Big Pharma crollano con il calo delle vaccinazioni
Azioni di Moderna e Biontech a picco dopo i record del 2021, raggiunti grazie alle punture di massa. E i manager (benché ancora straricchi) piangono: il loro patrimonio complessivo vale un terzo rispetto ai tempi del Covid.Tempi «brutti» per i nababbi di Big pharma. Dopo aver accumulato guadagni strepitosi grazie ai vaccini Covid, i miliardari del settore biotecnologico piangono miseria. Si fa per dire, certo, sono ancora tra gli uomini più ricchi al mondo, ma degli otto che nel 2021 potevano contare su un patrimonio complessivo di 116 miliardi di dollari, solo cinque fanno ancora parte del «club delle tre virgole». Restano in auge, però «deprezzati». Insieme valgono 28,8 miliardi di dollari, meno di un terzo rispetto all’epoca d’oro (per loro) legata alla pandemia. La fotografia impietosa di questo tracollo l’ha fatta la rivista statunitense Forbes, che è andata a calcolare le perdite di colossi come Moderna e Biontech e l’inevitabile «impoverimento» delle fortune di ceo e fondatori. Campagne vaccinali sempre più disertate dalla popolazione e governi poco propensi a finanziare acquisti di dosi hanno rappresentato un colpo durissimo per i bilanci aziendali. «Moderna e Biontech ora sono quotate rispettivamente al 95% e al 78% in meno rispetto ai loro picchi», riporta Giacomo Tognini, vicedirettore di Forbes, concentrato a seguire le evoluzioni dei miliardari. Tra questi, i gemelli tedeschi Andreas e Thomas Struengmann, che nel 1986 avevano fondato Hexal, azienda produttrice di farmaci generici, venduta nel 2005 a Novartis per circa 7 miliardi di dollari. Tre anni dopo aprono a Francoforte un centro di ricerca sulle neuroscienze, investono in aziende biotecnologiche e farmaceutiche, sono tra i principali finanziatori di Biontech che ha collaborato con Pfizer per la realizzazione del vaccino anti Covid. Nel 2021 i fratelli Struengmann disponevano di un patrimonio di 31 miliardi di dollari ciascuno, oggi si è ridotto a 10,8 miliardi a testa. Il dopo pandemia ha rappresentato una batosta anche per Ugur Sahin, il medico di origine turca pioniere nella ricerca nel campo dei vaccini a mRna e delle immunoterapie personalizzate, che assieme alla moglie Ozlem Tureci ha fondato l’azienda tedesca Biontech. Aveva un patrimonio di 17,5 miliardi di dollari, a pandemia conclusa si è ridotto a 4,2 miliardi. Sempre cifre che un comune cittadino nemmeno riesce a immaginare, ma per lo scienziato numero uno dell’azienda, che assieme a Pfizer distribuisce il farmaco anti Covid, la perdita di interesse per il vaccino è stato un vero salasso. Il libanese di origini armene Noubar Afeyan, inventore, imprenditore, presidente e cofondatore dell’azienda biotecnologica Moderna nota per il suo vaccino contro il Covid-19, docente presso la Harvard Business School, può contare su un patrimonio di 1,9 miliardi di dollari. Averceli, ma Afeyan non è affatto contento del crollo delle azioni della sua azienda che l’ha portato a perdere 3,9 miliardi di euro dall’agosto del 2021. Piange anche Stéphane Bancel, ceo di Moderna. L’azienda statunitense con sede a Cambridge, Massachusetts, ha tagliato personale e ridotto le spese di ricerca e sviluppo a fronte del rallentamento del mercato dei vaccini Covid-19 a cinque anni dallo scoppio della pandemia. «Questa decisione non è stata presa con leggerezza», dichiarò a inizio anno l’amministratore delegato che ben sa quanto questo sia un momento difficile per l’azienda. Il patrimonio di Bancel si è assottigliato paurosamente scendendo da 16,6 miliardi di euro a 1,2 miliardi. L’immunologo dell’Università di Harvard Tim Springer, fondatore di startup, investitore in biotecnologie e nel produttore di vaccini contro il Covid-19, Moderna (grazie al quale è diventato miliardario), aveva un patrimonio di 6,8 miliardi di euro ma ora deve accontentarsi di possedere 700 milioni. Sono sotto il miliardo, poveracci loro, anche Robert Langer e Stephen Hoge. Il primo è professore di ingegneria chimica al Mit e scienziato con più di 1.400 brevetti, uno dei ricercatori più citati al mondo: nel novembre 2020 la sua partecipazione del 3% nella società Moderna valeva 1 miliardo di dollari, l’anno dopo contava su un patrimonio di 5,8 miliardi di dollari; ora dispone di 300 milioni di euro.Il secondo, presidente di Moderna le cui vendite dei sono diminuite del 38% rispetto al secondo trimestre del 2024 principalmente a causa delle minori richieste di vaccini Covid, era diventato miliardario nel 2021 con un patrimonio di 2,6 miliardi di dollari. Adesso anche lui si deve accontentare di 300 milioni.Le azioni di Moderna e Biontech sono crollate parallelamente ai tassi di vaccinazione negli Stati Uniti. Secondo i dati dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), a ottobre 2022 solo il 34% degli americani aveva ricevuto una dose di richiamo; a dicembre 2023, il 32% a livello internazionale. Peggio è andata con i richiami successivi, secondo i dati dei Cdc relativi ad agosto 2024 solo il 23% degli americani aveva ricevuto un richiamo del vaccino Covid.In base alle nuove politiche del presidente Donald Trump e del suo ministro della Salute, Robert F. Kennedy Jr., la Fda ha approvato i vaccini anti-Covid di Moderna e Biontech più recenti ma li ha limitati agli adulti di età superiore ai 65 anni. Moderna (con il 95% dei 3,2 miliardi di dollari di fatturato 2024) e Biontech (con l’88% dei suoi 3 miliardi di dollari) dipendono ancora quasi interamente dai vaccini contro il Covid-19 e gli azionisti sono oltremodo preoccupati.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.