2025-10-17
Papà Salis farnetica contro «La Verità». Conta i voti nelle urne ma non sa leggerli
Il padre dell’eurodeputata ci accusa di non saper la matematica. Per lui la sinistra ha preso più preferenze. I dati lo sbugiardano.Esiste una collana di volumi molto ben fatta che si chiama «for dummies», che tradotto significa: «per negati» (traduzione gentile). Si tratta di guide dall’aspetto semplice per lettori nuovi all’argomento trattato. Ci corre l’obbligo di prenderne ispirazione poiché ci è stato rimproverato di non conoscere la matematica. Ad accusarci il buon Roberto Salis, noto alle cronache per aver contribuito a mettere al mondo Ilaria Salis, europarlamentare recentemente immunizzata di Avs.Non è molto chiaro di cosa si occupi nella vita, quello che si sa è che ha molto tempo per intrattenersi su X. In uno dei suoi ultimi post (rispondendo ad un nostro articolo del 14 ottobre «Schlein riesce a vincere un’elezione. Poi dà i numeri sul voto nelle Regioni»), scrive: «È semplicemente così solo che a La Verità non sono capaci di fare le somme. Questa è la somma dei risultati Calabria+Marche+Toscana». Il risultato è chiaro: il centrodestra batte il centrosinistra 1.264.132 a 1.253.365. Non è chiaro, invece, cosa volesse dire scrivendo il contrario. Salis, forse, ha letto le somme dei votanti e ha creduto fossero altro. Tuttavia, forse, conviene lasciarli gongolare e festeggiare con l’abaco, a contare in attesa delle prossime politiche.Tornando al post di Salis, ammesso che sia come dice lui e come dice Schlein, ovvero che la somma dei voti premia il centrosinistra (e dando per scontato che la tabella da lui stesso pubblicata sia sbagliata), cresce il sospetto che non abbia letto l’articolo scritto su queste colonne e che si sia limitato, da buon utente social, a leggerne il titolo e, forse, il sommario. Altrimenti avrebbe capito che, in ogni caso, in politica i conti non si fanno in questo modo. Spiegato «for dummies», funziona così: nelle elezioni amministrative l’elettore vota storicamente in modo diverso rispetto alle politiche e in modo ancora diverso rispetto alle europee. È il motivo per cui politologi, politici, sondaggisti e cronisti non paragonano mai i risultati elettorali di elezioni diverse. Anche perché in questo tipo di elezioni ancora si può esprimere la preferenza per il proprio candidato il che, spesso, porta l’elettore a votare il consigliere di cui si fida, a prescindere dal colore politico.Fatto questo preambolo, vien bene fare un ragionamento più ampio sui consensi a livello nazionale. Youtrend, nota agenzia di sondaggi non certamente accreditata a destra, il 9 ottobre poneva Fratelli d’Italia in cima alla classifica dei partiti con il 29,8%. Un dato incredibile considerati i tre anni di governo. Un consenso che, contrariamente alle tendenze dei governi in carica, è cresciuto nel tempo. Insieme agli alleati, Forza Italia al 9%, Noi moderati 1,1% e Lega all’8,5%, il centrodestra arriva al 48,4%. Il Partito democratico, invece, viene dato al 21,9% e, sebbene sia il secondo partito per consensi, ha bisogno di unire il centro con l’estrema sinistra per provare a raggiungere il 45,6% dei consensi. Non sufficiente a battere il centrodestra.Prendiamo un’altra agenzia di sondaggi, Swg, che cura i sondaggi per il Tg La7. Nella rilevazione del 13 ottobre, l’ultima utile, Fratelli d’Italia risulta il primo partito con il 30,2% di consensi, il centrodestra, senza Noi moderati (non rilevato) totalizza il 47,3%. Il Partito democratico si conferma secondo partito con il 21,9% di consensi, il campo largo, tutti compresi, raggiunge il 46,3%. Ancora una volta, percentuale insufficiente.Va aggiunto un altro dato che ormai risulta consolidato: mentre gli elettori del Partito democratico votano sempre compatti, quelli del Movimento 5 stelle si recano più facilmente alle urne se i contiani presentano un loro candidato. Questo lascia intendere che i consensi potrebbero diminuire in caso di campo largo. D’altronde, i mal di pancia si fanno sentire e, con le dichiarazioni del vicepresidente Chiara Appendino, si rendono palesi. L’ex sindaco di Torino, infatti, nell’ultima riunione post voto in Toscana, si è lasciata andare dicendo «Non dobbiamo schiacciarci sul Pd», riflettendo sul mettersi in discussione come direzione di partito.Per rispondere in voti assoluti, è proprio Youtrend a confermare i dati pubblicati dalla tabella di Salis e mal interpretata dallo stesso. Nella spiegazione di una scheda pubblicata il 14 ottobre, si legge: «Nelle tre Regioni chiamate al voto nel mese di ottobre, per la prima volta dalle elezioni politiche del 2022, la somma dei voti complessivi delle liste di centrosinistra risulta inferiore a quella delle liste di centrodestra».Andiamo alle Regioni. Il centrodestra è saldamente alla guida della maggior parte delle venti Regioni italiane: conta 13 governatori, contro i 6 a favore del centrosinistra. Nel dettaglio, il centrodestra governa Marche, Piemonte, Liguria, Lombardia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Abruzzo, Molise, Basilicata, Calabria e Sicilia. Il centrosinistra governa: Emilia-Romagna, Toscana, Umbria, Campania, Puglia e Sardegna. Potremmo andare avanti, ma ci tocca andare a studiare la matematica.
«The Iris Affair» (Sky Atlantic)
La nuova serie The Iris Affair, in onda su Sky Atlantic, intreccia azione e riflessione sul potere dell’Intelligenza Artificiale. Niamh Algar interpreta Iris Nixon, una programmatrice in fuga dopo aver scoperto i pericoli nascosti del suo stesso lavoro.