2025-03-03
Papa Francesco si mantiene stabile: «L’ultima crisi non ha avuto effetti»
Per la terza volta l’Angelus è stato trasmesso in forma scritta dal Gemelli.Per papa Francesco la giornata di ieri, in continuità con sabato, è passata all’insegna della stabilità. «Le condizioni cliniche», si legge nel bollettino diramato in serata, «si sono mantenute stabili […]; il Papa non ha necessitato di ventilazione meccanica non invasiva, ma unicamente di ossigenoterapia ad alti flussi; è apiretico. In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata». «Non ci sono delle conseguenze dirette dalla crisi di venerdì scorso», continua in riferimento ai possibili effetti del broncospasmo che ha colpito il pontefice, al termine delle necessarie 24-48 ore di monitoraggio. «Non c’è una leucocitosi in corso». Il pontefice, ha informato la Sala stampa vaticana, ha passato una notte tranquilla. Dopo essersi svegliato, ha fatto colazione e bevuto il caffè, poi ha letto alcuni quotidiani e continuato le terapie. Le condizioni di salute, per quanto ancora critiche, gli consentono di mettersi in poltrona. Nel corso della mattinata, inoltre, ha partecipato alla messa insieme con il personale dell’ospedale e ha ricevuto in visita il segretario di Stato vaticano, il cardinale Pietro Parolin, e il sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, l’arcivescovo Edgar Peña Parra. Per la terza domenica consecutiva, il testo dell’Angelus è stato trasmesso in forma scritta. «Sorelle e fratelli», scrive il Santo Padre, «vi mando questi pensieri ancora dall’ospedale, dove come sapete mi trovo da diversi giorni, accompagnato dai medici e dagli operatori sanitari, che ringrazio per l’attenzione con cui si prendono cura di me. Avverto nel cuore la “benedizione” che si nasconde dentro la fragilità, perché proprio in questi momenti impariamo ancora di più a confidare nel Signore; allo stesso tempo, ringrazio Dio perché mi dà l’opportunità di condividere nel corpo e nello spirito la condizione di tanti ammalati e sofferenti». «Vorrei ringraziarvi per le preghiere», aggiunge il Papa in un passaggio pubblicato anche sul suo profilo X, «che si elevano al Signore dal cuore di tanti fedeli da molte parti del mondo: sento tutto il vostro affetto e la vostra vicinanza e, in questo momento particolare, mi sento come “portato” e sostenuto da tutto il Popolo di Dio. Grazie a tutti!».Proprio come nelle domeniche precedenti, in occasione dell’Angelus Francesco non ha fatto mancare il suo appello in favore della pace, anch’esso postato su X: «Anch’io prego per voi», continua il testo. «E prego soprattutto per la pace. Da qui la guerra appare ancora più assurda. Preghiamo per la martoriata Ucraina, per Palestina, Israele, Libano, Myanmar, Sudan, Kivu».Il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo emerito di Genova, in un’intervista a Repubblica ha dichiarato che «il collegio cardinalizio è compatto attorno al Santo Padre e sta pregando per una guarigione il più possibile veloce e completa». L’ex presidente della Cei ha anche affermato che «non c’è motivo» di parlare di eventuali dimissioni del pontefice e, quanto alle congetture già circolate sulla sua futura successione, ha spiegato che «la Chiesa non è un’organizzazione»: «questi discorsi, o pensieri, su cosa sarà, su cosa si farà e come, mi pare che siano proprio fuori luogo. Il Papa c’è e ci conferma nella fede come faceva San Pietro».Ieri sera, alle 21, l’elemosiniere di Sua Santità, il cardinale Konrad Krajewski, ha presieduto alla recita del Rosario in Piazza San Pietro per la salute di Francesco. Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, ha invece inviato una lettera al pontefice per esprimere il suo sostegno nella preghiera. Preghiere innalzate incessantemente dal piazzale del Policlinico Gemelli, sotto la statua di San Giovanni Paolo II, dove tanti fedeli continuano a radunarsi per stare vicini al Santo Padre.
Simona Marchini (Getty Images)