2018-08-09
Pannolino agli asini e galli zittiti: le leggi più assurde sugli animali
In Florida gli elefanti pagano il parcheggio, in Illinois non si può offrire whisky ai cani. In Nevada cammelli vietati in autostrada.Anche topi e api sono finiti in tribunale. Uno sciame condannato per aver punto un uomo; a morte un maiale per un omicidio.Lo speciale contiene due articoli.Cani che non possono abbaiare per più di 10 minuti in Ohio, gatti che non possono entrare in un cimitero nel Wisconsin, elefanti che devono pagare il parcheggio se fanno una sosta in Florida. Queste sono solo alcune delle leggi strane più sugli animali per le quali, in giro per il mondo, ancora oggi si rischia una multa. Molte non vengono applicate, altre sono finite nel dimenticatoio ma dato che la legge non conosce ignoranza è bene sapere che a Londra è vietato portare un cane rabbioso in un taxi, nel Nevada passeggiare in autostrada in groppa a un cammello e in Oklahoma fare boccacce al proprio animale domestico. Laggiù, per la giustizia, anche la linguaccia è un insulto al quale il povero quattro zampe non ha modo di replicare. Scorrendo le leggi più assurde al mondo si scopre poi che in Ohio è vietato fare ubriacare pesci e in Illinois offrire un whiskey a un cane. In Gran Bretagna, invece, troppe pinte di birra devono aver fatto perdere il buon senso ad alcuni veterinari inglesi tanto che lo Stato s'è ritrovato costretto a scrivere nero su bianco che non possono operare bovini o equini da ubriachi. Pena? Radiazione dall'albo oltre al risarcimento dei danni. In Scozia anche solo chi bada a questi animali in stato d'ebrezza rischia una multa che va dalle 200 sterline alle 51 settimane di carcere. A considerare gli animali alla pari dell'uomo anche Boulder, una cittadina del Colorado, dove non solo è illegale uccidere uccelli ma è anche vietato avere un animale domestico. La legge ritiene che gli esseri umani non abbiano alcun diritto su cani o gatti ma devono tuttavia badare a loro e prendersene cura. Anche se questa norma non viene rispettata - in un terzo delle case vive un cane - ancora oggi gli abitanti di Boulder non si definiscono owners (padroni) degli animali bensì guardians. Meno bene va ai cani dell'Ohio, dove i poliziotti, per calmarli, sono autorizzati da un'ordinanza a morderli. Il silenzio è sacro in molti Stati Usa tanto che a Tyron, in North Carolina, è vietato tenere in casa un uccello canterino e in Ohio «è illegale per chiunque permettere che un animale causi fastidio, allarme o rumore a qualsiasi persona o quartiere abbaiando, lamentando, stridendo, urlando, bramando o emettendo altri suoni simili che possono essere uditi al di fuori del confine di proprietà del proprietario» in modo continuo per più di 10 minuti, 30 se il rumore si ripete a intermittenza. Una norma che spaventa qualsiasi padrone ma Dave Christensen, capo della polizia di Galesburg, assicura che «raramente, se non mai, facciamo rispettare questa ordinanza, a parte le occasionali lamentele sui polli». E che dire del canto mattutino del gallo? Dava così fastidio agli abitanti dormiglioni di Lompoc in California, che un'ordinanza ha risolto il problema all'origine: ha vietato ai propri cittadini di possederli o allevarli. Una delle leggi più paradossali che esistano è in vigore in Brasile. In questo Paese, dove ancora oggi migliaia se non milioni di persone non hanno accesso ai servizi igienici, asini e cavalli, oltre ad essere sfruttati per secoli dagli agricoltori come animali da soma, venivano ulteriormente vessati dall'ordinanza che li obbligava a indossare il pannolino quando attraversavano le città. Questa legge è caduta nel dimenticatoio con la modernizzazione così come quella che costringeva i cavalli di Fountain Inn, in Sud Carolina, a portare i «pantaloni».In California anche gli animali possono finire sotto accusa per atti osceni in luogo pubblico, soprattutto se si trovano a fornicare a meno di 500 metri da una scuola o da una chiesa. Sempre lungo la costa del Pacifico, nella Contea di Ventura, i cani non hanno il diritto di accoppiarsi con i gatti. Mai applicata, invece, la legge di Giorgio I che vietava rapporti sessuali tra gli animali borghesi e quello di sua Maestà il re d'Inghilterra. I conigli viennesi, che di blu non hanno il sangue bensì la pelliccia, dovevano piacere tanto agli abitanti di Akron in Ohio. Lì i mercanti erano soliti dipingerli di blu per venderli meglio, costringendo l'amministrazione comunale a intervenire: «Nessuno può tingere o colorare in alcun modo qualsiasi coniglio o pollame, compresi pulcini e anatroccoli. Nessuno può vendere, offrire, esporre o regalare conigli o pollame domestico colorati. Nessun pollame di età inferiore alle quattro settimane può essere venduto, regalato o distribuito in altro modo a persone di età inferiore a sei [non è chiaro se si tratta di settimane o di sei anni, ndr]». Tra le altre leggi scritte male degna di nota è l'ordinanza del comune di Belvedere in California che recita: «No dog shall be in a public place without its master on a leash». Tradotto: «Nessun cane può stare in un luogo pubblico senza il suo padrone al guinzaglio».<div class="rebellt-item col1" id="rebelltitem1" data-id="1" data-reload-ads="false" data-is-image="False" data-href="https://www.laverita.info/pannolino-agli-asini-e-galli-zittiti-le-leggi-piu-assurde-sugli-animali-2593980176.html?rebelltitem=1#rebelltitem1" data-basename="anche-topi-e-api-sono-finiti-in-tribunale" data-post-id="2593980176" data-published-at="1757579921" data-use-pagination="False"> Anche topi e api sono finiti in tribunale Oltre agli uomini, nel corso dei secoli, alla sbarra degli imputati sono finiti anche gli animali, accusati a vario titolo di omicidio o di danneggiamento delle proprietà altrui. Tutto ebbe inizio nelle pagine della Bibbia dove si legge che «se un bue colpisce a morte un uomo o una donna, deve essere lapidato». E così, nel primo processo agli animali documentato, che risale all'864, uno sciame d'api fu condannato alla pena morte con il fumo per aver ucciso un uomo a suon di punture. Nel 1394, in Francia, fu la volta di un maiale: accusato di avere ammazzato un bambino venne impiccato nella pubblica piazza. Poco meno di un secolo dopo, a Basilea (Svizzera), la cattiva sorte toccò a un gallo: reo di aver deposto un uovo, fu arso sul rogo. In quei secoli i processi agli animali si svolgevano nel medesimo modo di quelli agli esseri umani. Si legge in Topi di Francesco Santoianni che nel 1521 il giurista francese Bartolomeo Chassenée, scaltro avvocato alla corte di Francesco I, si trovò a difendere una colonia di topi che aveva distrutto un raccolto di orzo riuscendo ad assolverla. Alla prima udienza l'avvocato sostenne che, non essendo certa l'identità dei topi in questione, la citazione doveva essere estesa a tutti i roditori del distretto. Alla seconda udienza poi, dato nessun topo si presentò in aula, Chassenée riuscì, grazie alla sua arte oratoria, a convincere il magistrato che i suoi assistiti erano stati intimiditi da «orde di gatti ostili» appartenenti ai contadini dell'accusa e, pertanto pretese da loro una cauzione in denaro come garanzia affinché i topi non venissero molestati dai felini mentre questi si recavano in tribunale. Tale richiesta scoraggiò i contadini e il caso venne chiuso. Anche in Italia diversi animali finirono in tribunale. Nel 1519 alcune talpe ree d'aver distrutto raccolti scavando le loro buche vennero condannate all'esilio perché non si presentarono in aula. Il 14 febbraio 1633 a Stambino (Torino) si aprì il processo alle gatte, una sorta di bruchi accusati di distruggere le vigne dei viticoltori (la sentenza non ci è nota). Nel 1659 alcuni vermi che avevano violato proprietà private vennero rilasciati nei boschi a patto che la loro «condotta non distruggesse o menomasse la felicità degli uomini». L'ultimo animale processato è stato un cane che nel 1974, in Libia, venne condannato a un mese di carcere a pane e acqua per aver dato un morso a una persona. Dopo aver scontato la pena, fu regolarmente rilasciato.
Il cancelliere tedesco Friedrich Merz (Ansa)
Ursula von der Leyen (Ansa)
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L’area tra Varese, Como e Canton Ticino punta a diventare un laboratorio europeo di eccellenza per innovazione, finanza, sviluppo sostenibile e legalità. Il progetto, promosso dall’associazione Concretamente con Fabio Lunghi e Roberto Andreoli, prevede un bond trans-frontaliero per finanziare infrastrutture e sostenere un ecosistema imprenditoriale innovativo. La Banca Europea per gli Investimenti potrebbe giocare un ruolo chiave, rendendo l’iniziativa un modello replicabile in altre regioni d’Europa.