2024-12-23
Oslo, italiana accoltellata dall’ex
Martina Voce, 21 anni, è stata colpita almeno 30 volte mentre era al lavoro. L’uomo è un norvegese di origini indiane. Lei è in coma farmacologico e rischia la vita.Martina Voce, italiana ventunenne di Firenze, è stata accoltellata a Oslo nel negozio dove lavorava. Tre colleghi, due uomini e una donna, sono intervenuti per difenderla e uno di loro ha accoltellato l’aggressore. Il collega che ha salvato la vita alla ragazza è stato arrestato ma poi rilasciato, «avendo agito in una situazione d’emergenza», scrive la polizia norvegese in un comunicato stampa. L’aggressore è rimasto a sua volta ferito durante la colluttazione e si trova agli arresti in ospedale. È un ventiquattrenne, informatico, con passaporto norvegese ma di origini indiane, con cui in precedenza la ragazza aveva avuto una relazione, in base alle prime ricostruzioni. Martina Voce aveva deciso di chiudere la relazione nell’agosto scorso ma lui non aveva accettato la sua scelta. Per un periodo l’aggressore ha continuato a inviarle messaggi insistenti nel tentativo di riconquistarla. Di fronte all’insistenza Martina lo aveva bloccato sui social, chiedendogli di interrompere ogni contatto. Venerdì scorso, però, il giovane si è presentato nel fast food dove Martina lavora come general manager e ha tentato di ucciderla. Secondo il Corriere Fiorentino la ragazza sarebbe stata colpita almeno 30 volte alla gola e all’orecchio, avrebbe subito già una prima operazione durata oltre sette ore e sarebbe ricoverata nel reparto di rianimazione. Le sue condizioni sono gravi ed è in coma farmacologico: «È ancora a rischio vita ma sono molto fiduciosi», ha dichiarato all’Ansa l’avvocato Carlo Voce, padre della ragazza. Al tentato omicidio hanno assistito diversi testimoni e uno di loro ha dichiarato: «Ho visto qualcuno che stava prestando il primo soccorso alla vittima, c’era molto sangue e la polizia è arrivata molto velocemente poco dopo». Cristiano Comelli, amministratore delegato della catena di negozi Smak av Italia dove lavorava la vittima, ha lodato il coraggio dei dipendenti che sono riusciti a neutralizzare l’aggressore: «Siamo tutti molto sconvolti. Dobbiamo ringraziare due dipendenti dei nostri negozi, un norvegese e un italiano. Senza di loro, forse non sarebbe più in vita». I familiari di Martina Voce hanno presentato una denuncia alla Procura di Roma, competente per i reati commessi contro i cittadini italiani all’estero. Nel frattempo anche i magistrati di Oslo hanno avviato un’indagine. Quanto accaduto ha sconvolto la Norvegia, uno dei Paesi più prosperi e felici del mondo, che è molto attenta ai temi del politicamente corretto, ma dove negli ultimi anni i reati sono aumentati. Nel 2023 sono stati segnalati alla polizia norvegese 327.000 reati in tutto il territorio, il 7,7% in più rispetto all’anno precedente, riportando i numeri al livello del 2018. Per il secondo anno consecutivo il numero totale di reati denunciati e delle relative vittime è aumentato. Nel 2023 sono stati denunciati circa 23.400 reati in più rispetto al 2022. Nonostante, in base agli standard globali, il tasso di omicidi in Norvegia sia molto basso (nel 2023 il Paese ne ha registrati 35) ci troviamo di fronte a cifre significativamente più alte della media mobile decennale. Il numero di casi di stupro segnalati in Norvegia tra il 2016 e il 2023 è compreso tra 2.300 e 2.700 ma nel 2023 sono stati segnalati quasi 2.400 casi di stupro e oltre 400 casi di abusi sessuali che hanno coinvolto under 16 anni (molti dei quali violentati nei centri dove vengono ospitati i migranti). Il Paese ha dovuto organizzare corsi ad hoc per gli stranieri per prevenire gli stupri e spiegare che il consenso ai rapporti sessuali può essere negato. All’inizio del 2024 circa la metà dei 931.000 immigrati in Norvegia proveniva da un Paese nordico o europeo. Gli immigrati polacchi hanno rappresentato a lungo la comunità straniera più numerosa in Norvegia. Tuttavia, a seguito della guerra scatenata dalla Russia, il massiccio arrivo di rifugiati ucraini ha portato quest’ultimo gruppo a diventare il più numeroso nel Paese. Mentre altre nazioni con importanti percentuali di immigrati nel 2024 sono Lituania (42.700), Siria (38.700), Svezia (36.200) e Somalia (27.800).
Tedros Ghebreyesus (Ansa)
Giancarlo Tancredi (Ansa)